Madre. L'artista sembra capace di costruire un universo raccontato tramite gli occhi del bambino che fu e che evidentemente e' rimasto vivo da qualche parte dentro di lui.
L e opere recenti di De Luca rimangono ben ancorate a quella che è la sua cifra di riconoscibilità portando avanti la sua personale ricerca sul tema centrale del paradiso perduto della nostra infanzia. Con un’impostazione pittorica unica nel suo genere l’artista sembra capace di costruire un universo raccontato tramite gli occhi del bambino che fu e che evidentemente è rimasto vivo da qualche parte dentro di lui.
Il gioco a cui sempre c’invita De Luca è quello di farci tornare bambini per qualche tempo costringendoci a ricordare come guardavamo il nostro mondo, da quale punto di vista scrutavamo i gesti ed i segni delle nostre madri o i fior e gli alberi dei giardini dove venivamo portati.Anche affrontando la nuova avventura con la ceramica, materia alla quale s’avvicina dopo la sua personale ad Albissola presso lo studio Fontana, continua a stupirci disegnando un mondo fatto di ricordi sospesi con tutte le gioie lucenti ed i magoni oscuri appartenenti al mondo dei bambini.
Inaugurazione 25 novembre ore 18
Nowhere Gallery
via della Moscova, 15 - Milano
Martedi' - sabato 15-19
Ingresso libero