In occasione di questa personale, l'artista mette al centro dell'attenzione l'uomo quale soggetto del quotidiano. Troppo spesso, infatti, i singoli individui vengono ignorati nelle loro affermazioni e rivendicazioni personali e collettive. Singole voci di un coro che non creano armonia ma si disperdono diventando soltanto rumore.
Venerdi 18 Dicembre alle ore 19.00 si inaugura alla galleria S.A.L.E.S. la quarta personale di Eva Marisaldi Cosa noi aspettiamo.
L’artista, nata a Bologna nel 1966, si è imposta fin dai suoi esordi all’attenzione della critica – non solo italiana- per la sua ricerca condotta sul filo di un sottile e disincantato gioco concettuale che amplifica e mette a nudo l’ovvietà degli sfuggenti accadimenti del quotidiano, focalizzando aspetti di una realtà nascosta che solo la riflessione artistica è in grado di analizzare. Il suo lavoro è ampliamente poliedrico nella scelta del linguaggio e dei media di volta in volta sperimentati: va dal disegno al video, dall’installazione oggettuale all’azione, dalla fotografia alla scultura. Gioca sempre però con un’immaterialità, la cui funzione espressiva si caratterizza proprio per quel margine di ermetismo che poco o nulla concede all’evidenza della comunicazione. Le sue opere di conseguenza non producono un impatto immediato e violento, ma richiedono lunghe pause di riflessione, accompagnando lo spettatore in un universo poetico e rarefatto “al limite con il vuoto e il silenzio”.
In occasione di questa personale, Eva Marisaldi mette al centro dell’attenzione l’uomo quale soggetto del quotidiano. Troppo spesso, infatti, i singoli individui vengono ignorati nelle loro affermazioni e rivendicazioni personali e collettive. Singole voci di un coro che però non creano armonia ma si disperdono diventando soltanto rumore. Parole al vento. Così le loro idee, posizioni e principi si vanificano assieme alle loro azioni. L’artista bolognese è come se guardasse con la lente di ingrandimento tra la massa. Isola dalla folla i soggetti. Li preleva direttamente da quelle immagini “di repertorio” di pubbliche manifestazioni dove si lotta per l’affermazione dei diritti. Offre la possibilità di essere in prima linea a chi solitamente non lo è. Le quattro sculture create dalla Marisaldi diventano ‘soggetti protagonisti’. Hanno la possibilità di “parlare” e “urlare” come se fossero alla guida di un loro corteo personale.
Osservandoli lo spettatore è indotto a riflettere su quanto spesso ci è richiesto di dover prendere una ‘posizione contro’ e come questa ,purtroppo, spesso venga bloccata in un fermo immagine, presto ricoperto da altre notizie con il fine di sentirsi solamente parte di un fondale. Da qui l’uso degli sfondi che in questa occasione sono stati realizzati in stoffa. Isolando i singoli individui, Eva Marisaldi porta lo spettatore a porsi domande sempre più “personali”: cosa rivendicano, per cosa lottano, cosa aspettano e in fondo cosa tutti noi ci aspettiamo dagli altri, dalla società, da noi stessi. Si crea così un’empatia tra lo spettatore e l’opera, una partecipazione emotiva nei confronti di chi sta affermando una posizione. Il progetto è realizzato in collaborazione con Enrico Serotti.
Tra le più importanti mostre personali dell’artista segnaliamo: Circolare, Fondazione Galleria Civica, Trento, 2009; Jumps, MAMbo, Bologna, 2008;Altro Campo,MART,Trento, 2005;Storyboard,part of Fragments d’un discours italien,MAMCO,Genève, 2003; Legenda,MAXXI, Roma 2002; Lieto fine,MART, Trento, 2000; ll corso tace,FRAC, Montpellier,1995
Tra le collettive: It's not over yet, Invisible Exports, New York, 2008; Sguardo periferico e corpo collettivo, Museion, Bolzano, 2008; Bidibidobidiboo: Works from Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2005; I Bienal de Arte Contemporaneo de Sevilla,2004; 7. Biennale d'art contemporain de Lyon, 2003 ; XLIX Biennale di Venezia,2001; IX Biennale de l'image en movement. Record All-Over,Genève, 2001; Biennial of Istanbul 6, 1999; XLV Biennale di Venezia.Aperto, 1993.
Inaugurazione 18 dicembre 2009, ore 19
Galleria S.A.L.E.S.
via Dei Querceti, 4 Roma
dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30 o su appuntamento
ingresso libero