Silvia Argiolas
Jacopo Casadei
Paolo De Biasi
Pierpaolo Febbo
Nicola Genovese
Massimo Gurnari
Mirka Pretelli
A dare il titolo alla mostra e' l'omonimo album degli Smiths del 1987; titolo che vuole sottolineare la differenza formale di ciascun artista, che si trova coinvolto in un progetto il cui punto di forza e' proprio la diversita'.
Silvia Argiolas, Jacopo Casadei, Paolo De Biasi, Pierpaolo Febbo, Nicola Genovese, Massimo Gurnari, Mirka Pretelli
La Galleria AREA B presenta STRANGE WAYS HERE WE COME, collettiva degli artisti Silvia Argiolas, Jacopo Casadei, Paolo De Biasi, Pierpaolo Febbo, Massimo Gurnari, Mirka Pretelli che inaugurerà il 16 dicembre 2009 nella sede di Via Cesare Balbo 3, a Milano.
A dare il titolo alla mostra STRANGE WAYS HERE WE COME l’omonimo album degli Smiths del 1987; titolo che vuole sottolineare la profonda differenza formale di ciascun artista della mostra, che si trova coinvolto in un progetto il cui punto di forza è da ricercarsi proprio nella diversità.
Suggestioni gotiche e neofolk per Silvia Argiolas, che si serve di eroi ed eroine delle favole più note per svelare l’altro lato della fiaba, quello che dal sogno porta all’incubo. Candide fanciulle accolte in boschi eterei e scuri, fanno da sfondo alle visioni di una generazione intera.
Legata alla realtà onirica è anche la ricerca di Jacopo Casadei che presenta personaggi difficilmente riconoscibili da uno sguardo superficiale, spesso sovrapposti ad altri soggetti o elementi, che fluttuano nello sfondo privo di elementi scenografici tangibili, come sospesi in un momento, in un sogno.
Di chiara impronta e rimandi ben precisi sono le opere di Paolo de Biasi, che riprende paesaggi, situazioni e iconografia dell’America degli anni Cinquanta; l’America del progresso, delle innovazioni tecnologiche, ma anche della paura, e dell’incertezza sul futuro che aleggiava, nascosta, in quegli anni.
Ironiche e spontanee sono le ambientazioni di Pierpaolo Febbo, ricche di personaggi e oggetti rubati ai ricordi dell’infanzia, dell’oratorio e dei campi da calcio di un paese di provincia, che ci riportano ad uno stato malinconico composto dai suoi ricordi di bambino che arriva fino a noi con tutta la sua freschezza.
Attraverso le sue ceramiche Nicola Genovese racconta storie di personaggi “fin troppo umani” la cui fragilità e leggerezza è sottolineata dall’utilizzo di materiali all’apparenza friabili, come gli smalti.
Travolgenti e affollate sono le ambientazioni delle opere di Massimo Gurnari la cui matrice di marcata contaminazione pop spazia dalle immagini di Pin Up anni Cinquanta ai tatuaggi old style, per arrivare ai personaggi del mondo del circo, in un’atmosfera che riesce a contenere allo stesso tempo rumore e silenzio.
Mirka Pretelli ci propone sottili ferite che riemergono dal passato, immagini di vita quotidiana che mostrano soprattutto il lato amaro dell’assenza. Personaggi che sembrano agire e vivere normali situazioni di ogni giorno, rivelano nello stesso istante profonde riflessioni di natura individuale e collettiva, accentuate dai colori giocosi che stridono con la situazione. L’attenzione ai particolari e i giochi di sguardi dei protagonisti, spesso soli nell’opera, tradiscono l’amore per il cinema di Alfred Hitchcock.
STRANGE WAYS HERE WE COME parla il linguaggio frizzante di sette giovani artisti, che dialogano tra loro, attraverso l’utilizzo di differenti modalità espressive e diversi temi; AREA B li presenta nella volontà di continua ricerca e di stile che contraddistingue la galleria.
Sabato 18 e domenica 19 dicembre, AREA B rimarrà eccezionalmente aperta, it’s Christmas Time!
Inaugurazione 16 dicembre ore 18
Area B
via Cesare Balbo, 3 Milano
da lunedì a venerdì ore 10-17, aperto anche Sabato 18 e domenica 19 dicembre
Ingresso libero