Biblioteca Civica A. Arduino
Moncalieri (TO)
via Cavour, 31
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Naturae
dal 14/12/2009 al 19/2/2010
lunedi' - venerdi' 14-19, sabato 9-13

Segnalato da

Biblioteca civica A. Arduino




 
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14/12/2009

Naturae

Biblioteca Civica A. Arduino, Moncalieri (TO)

Ricerche d'artista tra ambiente e natura nella Collezione civica di Arte Contemporanea della Citta'. La natura diventa essa stessa medium espressivo in installazioni con erbe, plexiglass, video, sculture con materiali inusuali, opere a muro, fotografie, un libro multisensoriale da toccare e un video, risultato di una performance svoltasi negli Stati Uniti nel 2008.


comunicato stampa

La natura diventa essa stessa medium espressivo in installazioni con erbe, plexiglass, video, sculture con materiali inusuali, opere a muro, fotografie, un libro multisensoriale da toccare e un video, risultato di una performance svoltasi negli Stati Uniti nel 2008. Sarà proposto in anteprima alla biblioteca ‘A. Arduino’, prima di essere presentato nella primavera del 2010 al MACC - Museo Arte Casa Colombo di Jersey City (NJ – USA).

Gli artisti in mostra:
Alessandra Angelini. Adriana Bruno. Luciano Brusa. Paola Calcatelli. Andrea Caretto e Raffaella Spagna. Lorena Fortuna. Agostino Goccione. Bianca Macario Gioia. Lilli Morgando e Maria Luisa Tribolo. Giulio Mosca. Giuseppe Munafo. Franco Murgia. Antonella Piro. Ornella Rovera. Giorgio Stella.

Promossa e organizzata dalla Biblioteca civica "A. Arduino" con la cura di Silvana Nota, martedì 15 dicembre alle ore 18, presso la sede della Biblioteca Arduino, in via Cavour 31 a Moncalieri (TO), s’inaugura la mostra "NATURAE. Ricerche d’artista tra ambiente e natura nella Collezione civica di Arte Contemporanea della Città di Moncalieri".

L’esposizione, accompagnata da Catologo bilingue – traduzione a cura di Catherine Clifton, s’inserisce nell’ambito del progetto "Collezione Permanente. Una risorsa per la Città" mirato alla valorizzazione della raccolta, e presenta l’opera di 15 artisti che si rapportano alle tematiche della natura e dell’ambiente con un approccio non descrittivo ma interattivo, frutto di progetti e performances portati avanti nella loro ricerca come tema centrale e come medium espressivo.

Si tratta di lavori messi in dialogo e a confronto espressamente scelti con un criterio legato alla pluralità dei linguaggi contemporanei, volutamente accolti nella collezione come scelta di base per un osservatorio in progress sulle diverse tendenze.

Con strumenti d’indagine legati alle più odierne ricerche, si apre dunque l’itinerario che si allontana dal convenzionale per incontrare l’esplorazione contenutistica attraverso la libera osmosi espressiva.

In tale ottica, la rassegna presenta opere che documentano significativi eventi svoltisi in Biblioteca accanto all’entrate di nuove opere.

Itinerario espositivo

L’itinerario si apre con l’opera di Land Art installata nel giardino antistante la biblioteca. Si tratta di un’"azione" di messa a dimora di organismi vegetali coltivati realizzata da Andrea Caretto e Raffealla Spagna e intitolata "Giardino Esculenta Lazzaro 01". In quest’opera, i due artisti recuperano alcuni ortaggi destinati alla tavola per ripiantarli e lasciarli alla continuità di una nuova vita che diventa arte stessa. All’interno, Caretto e Spagna, operando in Shared art, Arte Condivisa realizzano un’altra installazione con steli essiccati di ortiche, indagando alcune piante selvatiche locali, da cui, fin dalla preistoria, sono state estratte fibre per tessuti e cordami. L’installazione comprende inoltre un video e immagini fotorafiche dell’Azione di raccolta.

Anche per Paola Calcatelli la natura è arte stessa e non deve essere modificata. Con il progetto "A termine", nel doppio movimento che il tempo opera nel cancellare e aggiugungere individua i segni del suo passaggio. Affida ai cambiamenti della natura parte del compito di creazione delle sue installazioni che prevedono video, pittura, e contenitori in plexiglass, dove piante come il Lolium perenne belida divengono arte da fruire senza artifizi né interventi umani.

Per Bianca Macario Gioia, giovane talento emergente, la natura chiede invece aiuto agli artisti per sopravvivere nell’ambiente urbano dove è costretta ad addattarsi costantemente. Il suo lavoro, una scultura installativa in tubi di gomma e tessuto metallico, cerca vie d’uscita ad un ambiente da salvare, regalando metaforicamente alla natura, strutture forti, in grado di superare i problemi causati dall’intervento umano.

La terra, legame con il magma primordiale da plasmare in vasi e sculture come scelta di medium espressivo, rappresenta le ragioni della scelta di Lilli Morgando e di Maria Luisa Tribolo, che insieme, in Shared Art, hanno realizzato l’installazione Interdipendenza. L’opera è il risultato di una performance svoltasi in Biblioteca nel corso di un’iniziativa dedicata alle "Pari Opportunità".

Di Alessandra Angelini e Ornella Rovera, entrambe docenti all’Accademia di Brera di Milano, sono due stampe con il Solarplate, un nuovo modo di stampare con matrici polimeriche mediante la luce del sole. Di queste due artiste, vengono presentati due fogli con stampa Solarplate.

