Biagio Bellotti
Francesco Hayez
Antonello da Messina
Tiziano Vecellio
Mario Sironi
Giovanni Cariani
Moretto da Brescia
Romanino
Giovanni Battista Moroni
Camillo Procaccini
Fra' Galgario
Camillo Procaccini
Daniele Crespi
Giuseppe Vermiglio
Francesco Nuvolone
Mina Gregori
La mostra 'Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco', presenta importanti opere realizzate tra il '500 e il '700, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra' Galgario ed altri, provenienti dal patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde. Il percorso espositivo esplora soprattutto il campo della ritrattistica che costituisce il nucleo principale delle collezioni ospedaliere. Ogni opera e' affiancata da schermi al plasma che permettono un'interazione col dipinto e un approfondimento storico-scientifico dello stesso. Inoltre l'iniziativa Artbox 'A tu per tu con...' fa entrare i visitatori nei segreti della storia di alcuni capolavori di Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez, Mario Sironi, in uno spazio esclusivo dedicato a una sola opera. Il primo appuntamento e' con il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, realizzato da Francesco Hayez nel 1833.
Dal 3 dicembre 2009 al 25 aprile 2010, una grande esposizione presenta importanti opere realizzate tra Rinascimento e Barocco, di autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra’ Galgario ed altri, provenienti dal patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde.
Dal 2 all’8 dicembre, la facciata del Pirelli, con l’ausilio di tecnologiche proiezioni a tutta altezza, diventa un grandioso schermo che riflette i dipinti e alcuni loro particolari, facendo arrivare i colori e i soggetti al cuore dei cittadini con suggestiva forza scenica.
Dal 3 dicembre 2009 al 25 aprile 2010, l’Artbox "A tu per tu con..." conduce i visitatori nei segreti della storia di alcuni capolavori di Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez, Mario Sironi, in uno spazio esclusivo e privilegiato, dedicato a una sola opera.
Un grande evento è in programma a Milano dal 3 dicembre 2009: lo storico grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, ospita LA REGIONE DÀ LUCE ALL’ARTE, una manifestazione promossa dalla Regione Lombardia e da Fondazione Stelline che, fino ad aprile 2010, presenta una serie di esposizioni per scoprire e valorizzare l’immenso patrimonio artistico lombardo.
La prima, dal 3 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, è la mostra Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco, curata da Mina Gregori coadiuvata da un comitato scientifico composto da Marco Bona Castellotti, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta; direzione artistica e creativa di Piero Addis.
L’iniziativa - col contributo della Fondazione Cariplo, main sponsor FNM Group e Pirelli, media partner 24 ORE Motta Cultura | Gruppo 24 ORE - propone 22 opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra’ Galgario ed altri, appartenenti al patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, al fine di consentire una precisa verifica e uno studio approfondito di queste collezioni, e allargare l’interesse a importanti scrigni, finora ignorati, consentendone una più vasta conoscenza e valorizzazione.
Questi capolavori, infatti, non provengono solo dal capoluogo lombardo, ma anche dalle province di Como, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese, Pavia.
Dall’Ospedale di Chiari (BS), ad esempio, arriva la Madonna in trono col Bambino e Santi del Moretto da Brescia. La pala, ora conservata nella chiesa dell’Ospedale di Orzinuovi, è databile tra il 1525 e il 1530 e corrisponde al periodo nel quale il pittore aveva raggiunto la sua maturità artistica. Il carattere bresciano dell’opera si avverte nella tonalità ribassata, derivata dalla lezione di Vincenzo Foppa, e altrettanto distintivo è il filtro ottico che esalta l’ombra sul libro aperto del San Domenico e la brillantezza della fodera del mantello della Vergine.
Queste ricerche elaborate a Brescia, come il realismo espressivo e i principi ottici che andavano oltre la pratica disegnativa e i valori plastici, contribuirono alla formazione in Lombardia del Caravaggio. Tali caratteristiche confermano il distinguersi della pittura locale del Cinquecento nei confronti del Veneto e dell’area milanese. A prova di ciò, vengono esposti altri due dipinti degli Spedali Civili di Brescia, come il San Rocco tra i Santi Cosma, Damiano, Nicola da Bari e Antonio abate, che fa conoscere aspetti meno noti di un giovane Moretto malinconico e la Madonna col Bambino, opera tarda del Romanino.
Con questi lavori il gruppo dei dipinti del primo Cinquecento bresciano appartenenti a istituzioni ospedaliere lombarde assume una dimensione considerevole. A essi si affianca, sempre degli Spedali Civili di Brescia, anche il genere della natura morta, qui presentata in due versioni che appartengono al raro repertorio animalistico di Giorgio Duranti, un pittore bresciano che s’ispirava alla lezione di Borromaus Andreas Ruthart, maestro del barocco tedesco.
Dagli Ospedali Riuniti di Bergamo proviene invece, il Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti di Fra’ Galgario, visibile nella Galleria dell’Accademia Carrara, così come il Ritratto di anziano gentiluomo con veste rossa, uno dei capolavori di Giovan Battista Moroni, e la Schiavona di Giovanni Cariani, una tavola che situa questo forte e talvolta brutale pittore bergamasco nel proprio contesto, come portatore di una variante dei ben noti valori lombardi, e non già nel generico ambito veneziano entro il quale gli è stata assegnata una collocazione marginale.
