Opere 1984-2009. Oltre sessanta opere in mostra, selezionate nell'ampio panorama della produzione di Marra per segnalare le varie esperienze compiute dell'artista e gli approcci via via diversi sia alla pittura che alla scultura. Questo duplice interesse connota anche il suo intento di vivere la pittura in forma tridimensionale, operando sulla superficie della tela.
Artista di origini calabresi, Max Marra ha studio a Lissone da alcuni decenni. La sua opera è stata proposta in innumerevoli mostre, sia personali che collettive, ma in questa occasione presso il Museo d’arte contemporanea di Lissone trova una presentazione ad ampio raggio, che indaga venticinque anni della sua ricerca, partendo dal 1984, anno in cui il suo lavoro prende piena consistenza, per giungere fino alla produzione recente.
E’ con piacere, sottolinea l’Assessore alla Cultura della Città di Lissone Daniela Ronchi, che giovedì 10 dicembre 2009, alle ore 18.30, presso la sede del nostro Muso d’arte contemporanea, presentiamo al pubblico in una veste nuova e completa le straordinarie quanto articolate potenzialità espressive di una delle più attive e note figure artistiche contemporanee del territorio. Una figura, quella di Max Marra, che oltre ad essere riconosciuta a livello nazionale e internazionale, è fortemente ancorata alle radici storico-culturali della Città di Lissone, dove tuttora ha sede il suo studio, grande fucina di idee, arte e poesia. Un grande percorso espositivo che intende riconfermare la volontà di questa Amministrazione di promuovere e valorizzare l’arte del presente e i suoi innumerevoli linguaggi.
Oltre sessanta sono le opere selezionate da Luigi Cavadini nell’ampio panorama della produzione di Max Marra per segnalare le varie esperienze compiute dell’artista e gli approcci via via diversi sia alla pittura che alla scultura. Questo duplice interesse connota anche il suo intento di vivere la pittura in forma tridimensionale, operando sulla superficie della tela, che si presenta con rigonfiamenti che si relazionano con il colore e che “variano” la resa coloristica in funzione del modificarsi della luce. L’uso poi di materiali vari (corde, cuoio, iuta, legni, ecc.), materiali poveri ma trasformati nell’azione artistica e condotti a nuova vita, contribuisce alla “costruzione” dell’opera, che diventa il compendio di presente e passato, di cose già viste e usate, riprese e rivalutate dentro una composizione in cui intervengono in modo deciso la ricerca della forma e un uso controllato ed espressivo del colore.
L’articolazione delle superfici della tela, con quei rigonfiamenti che l’artista denomina semplicemente “pance” con evidente riferimento ad una loro implicita vitalità, attribuisce valenza plastica all’insieme, anche quando non vi sono coinvolti – in sovrapposizioni o intrecci o giustapposizioni – altri materiali.
L’artista in vari periodi ha realizzato anche vere e proprie sculture, sempre ottenute mediante assemblaggi di elementi diversificati, che costituiscono parte integrante della sua ricerca e che vengono quindi proposti in mostra in relazione e continuità con le altre opere.
Il catalogo della mostra è introdotto da un testo critico di Luigi Cavadini, direttore del museo e curatore della mostra, e, nell’ambito degli apparati, figura una antologia di testi critici che hanno accompagnato precedenti esposizioni dell’artista.
Max Marra nasce a Paola, in Calabria, nel 1950. Trasferitosi negli anni '70 a Lissone, vi lavora tuttora. Artista di grande vitalità e forza espressiva, attraversa nel suo iter evolutivo i modi più vari del fare arte su percorsi di costante contaminazione linguistica. Artista multidisciplinare, dagli anni '80 indirizza la propria ricerca verso l'integrazione del disegno, pittura e scultura utilizzando materiali di forte valenza comunicativa che si coniugano al linguaggio artistico delle avanguardie storiche e trovano riscontro nelle radici espressive dell'arte europea.
Fitta è la serie di presenze in rassegne nazionali e internazionali, così come numerose la mostre personali presso istituzioni pubbliche e gallerie private. Sue opere figurano in prestigiose collezioni pubbliche e musei come, fra gli altri, la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, sede di Lecco, la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, il Museo d’arte contemporanea di Lissone, il Museo Michetti d'Arte Contemporanea di Francavilla al Mare, il Duta Museum of Arts Giakarta, in Indonesia e il Museum of Arts Guanzou, in Cina.
Immagine: Pause di dune d'oriente, 1997, acrilici, ossidi, cordino su tela, cm 50x40x4
Inaugurazione: giovedì 10 dicembre, ore 18.30
Museo d’arte contemporanea, Lissone (MB)
Viale Padania 6
Orari: martedì, mercoledì, venerdì 15-19; giovedì 15-23; sabato e domenica 10-12/15-19
Ingresso libero