Fiere di Reggio Emilia
Reggio Emilia
via Filangieri, 15
0522 503511 FAX 0522 503555
WEB
Immagina Arte Fiera
dal 26/11/2009 al 29/11/2009
27 nov 16-20, 28 e 29 nov 10-20, 30 nov 10-13
WEB
Segnalato da

Accademia dei Ravvivati




 
calendario eventi  :: 




26/11/2009

Immagina Arte Fiera

Fiere di Reggio Emilia, Reggio Emilia

XI edizione della mostra mercato. 136 gallerie, l'Accademia di Belle Arti di Bologna e 15 Case Editrici propongono opere d'arte moderna e contemporanea. Fra le iniziative previste la mostra di opere scelte di Joe Tilson, importanti lavori dal 1960 a fine anni '90 di Franco Rognoni, Pittori a Pyongyang: arte di oggi dalla Corea del Nord, design e arte ne 'Le immagini variabili' di Sandro Tomassini.


comunicato stampa

L’undicesima edizione di Immagina Arte Fiera di Reggio Emilia, anche in questa edizione, si presenta al gran completo. 136 gallerie, l’Accademia di Belle Arti di Bologna e 15 Case Editrici esporranno le loro opere di Arte Moderna e Contemporanea nei 2 padiglioni di 12.000 mq. La manifestazione è ulteriormente cresciuta sia per quanto riguarda la qualità delle gallerie sia per il progetto espositivo di grande sobrietà ed eleganza. Il vivace interesse del collezionismo di una delle zone economicamente più interessanti d’Italia risponderà, come sempre, con i numeri delle grandi occasioni .

EVENTI COLLATERALI
Joe Tilson – Opere scelte
Organizzazione Galleria MOdenArte in collaborazione con Bugno Art Gallery
A cura di Maurizio Vanni
Joe Tilson è nato a Londra nel 1928. Dal 1949 al 1952 frequenta la Martin’s School of Art, e dal 1952 al 1955 il Royal College of Art. Nel 1955, dopo aver vinto il Premio Roma, lavora e vive a Roma, dove conosce Joslyn Norton, insieme vivono in Sicilia e a Venezia dove si sposano nel 1956. Dal 1958 al 1963 Tilson insegna alla St. Martin’s School of Art a Londra e quindi, come professore universitario alla Slide School, all’ università di Durham a Newcastle- Upon-Tyne, alla School of Visual Art di New York e alla Staatliche Hochschule fur Bildende Kuste di Amburgo. Tiene la sua prima mostra personale alla Galleria  Marlborough di Londra nel 1962 e nel 1964 viene invitato alla XXXII Biennale di Venezia. Per oltre quarant’anni il lavoro di Tilson si è svolto attraverso grandi costruzioni e rilievi, dipinti e sculture, grafiche e multipli: opere tutte di grande personalità, evocative e simboliche ricche di significati e contrassegnate da una splendida  e artigianale fattura. Nei primi anni Sessanta ha fatto parte della Pop Art inglese. Ha ricevuto il primo riconoscimento internazionale alla Biennale di Venezia del 1964. Nel 2002 si è svolta la mostra alla Royal Accademy di Londra. Vive con la moglie Jos a Londra e in diversi mesi all’anno nella sua casa sulle colline sopra Cortona.

