Palazzo Pretorio
Chiavenna (SO)
piazza San Pietro
0343 220215
WEB
Un attimo, un tempo diversi
dal 26/12/2009 al 3/1/2010
10-12.30 e 14.30-19

Segnalato da

Sandro Marini




 
calendario eventi  :: 




26/12/2009

Un attimo, un tempo diversi

Palazzo Pretorio, Chiavenna (SO)

Materia e forme dialogano attraverso un percorso di interazione fra gli artisti. L'esposizione scaturisce dall'incontro di Krene con gli artisti Felice Nittolo, Laura Pesce, Daniele Pigoni e rappresenta un nuovo progetto della factory che si sta occupando di progetti etici, raccontando anche "buone pratiche per il territorio" a cura dell'architetto Antonio Scaramellini.


comunicato stampa

Il 27 dicembre 2009 si apre nelle suggestive sale del Palazzo Pretorio di Chiavenna, con il patrocinio del Comune, la mostra dal titolo "Un attimo, un tempo diversi".

L’esposizione scaturisce dall’incontro di KRENE con gli artisti Felice Nittolo, Laura Pesce, Daniele Pigoni e rappresenta un nuovo progetto di KRENE, la factory in fieri, che si sta occupando di progetti etici, raccontando anche "buone pratiche per il territorio" a cura dell'architetto Antonio Scaramellini.
KRENE porta avanti un concetto etico di progetto, coinvolgendo persone che perseguono con costanza la volontà e l’esigenza del risultato e non il risultato in quanto tale. Persone che credono fortemente che un’azione progettuale in senso lato, diventi armonia quando l’interesse di ognuno coincide con quello del tutto. La coincidenza, la logica della casualità ha portato KRENE a vivere la passione, la gioia che gli artisti e i progettisti coinvolti nella mostra hanno nel produrre le loro opere, dimostrando la loro serietà etica.
Tale passione è ciò che si vuole trasmettere attraverso la mostra. Così è nata "Un attimo, un tempo diversi", dove materia e forme dialogano attraverso un percorso di interazione fra gli artisti.

Cemento, vetro, titanio, tessere di mosaico, sono le materie plasmate dall’atto creativo degli artisti così come pietra e legno sono i materiali utilizzati dall’architetto nel suo progetto di un recupero armonico. Inevitabilmente diventano forti tracce, segni che si confrontano armonicamente fra di loro e con il territorio che li circonda.

Il visitatore viene accolto dalla scansione visiva e sonora di una goccia d’acqua che lo avvolge quasi ad allontanarlo, in un istante, dal mondo che rimare fuori. E’ in questa sospensione spazio temporale che si incontra una grande vasca in titanio (realizzata da Scarì) dove "galleggiano" le sfere in mosaico, opere multicolore di Felice Nittolo, circondate da immagini alle pareti che esaltano dettagli di un lavoro artigianal architettonico.

E’ la seconda sala a svelare i Cementi, ovvero i quadri di Daniele Pigoni che con le loro linee, le orme, i solchi, spezzano il ritmo dei colori sgargianti presenti nelle altre opere, tracciando l’interazione di uomini e anime, sotto forma di simulacri, sospesi in un magma materico di cemento.

Nello spazio attiguo una video proiezione accende le immagini taglienti che illustrano il metallo plasmato dai fratelli Scarì, che per KRENE hanno creato preziosi coltelli in titanio con il manico rivestito in pelle di pesce tilapia.

Il colore ritorna nella sala successiva, dove i fiori di vetro, "pittosculture" di Laura Pesce, ergono le loro preziose trasparenze sorrette da supporti in ferro battuto e mosse da un sonoro angolo di vento, un respiro che li anima virtualmente d’arte e d’armonia.

Nell’ultima sala, l’acqua generata dalla goccia iniziale scorre via, si allontana formando cerchi concentrici, fluidi, che scorrono come il flusso di pensieri ricchi di progettualità etica raccontati sulle pareti: il rapporto delicato, raggiunto fra tecniche costruttive, abitare e ambiente richiede a chi progetta il massimo rispetto ed il dialogo con la tecnologia, la natura, i materiali e il manufatto.
Il prodotto tradizionale della terra, lavorato con mezzi e tecniche moderne, l’artigianalità vista in primis come forma di inserimento al lavoro ed alla vita, può tornare ad essere ricchezza non solo culturale ma anche economica. Le risorse di un ambiente fisico e umano, se sfruttate per le loro qualità in modo intelligente, valorizzandone i pregi senza consumarle, ma al contrario, incrementando la loro consistenza e fruibilità, portano ad ulteriori e parallele opportunità. La qualità genera qualità e valore. Il nostro istinto è valido se si conforma ad un’armonia universale. Incontrare questi artisti è di per sé un’opera d’arte.

Ufficio stampa: Sandro Marini per informazioni: sandro.marini@alice.it, +39335477873

Opening 27 dicembre ore 18,30

Palazzo Pretorio
piazza San Pietro Chiavenna (SO)
Orari: 10.00 - 12.30, 14.30 - 19.00

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