Esempi databili dal tardo Cinquecento al Settecento, provengono dai centri minori che gravitavano attorno al capoluogo lombardo. È questo il caso dell’Ospedale di Vigevano da cui proviene La Presentazione di Maria al tempio di Camillo Procaccini, o il Cristo crocifisso di ambito di Daniele Crespi, dall’Azienda Ospedaliera di Gallarate, o ancora i Quattro Evangelisti di Giuseppe Vermiglio, dall’Azienda Ospedaliera di Melegnano.
Un altro pittore che si gioverà della verifica del patrimonio ospedaliero della Regione Lombardia è Carlo Francesco Nuvolone, qui con due opere: una replica proveniente dall’Azienda Sanitaria Locale di Como del Ritratto della famiglia del pittore, conservata nella Pinacoteca di Brera, e il Cefalo e Procri proveniente dall’Ospedale Maggiore di Milano.
Il percorso espositivo esplora anche il campo della ritrattistica che costituisce il nucleo principale e motivato delle collezioni ospedaliere. Dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano arriva il ritratto della benefattrice Anna Cecilia Visconti, datato 1672, la cui attribuzione si colloca tra il Ceresa o il Cittadini, mentre dall’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio giunge l’Autoritratto di Biagio Bellotti, eseguito nel 1784. La provocatoria immagine del pittore visibile frontalmente solo attraverso lo specchio racchiude in sé la persistente vocazione realistica della regione e quell’illusionismo di frontiera che ebbe nel Settecento altre notevoli manifestazioni in Lombardia.
Ciascuno di questi capolavori è affiancato da schermi al plasma che sostituiscono le tradizionali didascalie. Attraverso di esse è possibile un’interazione col dipinto e un approfondimento storico-scientifico dello stesso, per venire a conoscenza del percorso creativo dell’artista, e ammirare i dettagli dell’opera.
Accompagna la mostra un catalogo 24 ORE Motta Cultura .
Dal 2 all’8 dicembre, dalle 18.00 a mezzanotte, il grattacielo Pirelli si illumina con i colori dei capolavori dell’arte lombarda, diventando un imponente schermo cinematografico sul quale scorre una serie di 30 proiezioni delle opere di maggior valore storico artistico presenti in mostra, con zoom su alcuni dei loro dettagli particolarmente significativi.
Una seconda fase del progetto La Regione dà luce all’arte prevede l’installazione nell’Atrio Istituzionale del Grattacielo Pirelli, di un Artbox, uno spazio esclusivo e privilegiato nel quale vengono esposte, per la durata di circa un mese ciascuna, quattro opere rispettivamente di Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez e Mario Sironi.
La prima - dal 3 dicembre al 10 gennaio 2010, è il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, realizzato da Francesco Hayez nel 1833 - conservato nei Musei Civici di Lodi, di proprietà della locale Azienda Ospedaliera - capolavoro del pittore e un documento del livello europeo raggiunto dalla ritrattistica italiana dell’Ottocento.
Gli altri appuntamenti saranno, dal 14 gennaio al 14 febbraio 2010 con il San Benedetto - 1470 ca, di Antonello da Messina; dal 18 febbraio al 21 marzo 2010, con il Ritratto di Giulio Romano - 1536 o 1538, di Tiziano Vecellio, e dal 25 marzo al 25 aprile 2010, con il Ritratto di Carlo Carvaglio - 1932-1933, di Mario Sironi.
Catalogo: 24 ORE Motta Cultura (21x26 cm ; 160 pagg; € 30 in libreria)
Testi di Marco Bona Castellotti, Mina Gregori, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta.
Immagine: Francesco Hayez, Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, 1833, olio su tela, 121,7x86,2 cm - Lodi, Azienda Ospedaliera (in deposito presso Musei Civici di Lodi)
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
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Conferenza stampa di presentazione Martedi 1 Dicembre 2009, Ore 12
Palazzo della Regione (via Fabio Filzi, 22 - Milano), Sala del Gonfalone
Interverranno: Camillo Fornasieri - Presidente Fondazione Stelline
Mina Gregori - Curatore del progetto -Scoperte e riscoperte del patrimonio artistico della Lombardia'
Seguirà visita in anteprima delle mostre "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco" e
Artbox "A tu per tu con Francesco Hayez"
Inaugurazione: mercoledi' 2 dicembre, ore 18
DIPINTI LOMBARDI DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO
Milano, Grattacielo Pirelli - Spazio Eventi 1° piano (via Fabio Filzi 22)
3 dicembre 2009 - 28 febbraio 2010
ARTBOX
A TU PER TU CON HAYEZ
Milano, Grattacielo Pirelli - Atrio istituzionale (via Fabio Filzi 22)
3 dicembre 2009 - 10 gennaio 2010
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Lunedì chiuso
Chiuso 24-25-31 dicembre 2009 e 1 gennaio 2010
Ingresso libero
Per informazioni e prenotazioni scuole e visite guidate:
Ad Artem tel. +39.02.6597728 info@adartem.it - http://www.adartem.it
http://www.regione.lombardia.it/
Visite guidate gratuite per il pubblico, con prenotazione
Orari: giovedì, ore 19; sabato, ore 11 e 12; domenica, ore 10, 11, 12, Lunedì chiuso
Chiuso 24-25-31 dicembre 2009 e 1 gennaio 2010