Una sequenza bimestrale di eventi della durata di una settimana titola il progetto di Francesca Martinoli e Stefano Romano. Una vetrina per alcuni i lavori piu' interessanti sviluppati dagli studenti dell'Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Il primo appuntamento "Occhi chiusi_occhi aperti" e' con i lavori di Michele Savino, Miriam Peroni e Daniele Maffeis, che ci spingono a guardare in modo voujeristico ad una serie di situazioni.
Una sequenza bimestrale di eventi di breve durata (una settimana) titola il progetto di Francesca Martinoli e Stefano
Romano: "Settimanale", la galleria viamoronisedici/spazioarte è lieta di ospitare questi eventi in stretta colaborazione con l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo.
Il progetto vuole essere una micro vetrina in città, di alcuni tra i lavori più interessanti sviluppati dagli studenti dell’Accademia "Carrara" di Belle Arti di Bergamo, una sorta di primo approccio professionale ad un mondo che finora hanno
conosciuto soltanto tra i banchi dell’Accademia.
Questa rassegna di mostre che si svolgerà con cadenza regolare ogni due mesi per una settimana negli spazi della
galleria viamoronisedici/spazioarte a Bergamo, può davvero essere considerato una prova d’autore. Un rafforzamento
dell’idea fondante della galleria di far dialogare gli artisti affermati con i giovani artisti.
"Settimanale" vuole essere anche il tentativo di soddisfare il desiderio, da parte dell’accademia, di dialogare in maniera
incisiva e nuova col territorio.
Ogni prova d’autore avrà un sottotitolo, che sarà anche un’ulteriore chiave di lettura dei lavori esposti.
Settimanale #1
Occhi chiusi_occhi aperti
La vista è uno dei cinque sensi; precisamente, è quello mediante il quale è possibile percepire gli stimoli luminosi e, quindi, la forma, il colore, la dimensione e la posizione degli oggetti. Tale percezione avviene per mezzo dell’occhio. Vedere,
osservare, indagare è ciò che fanno gli artisti non soltanto mediante l’uso dell’occhio ma sviluppando sensi e pensiero
all’interpretazione del mondo contemporaneo con la propria ricerca. Occhi chiusi e occhi aperti, vedere e non guardare,
vedere senza guardare, i lavori dei tre ragazzi ci spingono a guardare in modo voujeristico ad una serie di situazioni alle
quali normalmente non dovremmo assistere o che normalmente dichiariamo di non guardare. Una serie di autoritratti
senza i tratti salienti del volto, tratti grazie ai quali normalmente conosciamo e ri-conosciamo le persone (Michele Savino)
una mancanza d’informazioni che dovrebbe impedirci di riconoscere la persona che abbiamo di fronte eppure grazie
a delle semplici frasi quelle informazioni mancanti, quei buchi che i nostri occhi non possono leggere si trasformano in
pieni, e il nostro sguardo voujeristico viene soddisfatto, conosciamo molto di più di quella persona che non attraverso il
disegno dei suoi lineamenti. Lo stesso sguardo che riusciamo a soddisfare da disegni che in maniera esplicita ci mettono di fronte a scene di sesso (Miriam Peroni). Sesso che però attraverso questi disegni acquista nuovamente quel
senso estetico che l’accumulo, la quantità, la mercificazione di questo atto naturale ci ha fatto perdere, e allora quegli
occhi socchiusi dal piacere possono di nuovo essere guardati dallo spettatore senza paura di sentirsi "sporco", senza
paura di rubare uno sguardo ad una situazione proibita. Occhi aperti devono avere anche le persone quando diventano
i soggetti di una fotografia, se così non fosse quelle stesse foto diventerebbero degli errori, da nascondere, da evitare,
ecco il potere salvifico dell’arte, ecco la possibilità, unica dell’arte, di riabilitare, costruire ponti che danno nuovi significati
e che hanno la capacità di farci riflettere su ciò che appena un attimo prima avevamo deciso fosse da buttare. Occhi
chiusi che diventano disegni e poi ancora fotografie (Daniele Maffeis). Fotografie e disegni, grafie e segni che parlano
delle personalità che li hanno tracciati e delle persone che rappresentano e delle persone che li stanno guardando, con
gli occhi aperti.
Inaugurazione sabato 16 gennaio - ore 18.00
Viamoronisedici/spazioarte
via Moroni 16a / 24122 Bergamo
orari d’apertura da martedì a sabato, ore 16.00-19.30