La stagione espositiva del teatro Palladium inaugura con un omaggio alla Moleskine, il taccuino reso famoso da Ernest Hemingway. L'artista mette a disposizione il suo sguardo sul mondo e la sua capacita' di catturare degli scorci inediti, di fermare in un tempo indefinito degli attimi rubati.
a cura di Christian Omodeo
La stagione espositiva del 2010 del teatro Palladium INSIDE ART a cura di NUfactory inaugura con un omaggio alla Moleskine, (tradotto: Pelle di Talpa) il taccuino reso famoso da Ernest Hemingway.
NUfactory ha scelto per questa mostra di Chiara Fazi dei disegni interamente realizzati a pennarello calligrafico per ideogrammi su queste agendine, che l’artista ha poi scucito e riassemblato all’interno di cornici di plexiglass. La serie di immagini selezionate riempiono le pareti del foyer del teatro e creano un effetto di accumulo che ne rinsalda il valore narrativo, senz’altro il vero punto di forza di questa serie grafica. Le note della suite in cinque parti ‘Circo Banana’ di Flavio Scutti allieteranno gli spettatori presenti.
Chiara Fazi mette a nostra disposizione il suo sguardo sul mondo e la sua capacità di catturare degli scorci inediti, di fermare in un tempo indefinito degli attimi rubati. Questo suo bisogno di dare vita a un’immagine forte e autonoma diventa persino più leggibile nella sua scelta di non cedere alla tentazione del fumetto: per raccontare, non serve associare testo e immagine perché basta saper vedere. Chiara Fazi racconta l’assoluta e semplice bellezza del guardare e il senso profondo della visione umana.
Certo, il suo modo di scegliere e di comporre deve molto alla fotografia. Il taglio dato alle immagini, l’impostazione dello sguardo: tutto svela questa fonte d’ispirazione. Ma la dipendenza iniziale è solo l’input per una dichiarazione d’autonomia ed un richiamo alla libertà del segno grafico rispetto allo scatto fotografico. Questa serie di disegni contende alla fotografia la capacità poetica di raccontare il reale, che sembra appannaggio esclusivo del mezzo fotografico.
Le composizioni tratteggiate riempiono pagine intere di Moleskine per raccontare episodi di vita reale. Vederle, passando da un pannello all’altro, rende ancor più evidente la falsa idea di una fedeltà delle immagini al reale che la nostra società veicola con sempre maggior forza. A voler forzare un po’ la mano per rendere più chiaro il concetto, potremmo persino dire che in un mondo che fonda il proprio equilibrio sulla verità incontestabile delle immagini – politiche, pubblicitarie, etc... – i suoi disegni diventano un piccolo, silenzioso e rivoluzionario campanello d’allarme. Ma quel che più conta è che le sue opere ci ricordano la semplice e pura bellezza del vedere, perché come scriveva Francis Haskell in Le immagini della storia: «a chiunque sia sensibile all'arte è sicuramente capitato di pensare che l'esperienza del guardare contenga in sé la propria ricompensa».
Circo Banana è una suite in cinque parti che nasce dal desiderio di raccontare gli stati d'animo, traslando immagini che diventano note, città e paesaggi armonie scandite dal ritmo dei passi, dei treni, scrivanie che si animano, oggetti nelle stanze che ci fanno compagnia. L'opera racchiude un senso politico di negazione della società della fretta, dell'ansia e dei sentimenti sbiaditi nelle relazioni.
Progetto visivo di Chiara Fazi
Live musicale Circo Banana di Flavio Scutti
Vernissage mercoledi 13 gennaio 2010, dalle h 18
live set dalle ore 19.
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
Ingresso gratuito