Cera e piombo su legno e il grande pannello installativo raffigurante un sole dai mille rimandi filosofici e culturali, comunicano la forza evocativa dell’arte di Giulio Mosca, artista di radici concettuali il cui lavoro, in costante metamorfosi evolutiva, individua nella natura il luogo cosmico di trascendenza e di messaggio. Nella sua poetica egli trova infatti un ruolo pregante come via di catarsi mistica e sociale, al cui interno il legame tra universo interiore ed esteriore dell’individuo si fonde nello slancio ascetico dove la natura è presenza e creazione da rispettare, onorare, salvaguardare come dono da condividere.

Di Adriana Bruno è l’installazione "Archetipi Arborei. Le parole del silenzio". La sua foresta di alberi è formata da sculture con impasti cartacei, terra e oro, che spostano l’ottica della dimensione reale senza nulla concedere al fiabesco. Tutto il senso dell’opera si basa sulle dimensioni dell’anima che prendono a prestito forme per proporre segni tangibili di un pensiero Zen.

Pervasa anch’essa di pensiero Zen l’opera di Antonella Piro è un’alchimia di liricità respirata in Asia, acquisita tra le suggestioni di Honk Hong, vissuta tra i tagli di luce assorbiti come un’attitudine mentale a Londra, assaporata nella luce del sole italiano. Antonella Piro interagisce in pittura con gli elementi naturali come in un raccoglimento catturato en plein air e poi rielaborato in studio, lavorando sulle stratificazioni esperienziali assorbite in giro per il mondo dove ha soggiornato e dipinto.

La natura, osservata nella sua verità e tradotta in bianco nero nella stampa a sali d’argento di Giorgio Stella, si lascia invece ammirare con riletture focalizzate su una fissità metafisica, al tempo stesso immobile e vivida, reale e surreale. Un ortaggio quale ad esempio il finocchio, riconsegnato nella sua verità ma decontestualizzato e sospeso sullo sfondo del nero totale, diviene luogo di una meraviglia svelata da uno sguardo lontano dai luoghi comuni.

Franco Murgia identifica nel paesaggio le possibilità di interazione armonica e rispettosa tra civiltà umana e ambiente. Le sue stampe fotografiche di grandi dimensioni esprimono le potenzialità dell’artista di scegliere, di seguire o di infrangere le regole per sconfinare in territori liberi, dove i colori naturali si mischiano a quelli prodotti in studio. Nell’opera "Ulivi", che fa parte di un ciclo dedicato ai paesaggi liguri osservati durante la raccolta delle olive, individua nelle reti distese tra gli alberi e il suolo come impacchettamenti dei Christo, quasi un magico incantesimo in sospensione tra le dimensioni dell’anima e lo spirito della natura.

Nello spazio di smeraldo della tela, mescolato all’orizzonte nel ceruleo del cielo primaverile vi si immerge Luciano Brusa. La sua gioia e il desiderio di trovarsi identificato in essa è totale, tanto da fargli scrivere "Luciano è nel parco". Dalla tavolozza dominata da scale verdi, fresche come il profumo di menta, percorse dalle sensazioni rassicuranti di un sogno afferrato, si può partire o arrivare per incontrare la natura, e dilatare i confini della propria identità.

L’attrazione, la forza del gesto pittorico e la molteplicità dei passaggi cromatici giocati sullo sviluppo di un contatto con la natura filtrato da dimensioni culturali che liberano ogni gesto dallo scontato, caratterizzano il lavoro di Agostino Goccione, che alla natura si rapporta con una percezione al contempo energetica e infinitamente chiaroscurata, sensibilmente percorsa da valori contenutistico-formali di profonda matrice intellettuale e poetica.

Opera di radice performativa sgorgata dal concetto di scambio di esperienze, è il fulcro dell’elaborazione-video di Giuseppe Munafo, la cui visione poetica identifica l’umanità con la natura stessa, come unica via verso una consapevolezza da raggiungere per rispettare il mondo che lo circonda e nel quale abita tra terra e cielo. Munafo inserisce nel suo video altri tre artisti: Federico Castelluccio, Giulio Mosca e Giorgio Stella, con i quali ha realizzato nel 2008 al MACC Museo Arte Casa Colombo di Jersey City (NJ - USA) l’"Azione d’Arte", durante la quale gli artisti hanno prodotto reciproche immagini fotografiche su cui successivamente ciascuno di essi ha prodotto un ulteriore lavoro. Il video, intitolato "The Elements", inserisce nel cosmo le figure dei tre protagonisiti che diventano parte integrante dell’Universo. L’opera, per gentile concessione del MACC, rientra in una fase del lavoro che verrà presentato nel 2010 nel corso dell’evento inaugurale del Museo statunitense.

E’ un’arte da toccare, condividere anche quella di Lorena Fortuna con l’opera multisensoriale e caratteri braille " U senti? Sugnu ca’’", (lo senti? Sono qua) con cui racconta la Sicilia. Medico e artista, impegnata nell’esplorazione del viaggio interiore e sul rapporto tra individuo, terra d’origine e quella ospite, sviluppa questo particolare libro d’artista abbattendo frontiere formali e linguistiche per realizzare un messaggio senza barriere. Risultato di specifiche sperimentazioni, e in collaborazione con il Centro Documentazione Non Vedenti - Città di Torino, il suo libro da toccare e percepire con le mani, la vista e l’olfatto, è composto da tessiture metalliche e reti di pescatore, fogli di papiro, coralli, madreperla, lava e profumi di limoni e mandarini.

Inaugurazione 15 dicembre ore 18

Biblioteca civica "A. Arduino"
Via Cavour 31 – Moncalieri TO
Orari:
dal lunedì al venerdì dalle 14 alle ore 19
sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00
per le scolaresche, previa prenotazione, dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 19, sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00
INGRESSO LIBERO

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