Franco Rognoni
A dieci anni dalla morte dell’artista, la Galleria B&B Arte, presenta una personale con importanti opere dal 1960 a fine anni ‘90
Franco Rognoni nasce a Milano nel 1913. Giovanissimo inizia a interessarsi del disegno e della pittura e, adole­scente, frequenta le scuole tecniche di tessitura e quindi la Scuola superiore d'Arte applicata del Ca­stello Sforzesco. Il critico Raffaello Giolli è il suo primo sostenitore, un importante riferimento culturale che consente a Ro­gnoni di aprire nuovi orizzonti. Fin dal 1934 collabo­ra come disegnatore a importanti riviste e quotidia­ni mentre nel '38 espone per la prima volta. La sua formazione è influenzata da artisti come Sironi, de Pisis, Modiglioni mentre la passione per i libri lo av­vicina alle soluzioni grafiche e pittoriche dell'Espres­sionismo tedesco.
Nel primo dopoguerra torna a Milano e nel 1946 sposa Mariuccia Noè, con la quale condividerà per tutta la vita significativi interessi culturali. Nello studio di Lambrate nascono nuovi disegni e dipinti che svilup­pano le tematiche fondamentali dell'artista ed espri­mono un personalissimo linguaggio antiaccademico. Guido Ballo lo presenta a Milano nel 1953, in una personale che vede nuovi interessi nella critica. Quattro anni dopo la Rai gli propone un progetto di scenografo-costumista e la stessa attività viene svol­ta per la Piccola Scala e La Fenice di Venezia. Il pub­blico e la critica apprezzano l'originalità di interpre­tazione degli spazi teatrali, aspetti che confluiscono nella pittura tramite l'utilizzo di una commistione tra decorazione, illustrazione, grafica e scenografia. Una contaminazione che si riflette anche nella me­scolanza di ironia e dramma, con un gusto che non è azzardato definire musicale. E anche le amicizie dell’artista abbracciano soprattutto l’ambito letterario e musicale: Riccardo Malipiero, Vittorio Sereni, Piero Chiara e Dante Isella.
Gli anni Cinquanta sono contraddistinti dal legame in esclusiva con la Galleria dell'Annunciata di Milano e con le mostre organizzate in tutta Europa. Il decen­nio successivo lo vede impegnato in numerose espo­sizioni e nell'attività editoriale mentre quattro grandi teleri dedicati ad Ulisse sono realizzati per la turbo­nave Michelangelo.
Tra gli anni Settanta e Ottanta la sua attenzione si sposta sulla figura umana, vista con connotazioni critiche e scettiche, e la città, rappresentata sem­pre più come contesto straniante. Accanto a questa connotazione appare un aspetto sognante, legato alla memoria. Il lago, altro luogo privilegiato della sua rappresentazione e della sua esistenza che si al­terna tra Milano e Luino, esalta questa dimensione pittorica che fissa dei protagonisti sospesi tra real­tà e immaginazione.
L’ ultimo decennio, gli anni Novanta, lo vede im­pegnato nella rappresentazione della vitalità. Ampio spazio è quindi dedicato alla cromia, in una direzio­ne pittorica che diventa sempre più mitteleuropea, nel segno del Simbolismo e dell'Espressionismo. L'artista muore a Milano l'11 marzo 1999.
Nei dieci anni dalla sua scomparsa sono state realizzate importanti mostre in sedi prestigiose: a Milano, presso la Rotonda della Besana nel 2003, con la pubblicazione di un catalogo che comprende una corposa documentazione per l’approfondimento della sua opera ed un’antologica a Venezia presso i Magazzini del Sale nel 2007.

Pittori a Pyongyang
Arte di oggi dalla Corea del Nord
A cura del Mansudae Art Studio di Firenze
Il Mansudae Art Studio, che il 17 novembre 2009 ha celebrato il suo 50° anniversario, è di gran lunga il più importante e grande centro di produzione artistica della Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord). Al suo interno ha una galleria e un museo. La stragrande maggioranza dei migliori artisti del paese sono affiliati al Mansudae Art Studio che dal 2006 ha una rappresentanza ufficiale in Europa.

Design e arte – Arte e Design
"Le immagini variabili" di Sandro Tomassini
In collaborazione con: Tras Gallery di Terni
Si è molto parlato e scritto in questi ultimi anni di come design e arte siano strettamente connessi l'uno con l'altra. C'è chi vede favorevolmente questo connubio e chi invece li considera come due mondi separati da non contaminare.
Se l'arte è considerata come creatività, anche il design deve far parte in qualche modo del suo mondo. Mentre l'arte è creatività allo stato puro, libera da vincoli di  qualsiasi natura, il design è creatività  applicata a ruoli specifici, e quindi circoscritta e vincolata.
Sandro Tomassini, dopo aver vissuto nel mondo del design, approda a quello dell'arte. Le sue opere, al limite fra disegno ed astrazione,  più che lavori  pittorici,  possono essere definite delle innovative  strutture  policrome.

