Silence. Disegni. In mostra 77 opere dell'artista. L'esposizioone rappresenta uno dei punti di forza della rassegna 'Luci a Siracusa', compendio di eventi culturali del capoluogo Aretuseo. A cura di Carmelo Strano.
a cura di Carmelo Strano
Nella società contemporanea il ruolo dei media ha trasformato il normale rapporto tra realtà ed immaginazione. Per rendersi conto di tutto ciò è sufficiente osservare le immagini che quotidianamente ci vengono da essi proposte, per documentare l’attuale situazione geopolitica; la visione di un mondo in guerra ha reso probabilmente superflui quei film d’azione che si svolgono in simili scenari. Questa circostanza sembra stia sempre più allontanando la nostra coscienza dalla soglia di attenzione che la situazione complessivamente esige affidando ad essa immagini ossessivamente vicine o lontane, che non vorremmo mai vivere direttamente, ma che minacciosamente sono proprio davanti a noi.
Ciò non deve parallelamente farci dimenticare la delicatezza della condizione dell’uomo nella nostra società, che sembra moltiplicare all’infinito situazioni individuali di disagio facilmente assimilabili a “prigioni” da cui è sempre più complesso evadere.
Queste due situazioni non sono che una parte delle zone d’ombra della realtà del mondo attuale che sembra sempre più avvolto da una coltre di silenzio che non è mai stato così assordante.
L’arte contemporanea può dunque svolgere un compito essenziale esercitando anche un ruolo politico, capace di superare barriere ideologiche e pregiudizi per ipotizzare percorsi alternativi, intercettando temi cruciali per il futuro ruolo del mondo ed in particolare quello sempre più fragile ed in pericolo dei diritti umani. Una cultura contemporanea futuribile non può prescindere dalle capacità di autocritica e dialogo idonee a generare di riflesso atteggiamenti costruttivi da parte di ogni individuo, da parte di ognuno degli attori di questo pianeta.
In tale contesto va inquadrata la riflessione di Michele Ciacciofera e la serie “Silence”, di cui sono state fin oggi esposte esclusivamente le opere pittoriche. Recentemente in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di New York dopo essere apparsa per la prima volta in pubblico al Palazzo del Governo di Siracusa, l’11 settembre 2007, con il titolo “Prigionieri e deserti”, ponendo allora l’accento sulla condizione dei vinti e l’incombente catastrofe ecologica, viene con questo nuovo evento riproposta all’attenzione del pubblico attraverso opere inedite ed allo stesso tempo essenziali per decifrarne la genesi.
È eloquente in tale senso un passo dal testo del curatore americano Lance M. Fung, pubblicato sul libro “silence!” edito da Charta: come è possibile approfondire veramente un argomento ed esplorare le sottigliezze quando i media hanno già rivendicato il possesso del contenuto e ne hanno fatto una caricatura? È raro trovare un artista in grado di superare queste trappole e di creare un’opera che trascenda ciò che abbiamo la sensazione di “conoscere” già a proposito di un argomento, facendocelo invece sentire e sperimentare direttamente, ignorando i preconcetti e i paraocchi ideologici. Questo è ciò che Michele Ciacciofera è riuscito a conseguire con i suoi lavori più recenti, dipinti permeati di mistero, forza e profondità.
Questa mostra consente di far conoscere al pubblico la parte più intima ma di forte impatto estetico e concettuale del lavoro dell’artista, che costituisce la fondamentale intelaiatura e presupposto della serie di dipinti sopra citata. La forza espressiva del segno farà da contraltare alla grande installazione “silence!”, risultato dell’assemblaggio entro una griglia color ferro di 70 dipinti, che ha costituito il tema centrale della mostra americana, realizzando in tal modo uno degli obiettivi principali voluti dall’artista: portare lo spettatore a considerare l’orrore di una parte della realtà quotidiana come sopra descritta, non tanto come pretesto per emettere sentenze, quanto come occasione per vivere la stessa empaticamente.
Curata da Carmelo Strano, critico d’arte e docente di estetica dell’Università di Catania, la mostra rappresenta uno dei punti di forza della rassegna “Luci a Siracusa”, compendio di eventi culturali promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa con il sostegno della Regione Siciliana Assessorato al Turismo, che sottolinea ancora una volta il ruolo del capoluogo Aretuseo nello scenario culturale internazionale.
Organizzazione: Ass. Culturale Quadrifoglio
Inaugurazione 18 dicembre 2009 ore 18,30
Palazzo Borgia al Casale
Piazza Duomo, 6 - Ortigia, Siracusa
ingresso libero