Viaggi. La mostra propone opere di Mijic che ne illustrano la poetica, secondo cui non esistono oggetti o sostanze materiali privi di significato. Anche la polvere, le particelle di fumo e di fuliggine, avvolgendo le cose ne lasciano balenare suggestivi riflessi. Nelle profondita' delle bottiglie si possono nascondere particolari forme idro-geologiche che l'artista rivela.
"Le opere d'arte di Mijić non hanno valori utilitari, anzi, si burlano dell’utilità e funzionano solo nel mondo di fantasia, evocando i sotterranei e le soffitte dell' anima". Con queste parole Ivo Babić, rettore dell'Università di Spalato, compendia il profilo di Matko Mijić.
Grandezza e unicità dell’artista croato risiedono nella volontà di sacrificare - dopo averne conosciuto a fondo abilità e tecniche - la disciplina e il rigore formale dell’arte filigrana in nome di una indeterminatezza suggestiva e congetturale.
La mostra “VIAGGI. SCULTURE DI MATKO MIJIĆ” – alla Sala Santa Rita in Via Montanara, adiacente Piazza Campitelli, dal 21 gennaio al 16 febbraio 2010 – propone opere di Mijić che ne illustrano la poetica, secondo cui non esistono oggetti o sostanze materiali privi di significato. Anche la polvere, le particelle di fumo e di fuliggine, avvolgendo le cose ne lasciano balenare suggestivi riflessi. Nelle profondità delle bottiglie si possono nascondere particolari forme idro-geologiche che l’alchimista Mijić rivela. Un’arte che accelera il tempo, trasformando vecchie cose in nuovi oggetti e altalenando tra i secoli, avanti e indietro, le copre con strati e colori, le riscalda, le incide con acqueforti.
La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma ed è organizzata dal Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Matko Mijić è nato a Spalato nel 1955. Ha trascorso l’infanzia a Milna nell’isola di Brac, fonte perenne della sua ispirazione. Dopo aver terminato la scuola elementare a Milna, si è trasferito a Spalato dove ha concluso la scuola superiore per dedicarsi alle arti. Si è laureato in scultura all’Accademia per le arti applicate a Belgrado nel 1981. Dopo aver completato gli studi è tornato a Milna dove ha vissuto fino al 1985, quando si è spostato a Trogir. Ha partecipato a più di cento esposizioni e questa è la sua trentaseiesima mostra individuale.
Ha esposto in Italia, a Treviso nel 1999, con una mostra di sculture intitolata ‘La potenza dell’oggetto’ e nel 2008 si è presentato al pubblico romano con un’esposizione nella galleria dell’Ambasciata della Repubblica Croata. I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Croazia e in tutto il mondo. Nel 1999 il noto critico d’arte Ive Simat Banov ha scritto una monografia sul lavoro di Mijić, illustrata con fotografie di Ivo Pervan, famoso fotografo croato. Ha ricevuto diversi premi e trofei, tra cui il più importante premio per la cultura della Repubblica Croata. Lavora come professore di scultura all’Accademia di Arte dell’Università di Spalato. Vive e lavora tra Trogir, Spalato e Milna.
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Inaugurazione mercoledì 20 gennaio 2010, alle 18
Sala Santa Rita
Via Montanara, adiacente Piazza Campitelli, Roma
Orari: Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18
chiuso sabato e domenica
Ingresso gratuito