Partendo dalla scelta di un formato, il video, si e' sviluppato un processo collaborativo. Ad ogni artista, scelto da Sottobosco dal proprio archivio artisti, e' stato chiesto di proporre un lavoro video da esporre per un periodo di tre giorni. Opere di Raffaella Crispino, Nicola Nunziata, Pietro Mele, Riccardo Giacconi, Elisa Strinna.
Due giovani piattaforme per le arti visive si incontrano. CHAN è una piattaforma di confronto e collaborazione tra artisti e curatori emergenti. Una piccola galleria d’arte, uno spazio curatoriale collettivo senza scopo di lucro. Sottobosco è una piattaforma indipendente per le arti visive configurata come network di connessione, condivisione e banca dati per i giovani artisti. CHAN ospita Sottobosco nel suo spazio di Genova per presentare i lavori video di cinque artisti. Partendo dalla scelta di un formato, il video, si è sviluppato un processo collaborativo.
Ad ogni artista, scelto da Sottobosco dal proprio archivio artisti, è stato chiesto di proporre un lavoro video da esporre per un periodo di tre giorni nello spazio di CHAN.
Aggirando il formato della playlist per cui i video sono montati in successione, si è scelto di creare un dispositivo di visione dei lavori che potesse permettere ad ogni video di avere un tempo e uno spazio dedicato alla sua fruizione. Il risultato è un calendario che va dal 14 dicembre al 9 gennaio diviso in cinque periodi da tre giorni. I 15 m² di CHAN diventano uno spazio attivo per tutta la durata dell’evento, un monitor che cambia proiezione ogni tre giorni.
Raffaella Crispino
Senza Titolo (Inno Nazionale Italiano), 2009
video, HDV 16:9, colore, 2’23”
Questo video è una produzione molto recente che ho realizzato come critica sulla situazione politica del nostro paese. Credo che uno dei suoi messaggi sia molto immediato mentre, con una velatura di comicità, il lavoro si apre a diversi livelli di lettura: dalla dura opposizione all’immigrazione del governo, alla manipolazione dell’opinione pubblica attraverso i media, dalla politica italiana vista all’estero come un intrattenimento, all’identità italiana, al patriottismo in generale. (Raffaella Crispino)
Dal 14 al 16 dicembre 2009
Nicola Nunziata
Senza Titolo (Il Tocco), 2009
video DVD, 5’36’’
Una conversazione avvenuta su un marciapiede, di notte. Due interlocutrici, un monologo sulla bellezza, sulla trasformazione di se stessi, sul nero, sul bianco e sulla luce. Il tocco, “quella cosa che fa belli!”. Un dialogo mancato, disturbato dal suono stridente del passare delle auto sulla strada, che parla di personalità, quella estetizzante, imbrigliata nell’ordine simbolico di uno scambio sessuo-economico, dove una delle parti si limita ad annuire. (Nicola Nunziata)
Dal 17 al 19 dicembre 2009
Pietro Mele
Ottana, 2009
HD PAL riversato su DVD, 11’ 46”
È l’alba. Una carovana di uomini a cavallo viene lentamente inghiottita da una fabbrica di veleni. Il video riflette a posteriori sull’impatto che il polo industriale di Ottana (1960, una vera e propria cattedrale nel “deserto della Barbagia”) ebbe sul territorio circostante sia a livello ambientale che socio-antropologico. Il video si pone come sintesi del contrastato incontro tra un mondo agro-pastorale e l’industria. (Pietro Mele)
Dal 21 al 23 dicembre 2009
Riccardo Giacconi
They gave us the land, 2008
video DVD, 15’00’’
L’opera ha luogo a Bristol nel Regno Unito. Le persone che vi compaiono sono immigrati spagnoli che vivono nella città da meno di un anno. Il testo che leggono è un breve racconto dello scrittore messicano Juan Rulfo che, originariamente scritto in spagnolo, viene letto in una traduzione inglese. Il racconto, ambientato in Messico negli anni della Rivoluzione, tratta del viaggio che un gruppo di uomini compie attraverso un’immensa pianura arida donatagli dal go verno, ma totalmente priva di qualunque caratteristica che la renderebbe adatta alla coltivazione. (Riccardo Giacconi)
Dal 28 al 30 dicembre 2009
Elisa Strinna
Sospensione, 2006
video DVD, 1’12’’
Il video si propone come un’interpretazione dell’esperienza dell’esistere, interpretazione che trae spunto dalla poesia di Giuseppe Ungaretti “Si sta come/ d’autunno/ sugli alberi/ le foglie.”, tratta dalla raccolta di poesie “Soldati”, scritta dal poeta durante la Prima Guerra Mondiale. L’immagine dello stare precariamente sospesi, che i versi suggeriscono, vuole rappresentare la fugace partecipazione alla dimensione del vivere e alla sua insondabile natura. (Elisa Strinna)
Dal 7 al 9 gennaio 2010
Opening lunedì 14 dicembre 2009, dalle 18
Chan | Associazione per l'arte contemporanea
Via Sant’Agnese 19, Genova
da lunedì a sabato, h 16 - 19.30
ingresso libero