Accademia di Belle Arti, Bologna
20 tra i migliori allievi dell’Accademia
Direttore Prof. Mauro Mazzali
L’insegnamento delle discipline artistiche a Bologna risale ai Carracci che fondarono prima l’Accademia del Desiderosi (1582) poi degli Incamminati (1590), dove si disegnava dal nudo e da modelli della statuaria antica, si studiava l’anatomia, oltre a praticare l’architettura e la prospettiva. Dopo il declino della scuola carraccesca, vi furono numerosi tentativi per ricostruire a Bologna l’insegnamento artistico. Nel 1706, un gruppo di pittori capeggiati da Giampietro Canotti, riunitosi a Palazzo Fava, istituì un’ Accademia che , col sostegno del generale pontificio Luigi Ferdinando Marsili, fu aggregata all’ Istituto delle Scienze (1710). Riconosciuto lo statuto del papa Clemente XI nel 1711, l’Accademia fu denominata Clementina e trovò sede a Palazzo Poggi, composta da quaranta maestri, tra cui Carlo Cignali e Donato Creti. Nel 1717 si unì come docente lo scenografo Ferdinando Galli Bibiena (1721), Giuseppe Galli Bibiena (1721), Francesco Galli Bibiena (1727); nel corso del Settecento fecero parte dell’Accademia Clementina altri celebri artisti come Vittorio Bigari, Ercole Lelli, Angelo Venturoli, Gaetano Gandolfi e Francesco Rosaspina. Gli studenti erano istruiti nella pittura, nella scultura e nell’architettura; per incentivare lo studio furono previsti alcuni premi (Marsili-Aldrovandi, Fiori e Curlandia) da assegnare ai giovani più meritevoli.
Con l’occupazione napoleonica l’Accademia Clementina fu soppressa, ma nel settembre 1802 fu fondata l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. L’accademia cambiò allora sede, trasferendosi nell’ex Collegio gesuitico dove si trova, in via delle Belle Arti, secondo un piano urbanistico che prevedeva la concentrazione degli studi superiori in un’unica zona della città. Le discipline insegnate vennero accresciute (Architettura, Pittura, Scultura, Prospettiva, Ornato, Elementi di Figura, Incisione ed Anatomia, oltre alla Scuola del Nudo). In questi anni si istituirono nuovi premi, pur mantenendo i premi Curlandesi: Premi di Prima Classe per gli artisti, Premi di Seconda Classe per gli studenti delle scuole e furono previste delle pensioni artistiche a Roma. Ogni anno con la distribuzione dei premi, si allestiva un’esposizione pubblica delle opere degli studenti vincitori, oltre che di artisti, professori,dilettanti ed amatori, un momento che costituiva un evento importante per la vita artistica bolognese. Per l’attività didattica dell’Accademia, a vantaggio degli studiosi e a decoro della città, la scuola fu dotata di una raccolta di quadri.
Nel 1815 con il ritorno del governo pontificio, la struttura didattica della scuola, denominata Accademia Pontificia di Belle Arti, rimase invariata. Soltanto dopo l’unità d’Italia (1860) l’organizzazione degli studi fu innovata dividendo l’insegnamento in "Elementare" (Disegno d’ornato, Disegno di figura, Disegno d’architettura e Prospettiva, Studio Preparatorio alla Scultura) e "Superiore" (Pittura, Scultura, Architettura, Ornato, Decorazione, Prospettiva, Scenografia, Paesaggio, Incisione), affiancati da "Scuole Sussidiarie" (Disegno dei gessi, Nudo, Anatomia pittorica, Storia dell’arte). Con questa riforma gli studenti delle classi superiori dell’Accademia furono equiparati a quelli dell’Università.
Nel 1877 una nuova Legge suddivise l’insegnamento artistico in Preparatorio (un anno) Comune (tre anni) e Speciale (due anni, ad eccezione della scuola d’architettura della durata di quattro anni).
L’organizzazione didattica che ha contraddistinto tutto il ‘900 si deve al Regio Decreto del 1923 che individuò nelle Accademie il livello superiore di studi nel campo delle arti figurative e assegnò l’insegnamento dell’Architettura all’ Università. Nel Novecento, i più importanti "maestri" dell’Accademia di Belle Arti di Bologna sono stati Virgilio Guidi, Ilario Rossi, Giorgio Morandi, Luciano De Vita, Umberto Mastroianni, Quinto Ghermandi, Edoardo Collamarini.
Nel 1999 è stata definitivamente varata la legge di riforma che riconosce  il titolo accademico equipollente alla laurea universitaria. Anche il percorso di studi e l’offerta formativa si fanno carico delle novità tecnologiche messe a disposizione della creatività, senza snaturare lo status intellettuale e culturale delle Accademie. La pittura, la scultura, la scenografia convivono con il mondo della multimedialità della grafica progettata, del design, del restauro, in un percorso di studi strutturato come all’Università sul modello europeo del tre più due, laurea di primo livello e di secondo specialistico.

Organizzazione:
Fiere di Reggio Emilia
Via Filangieri, 15 - 42100 - Reggio Emilia
Tel. 0522/503511 info@fierereggioemilia.it

Per informazioni e prenotazioni:
Accademia dei Ravvivati - Centro Promozione Artistica
Via Leonardo da Vinci, 7 - 57025 Piombino (LI) Tel. 0565 221314 - Fax 0565 070374 e-mail gallcom@interfree.it

S.I.P.E.R. Fiere di Reggio Emilia
via Gaetano Filangieri, 15 42100 Reggio Emilia
ORARI DI APERTURA
Venerdì 27 dalle ore 16 alle ore 20
Sabato 28 e Domenica 29
dalle ore 10 alle ore 20
Lunedì 30 dalle ore 10 alle ore 13
INGRESSO
Euro 10,00
gratis bambini di età inferiore a 12 anni

IN ARCHIVIO [15]
Immagina
dal 24/10/2014 al 25/10/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede