Museo Diocesano Cappella Redentore
Caserta
via Redentore, 58
0823 214511

Tre Differenti Visioni sul Paesaggio
dal 24/11/2009 al 9/1/2010

Segnalato da

Maria Beatrice Crisci




 
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24/11/2009

Tre Differenti Visioni sul Paesaggio

Museo Diocesano Cappella Redentore, Caserta

Caserta in fotografia e' un'idea di valorizzazione della fotografia e del territorio casertano, un dialogo tra passato e presente, tra vicino e lontano, tra grandi maestri e proposte della citta', tra il territorio e i suoi abitanti e visitatori. Cosi' si presenta la rassegna fotografica organizzata da Clik Imaging che propone fotografie di tre maestri italiani: Mario Giacomelli, Franco Fontana e Ken Damy.


comunicato stampa

"Caserta in fotografia è un’idea di valorizzazione della fotografia e del territorio casertano, un dialogo tra passato e presente, tra vicino e lontano, tra grandi maestri e proposte della città, tra il territorio e i suoi abitanti e visitatori". Così si presenta la rassegna fotografica organizzata da Clik Imaging, con testi di Enzo Battarra e Luca Sorbo, in occasione degli eventi del Natale a Caserta.

Mario Giacomelli (Senigallia, 1° agosto 1925- Senigallia, 25 novembre 2000) è stato un tipografo, fotografo, poeta, pittore italiano.
Giacomelli lavorò per tutta la vita nella "Tipografi marchigiana" e si dedicò alla fotografia (e in gioventù anche alla pittura e alla poesia) soltanto nel tempo libero e tutti i giorni dopo cena, fotografando inizialmente i dintorni di Senigallia, dove visse, quindi stampando provini non a contatto. Dal provino, con una lente, individuava il punto interessante e lo andava ad ingrandire poi stampava un 30×40 cm. Le sue immagini sono molto importanti per tutta la storia della fotografia. Dopo il 1955, ma soprattutto dopo che il MOMA di New York acquistò la serie Scanno, nel 1963, acquisì grande fama in Italia e all’estero. Nelle sue foto, sempre in bianco e nero, di cui personalmente la stampa fino a portare a galla i segni che lo interessano, la realtà viene trasfigurata in idee e sensazioni superando il dibattito allora in corso nella fotografia italiana tra formalisti e neorealisti. Il segno che ottenne nelle sue stampe è molto forte, i neri sono molto carichi, il forte contrasto porta a galla i grafismi, la grana è evidente. Le sue foto rappresentano un mondo ugualmente diviso tra amore sofferenza sia che si tratti di paesaggi che di lavori a sfondo sociale.

Franco Fontana (Modena, 1933) è un fotografo italiano.
Nasce a Modena il 9 dicembre del 1933 e comincia la sua attività di fotografo nel 1961 a livello prettamente amatoriale. Nel 1963 espone alla Biennale Internazionale del colore a Vienna e nei successivi 5 anni è presente con varie esposizioni sia sul territorio nazionale che europeo, ma è dal 1968 quando, grazie all’esposizione proprio a Modena, si ha una svolta nella sua ricerca fotografico. Celebre per le sue foto a colori, nudi e paesaggi che tendono verso forme astratte. Nel 2006 ha ricevuto la laurea honoris causa in design dal Politecnico di Torino.

Ken Damy Nato l’11 novembre 1949 a Orzinuovi (Brescia).
Diplomato all’istituto d’arte, la prima mostra e di una "pittura" fatta di collages e cartoncini bianchi sovrapposti, si tratta di performances d’avanguardia, di tendenza. Nel 1966 sviluppa a professione di grafico nell’agenzia di pubblicità Studio Saladini. A 17 anni la Fotografia è a sua seconda passione, scattando preferibilmente in teatro, e le prime mostre organizzate sono esposizioni da strada. Nel 1969 contribuisce a fondare il gruppo sperimentale Teatro anche con mansioni di scenografo e coregista fondendo immagini e politica. A soli 20 anni decide di mettersi in proprio e nel settembre da 1969 a Brescia nasce Ken Damy Studio, grafica e fotografia pubblicitaria, diviso in uffici e sala posa e cove si organizzano mostre e pubblicazioni.
Dopo la pittura, la grafica, la fotografia e il teatro, si interessa al cinema producendo un lungometraggio in 16 mm b/n Ipotesi e molti videotape.
Nel 1974 partecipa all’apertura della Galleria dell’Immagine in seno all’Associazione Artisti Bresciani (AAB), sempre a Brescia, per diventare uno dei due consiglieri. In seguito, l’amicizia con Lanfranco Colombo gli permette di usare il nome di Diaframma Brescia preceduto da AAB

Ufficio stampa: Maria Beatrice Crisci bcrisci@tin.it 3395454974

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