L'oggetto fotografico dell'artista si fa metafora. Le catene, oggetti ferrosi, logorati, coperti dalla polvere del quotidiano, divengono i protagonisti di un diario di memorie.
a cura di Marianna Desantis
Lontano dall’essere un venerato mezzo tecnologico al servizio della produzione della realtà, la macchina fotografica, per Maria Costantina Seri altro non è che un occhio ausiliario con cui guarda, focalizza e trattiene piccoli segni, particolari della realtà a noi insignificanti, tracce anonime di cose senza vita ma di cui la Seri mostra una magnetica e affascinante bellezza.
L’oggetto fotografico si fa metafora. Le catene, oggetti ferrosi, logorati, coperti dalla polvere del quotidiano, divengono così protagonisti di un diario di memorie. Come in ogni racconto c’è un inizio, la vertigine di una scelta, il mistero della scoperta, e poi una fine, la presa di coscienza di scelte già fatte di parole già dette e una nuova strada da percorrere.
Gli specchi d’acqua sono l’anima della seconda serie di fotografie presentate da Maria Costantina Seri . Esse sono sempre frutto e selezione di un lavoro di minuziosa osservazione della bellezza recondita delle cose che ci circondano. Si tratta, quindi, non solo di guardare, ma di saper vedere, e quel che si vede nel momento dello scatto, molto spesso, non è semplicemente quello che il mirino inquadra.
All’origine di questi lavori c’è uno specchio d’acqua che riflette ed idealizza la realtà, oltre c’è il riflesso del riflesso, la fotografia. Di grande fascino è la realtà riflessa, il completo confondersi di due superfici, il suo divenire più reale della stessa realtà. Il mondo tangibile svanisce, sostituito da un mondo fugace ed illusorio, da un’astrazione della realtà, virtuale e deformata.
Maria Costantina Seri dà vita ad una magia attraverso squarci su di un mondo parallelo, capace di suscitare quel piacevole senso di straniamento. Solo una piccola goccia d’acqua dissolve la superficie, l’incanto.
Inaugurazione 9 Gennaio, ore 19
Oliandolo Cafè-ristoro
via Ricasoli, 38r-40r Firenze
lun-sab, domenica chiuso
ingresso libero