Division by zero. In occasione dei primi vent'anni di attivita' dell'omonima compagnia, Zappala' presenta tre installazioni che sintetizzano e raccontano il suo percorso di ricerca, artistico quanto individuale.
a cura di Alessandra Ferlito
Da sempre attento all’intero apparato scenico delle sue creazioni, figlio di una “scuola” che accetta ben volentieri l’osmosi tra i diversi linguaggi del contemporaneo, Roberto Zappalà, in occasione dei primi vent’anni di attività della compagnia che dirige, si sperimenta nel campo delle arti visive. E lo fa presentando tre installazioni che sintetizzano e - in parte - raccontano il suo percorso di ricerca, artistica quanto individuale.
Rivisitate e rese indipendenti attraverso un’operazione di ri-contestualizzazione, le opere in mostra nascondono un forte legame con le precedenti creazioni di Zappalà. Al contrario di quanto accade nelle arti performative, però, in questa occasione è proprio l’elemento principe che viene a mancare. Quel corpo “incompiuto” in continua evoluzione; quel corpo tanto studiato, indagato nelle sue sorprendenti potenzialità, nelle sue relazioni con il tempo e con lo spazio, si fa - qui - da parte per lasciare che gli oggetti - muti, immobili, inanimati - diventino, per la prima volta, i protagonisti assoluti della scena.
Roberto Zappalà, del resto, ha sempre affidato un ruolo molto importante agli oggetti di scena, accuratamente scelti e utilizzati per creare rimandi concreti alla realtà e alle tematiche, di volta in volta, affrontate. In diverse occasioni, poi, ha realizzato delle video installazioni per le sue performance (in Ob/sol.um, del 2002, ad esempio). In questa ottica, il processo che ha portato l’autore a formulare questo progetto espositivo sembra essere maturato nel corso degli anni, in maniera del tutto naturale e sembra ricalcare esattamente la sua idea di architettura scenica come opera totale.
Inaugurazione 19 dicembre 2009. ore 17-21
Fondazione Brodbeck
via Gramignani, 93 Catania
su appuntamento dal martedì al sabato, dalle ore 17 alle 20
Apertura al pubblico dal 22 dicembre
ingresso libero