Freddy Chandra
Elena Debiasio
Anna Galassini
Eloise Ghioni
Adele Lotito
Maria Elisabetta Novello
Patrizia Novello
Giorgio Bonomi
Una nuova generazione per una nuova astrazione. In mostra 7 artisti, le cui immagini, pur con la loro originalita' soggettiva, rimandano spesso a quelle dell'astrattismo classico, ma sono realizzate con materiali vari e tecniche nuove e personali. A cura di Giorgio Bonomi.
a cura di Giorgio Bonomi
La galleria FABBRI Contemporary Art, nello spazio di Via Stoppani 15/C, continua la sua attività espositiva con la mostra RI/GENERAZIONE Astratta - una nuova generazione per una nuova astrazione - dedicata a 7 giovani artisti che interpretano in maniera innovativa e inconsueta le nuove forme dell’astrattismo. La mostra (a cura di Giorgio Bonomi) verrà inaugurata giovedì 3 dicembre e sarà aperta al pubblico fino al 5 febbraio 2010. Catalogo in galleria, con testo del curatore.
Milano, 11 novembre 2009. L’arte astratta, quella in cui la rappresentazione di un oggetto esteriore è sostituita dalla creazione di un’ immagine interiore, costruita solo con la forma e con il colore, ha avuto vari periodi, oltre che diversi autori. Dai “patriarchi” Kandinskij, Malevič, Mondrian (che, a loro volta, avevano guardato al Cubismo, al Futurismo e all’ Espressionismo), attraverso poi, nel secondo dopoguerra, molti artisti americani ed europei, per arrivare, negli anni più vicini, a quei pittori che la critica americana chiamò neo-geo e che in Italia, nel 1993, hanno costituito il gruppo dell’ “astrazione ridefinita”.
In occasione della mostra RI/GENERAZIONE Astratta la galleria FABBRI Contemporary Art presenta sette giovani artisti che offrono un raffinato ed elegante lavoro di composizione astratta, ma realizzato in maniera innovativa e, forse, inconsueta per questo genere di pittura. I sette artisti infatti, dimostrano sì una discendenza e un “rispetto” verso i maestri e la storia, tuttavia non ne restano invischiati né si allineano supinamente; al contrario si servono in modo assai disinvolto, sebbene rigoroso, delle tecniche, dei materiali e delle regole, sempre usate con estrema libertà, anche se con una fermezza che riguarda l’estetica, ma anche, e con forte determinazione, l’etica.
La novità di questi sette artisti proposti, le cui immagini, pur con la loro originalità soggettiva, rimandano spesso a quelle dell’astrattismo classico, consiste soprattutto nella tecnica esecutiva e nei materiali usati; se i Maestri, primi e secondi, dell’astrattismo hanno sempre usato olio e/o acrilico su tela (o tavola) ed essenzialmente il pennello, i Nostri invece usano materiali vari e tecniche nuove e personali.
Quindi il titolo RI/GENERAZIONE Astratta sta a significare una doppia valenza: la presenza di una generazione, anagraficamente più recente, che si muove su questo terreno e il rinnovamento – appunto la “rigenerazione” – di una modalità della pittura che tanta parte ha avuto nel secolo passato.
I sette artisti di questa mostra rappresentano una vera novità nel panorama un po’ asfittico dell’arte odierna, troppo fermo o sull’inutile effimero o su uno scandalismo di maniera: al contrario qui si tratta di giovani pittori che basano il loro lavoro su una ricerca che in nome della libertà e della soggettività non rinuncia alle regole e che è sempre tesa alla conoscenza, alla creazione ex nihilo, e nello stesso tempo a provocare sensazioni ed emozioni liriche nell’osservatore. Ognuno in modo diverso spinge, così, a pensare, a mettere in moto la riflessione, ma anche il ricordo, che può essere dolce o malinconico, come sempre accade quando la memoria corre sciolta al proprio passato. Nello stesso tempo le opere si presentano, tutte, con un’eleganza stilistica notevole e con un equilibrio formale in cui segni, colori, composizioni si offrono all’occhio con pacatezza e tranquilla serenità.
Un ampio catalogo, con il testo del curatore, dà ragione della scelta espositiva e documenta il lavoro degli artisti presenti.
Gli artisti invitati dal curatore e dalla gallerista sono:
(tra parentesi: la data di nascita e il luogo di residenza)
Freddy Chandra (1979 in Indonesia, Oakland - CA) che realizza dei “Wall Panels” con resine sintetiche, trasparenti, che creano ritmi cromatici e luminosi intensi;
Elena Debiasio (1973, Milano) che crea immagini di aggregazioni “atomiche” o di energia con una emozionante tensione;
Anna Galassini (1971, Treviso) che costruisce delle composizioni che recuperano l’ortogonalità, con una tecnica dell’aggiungere e del togliere, di sicuro impatto;
Eloise Ghioni (1978, Firenze) che unisce la monocromia delicata del pastello alla forza del disegno geometrico – il cerchio – e al segno pirografico;
Adele Lotito (Roma) che usa il nerofumo come colore e si serve delle cifre arabe come elemento grafico e compositivo;
Maria Elisabetta Novello (1974, Udine) che intesse delle composizioni a “merletto” con la cenere bianco/grigia;
Patrizia Novello (1978, Milano) che accosta la geometria alla scrittura, il prelievo della realtà all’immaginazione, al simulacro.
Inaugurazione Giovedì 3 dicembre 2009 ore 18.30
FABBRI Contemporary Art
Via Stoppani 15/C, Milano
Orari: da martedì a venerdì 10.30/13 - 16/19.30
sabato su appuntamento
ingresso libero