Showroom Poli
Firenze
Via Guelfa 45r
WEB
Novelle di terra
dal 2/6/2002 al 8/6/2002
055 216506
WEB
Segnalato da

Anne Pellegrini



approfondimenti

Lisa Nocentini



 
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2/6/2002

Novelle di terra

Showroom Poli, Firenze

Sculture di Lisa Nocentini. In queste 15 opere esposte, l'artista rivela il suo interesse per il corpo e le sue trasformazioni nel tempo, con tutto quello che questo implica nel nostro rapporto con esso e con gli altri.


comunicato stampa

Lunedì 3 giugno (ore 18) si inaugura la mostra personale della ceramista fiorentina Lisa Nocentini presso lo Showroom Poli.

In queste 15 opere esposte, l'artista rivela il suo interesse per il corpo e le sue trasformazioni nel tempo, con tutto quello che questo implica nel nostro rapporto con esso e con gli altri. Lisa Nocentini parla anche del nostro desiderio di comunicare, di raccontare quello che siamo, e usa gli animali come metafore di alcuni tratti umani. È molto importante per lei il riferimento all'arte popolare e alle favole, nelle quali gli animali hanno poteri particolari che rendono la distinzione tra uomini e animali più difficile. Le figure create dall'artista diventano così gli attori di una storia che lo spettatore è libero di inventare a suo piacimento.

Dal 1982, Lisa Nocentini ha partecipato a numerose mostre in Italia (San Gimignano, Firenze, Fiesole, Sirmione, Assemini, Monterosso, Marciana Marina, ecc.), Svizzera (Zurigo) e Germania (Monaco di Baviera e Friburgo). L'artista è stata regolarmente invitata a rappresentare la Regione Toscana presso la Mostra Internazionale dell'Artigianato di Firenze. È stata fra i fondatori del Consorzio Mestieri d'Arte, un'associazione dedicata allo sviluppo e alla promozione di un artigianato di alto livello, e alla preservazione dell'artigianato d'arte tradizionale.

Novelle di terra..

'''Mi interessano i processi del crescere e del cambiare e quanto la vicinanza degli altri influenza questo processo di crescita. Il mio lavoro tenta anche di investigare il rapporto che abbiamo con la nostra forma-corpo e come veniamo a patti con le sue trasformazioni nel tempo. La forma di dura argilla cotta è un tentativo di creare una reale definizione fisica dell'immagine astratta interiore'

....Le figure che faccio vogliono trasmettere una certa ambiguità tra i concetti di infanzia e maturità, grazia e obesità, e anche rispetto alla questione 'mostrare o non mostrare' : i miei pezzi hanno a che fare con il nostro bisogno di esporci ma anche con la paura che ci fa mettere al riparo dal freddo sguardo dello spettatore. Il bisogno di esporsi è il bisogno di comunicare paesaggi interiori, emozioni dai colori leggeri che abitano le nostre anime, attraverso la sovrapposizione di elementi diversi, elementi che a volte sembrano non avere alcun collegamento. Ma grazie al loro proprio essere insieme, queste immagini risuonano e creano un dialogo visivo'

...Mi piace pensare alle mie sculture come a delle illustrazioni tridimensionali di storie che ogni spettatore può inventare da sé: una storia patchwork o un puzzle tridimensionale che lo spettatore deve completare. In questo senso considero i miei pezzi oggetti d'uso'

...Nelle novelle tradizionali, gli animali hanno quasi sempre dei poteri magici, parlano e sono spesso la forza trainante della storia. Le figure di animali appaiono anche come metafore di alcuni tratti del carattere degli esseri umani. Nell'arte popolare, che costituisce un riferimento visivo molto forte per il mio lavoro, spesso le linee che dividono l'uomo dall'animale sono linee di fusione' niente ha una singola e invariabile forma'''

Orario della mostra: dal lunedì al sabato dalle 17 alle 19.

Ingresso gratuito.

Showroom Poli
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