La mostra documenta e rivive le tappe piu' importanti del viaggio di Pippa Bacca e Silvia Moro che, partite da Milano in abito da sposa, hanno attraversato la Slovenia, la Crozia, la Bosnia, la Serbia, la Bulgaria, sino ad arrivare in Turchia, dove il percorso e' stato bruscamente interrotto dalla tragica morte di Pippa. Questo non ha pero' distrutto la fiducia nel loro positivo messaggio e la volonta' di spiegare i significati del progetto. In mostra postazioni multimediali e la documentazione originale raccolta: fotografie, ricordi, testimonianze, oggetti.
La Fondazione Mudima inaugura la mostra “Spose in viaggio / Brides on Tour”, un progetto realizzato nel 2008 da
Pippa Bacca e Silvia Moro in collaborazione con Byblos Art Gallery di Verona.
Le due artiste, animate dalla forte determinazione di portare a compimento il loro progetto, hanno lavorato con
dedizione alla sua preparazione e alla messa a punto della rete di connessioni e ospitalità servite a supporto del progetto
e del viaggio.
Così facendo hanno percorso in autostop i paesi del Mediterraneo sconvolti da recenti guerre, con lo scopo di portare un
messaggio di pace, speranza e solidarietà, attraverso il viaggio stesso e una serie di rituali/performances di grande
valore simbolico.
Pippa Bacca e Silvia Moro sono partite da Milano vestite in abito da sposa, attraversando la Slovenia, la Crozia, la
Bosnia, la Serbia, la Bulgaria, sino ad arrivare in Turchia, dove il percorso è stato bruscamente interrotto dalla tragica
morte di Pippa, che non ha però distrutto la fiducia nel loro positivo messaggio e la volontà di spiegare i significati
racchiusi in questo progetto, ricco di sfaccettature.
La mostra documenta e rivive le tappe più importanti vissute nel viaggio di Pippa e Silvia attraverso diverse sezioni
espositive avvalendosi di sezioni multimediali e della documentazione originale raccolta durante il viaggio: opere
prodotte in collaborazione con le persone incontrate, fotografie, ricordi, testimonianze, oggetti. Pippa Bacca e Silvia
Moro, attraversando paesi sconvolti da guerre fratricide e odi etnici, hanno innescato un sistema di relazioni e di scambi
dove la pace, la speranza, il confronto e la solidarietà sono divenuti le vere tappe che hanno scandito il loro viaggio,
sostenuto dalla volontà e dal coraggio di impersonare e dar voce al simbolico femminino, generatore di vita e creatore
di relazioni feconde.
Proprio come inno alla vita Pippa Bacca ha realizzato durante il viaggio la "Lavanda dei piedi" alle ostetriche del
posto, come simbolo di riconoscenza e gratitudine verso queste donne che permettono alla vita di nascere in luoghi in
cui la guerra troppo spesso non ne ha rispetto. Come ha scritto Giorgio Bonomi nel testo in catalogo, il viaggio di Pippa
Bacca “ha aperto la mente e il cuore di tanta gente, in tutto il mondo, per cui il male si è trasformato, dialetticamente,
in bene: è penetrato in profondità, così, il messaggio che l’arte di Pippa voleva comunicare, cioè la fratellanza e
l’amore tra i popoli, e gli individui, tra il tu e l’io”.
Silvia Moro ha invece utilizzato l’antichissima arte del ricamo che ha varcato i confini territoriali e culturali ancora
prima di quelli linguistici, chiedendo alle donne che ha incontrato in ogni paese di realizzare ricami sul suo abito che
contaminandone il bianco, rivelano e testimoniano la rete di connessione e relazioni possibili come dissolvimento dei
limiti territoriali, culturali e linguistici, in nome della pace. Martina Corgnati ben sottolinea nel suo testo in catalogo
l’attitudine di Silvia Moro verso il progetto: “La rinuncia sistematica all’autorship a favore dello scambio e della
condivisione, il rifiuto di fermarsi sull’opera, l’oggetto risolto, compiuto e concluso a favore di un insistente e persino
umile processualità; il rifiuto, in altre parole, della verticalità dell’io a favore dell’orizzontalità del noi, un noi
femminile, indefinito, aperto, non barriera ma rete, non dogma ma tentativo, almeno tentativo di osmosi e di
condivisione”.
Saranno anche in mostra le opere fotografiche di Sirio Magnabosco, il fotografo che ha raccolto dal vivo le
testimonianze video-fotografiche dei rituali-performances quotidiane come il lavaggio degli abiti, le persone, i loro
mestieri, l'interazione con i luoghi, la visita alle associazioni culturali, i rapporti con gli artisti locali.
Il 9 dicembre alle 18.30 verrà inoltre presentato il catalogo del progetto “Spose in viaggio” con i testi critici di Martina
Corgnati e Giorgio Bonomi, che interverranno all’inaugurazione.
Inaugurazione mercoledì 9 dicembre 2009 - ore 18.30
Fondazione Mudima
via Tadino 26, 20124 Milano
lun.-ven. 10.30/12.30 - 15.30/19.30 fino al 23 dicembre, e dal 7 al 22 gennaio 2010
ingresso libero