Tauromaquia. L'artista presenta una serie di lavori realizzati nel corso di un viaggio in Spagna. Incisioni, disegni e dipinti, realizzati con diverse tecniche pittoriche e calcografiche.
In questa occasione l'artista presenta una serie di lavori realizzati nel corso di
un viaggio in Spagna. Sono presenti in mostra: incisioni, disegni e dipinti,
realizzati con le diverse tecniche dall'olio su tela alla tempera e alle tecniche
miste su carta ma anche xilografie e altre tecniche calcografiche. Non vi è dubbio
che l'artista rimasta colpita dalla irriducibilità dell'animale nell'arena così come
quella dell'uomo nel suo personale continuo scontro con l'animale. Scrive Angela La
Ciura nel suo testo in catalogo che introduce alla mostra: "(.)
L'iconografia
ricorrente fa appello al mito. Al mostruoso Minotauro, incarnazione di ancestrali
paure e di istinti bestiali, fa ricorso Picasso, in alcune sue celebri opere, per
evocare gli orrori della guerra. Ci sovviene pure Goya che nelle sue acqueforti
dedicate alla Tauromaquia, pur se emotivamente coinvolto, non riesce a tacerne la
crudeltà. (.) Sulla scena, priva di riferimenti spaziali, si staglia, greve, la
sagoma dell'animale che ripreso nelle varie fasi del brutale scontro assume le
sembianze di agnello sacrificale. Ribaltate le classiche antinomie di bene e di
male, il tono si fa di denuncia di fronte al dramma senza senso della violenza e del
dolore.
Pochi scarni indizi fanno intuire il clima luminoso, la polvere dell'arena,
la gazzarra intorno al toro già arpionato, la staccionata al di là della quale la
moltitudine urlante ricerca un'improbabile catarsi. Nelle tele, il colore saturo,
direttamente steso, restituisce con immediatezza l'atmosfera di travolgente
aggressività. L'abilità operativa e le studiate morsure sfruttano, nelle incisioni,
le diversificate potenzialità delle tecniche in funzione del segno, ora svolazzante
tra le pastosità della punta secca, ora aspro tra le durezze della xilografia, o
ancora, nella litografia, macchia densa in risalto sul biancore della carta, in ogni
caso sempre forte e deciso.
Di fronte al conflitto tra sentimento e ragione, tra
immediatezza e riflessione, tra gesto e segno, la pittrice fa ricorso alla
contaminazione. Gli intarsi di giornale, in contrappunto, ci riportano alla realtà,
anzi ad una quotidianità assuefatta al male e alla sofferenza e soggettivamente
contemplata con atteggiamento contraddittorio: evasione o affettuosa
compartecipazione? (.)"
Catalogo gratuito in galleria.
Inaugurazione Venerdì 27 novembre 2009 alle ore 18
Studio 71
Via Vincenzo Fuxa n. 9, Palermo
orario: dalle 17 alle 20, festivi esclusi
ingresso libero