Tiziano La Palombara, Maria Mascilongo, Daniela Montanari. La collettiva indaga l'universo femminile attraverso le opere dei tre giovani artiste. Dall'iperrealismo al neoralismo fino alla pittura piu' informale.
La collettiva nasce dalla collaborazione tra Voghera11 ArtGallery ed uno spazio no-profit per l'arte contemporanea a Termoli. Lo spazio opera nel territorio come polo catalizzatore per l'arte offrendo visibilità e creando eventi multidisciplinari.
Nato come spazio collaterale ad una attività di ristorazione, il celebre ristorante L'astice nero, attualmente è il punto di riferimento per tutti gli artisti della città molisana.
Lo spazio stesso si ispira al binomio e all'ambiguità tra arte figurativa e arte culinaria, il quale si esplica in una cucina che si ispira all'arte per l'accostamento dei sapori e in un' arte che non può essere compresa lontano dai sapori e la profonda cultura della sua terra.
La sperimentazione sul terreno della tradizione è l'elemento comune.
La serata inaugurale di Giovedì 21 Gennaio sarà arricchita dalla performance culinaria L'ARTE INCONTRA IL GUSTO ideata appunto dal ristorante L'Astice Nero e la cantina Terresacre entrambe molisane . Sarà quindi l’occasione per assaporare specialità tipiche e degustare i vini Terresacre, vini dotati di notevoli caratteristiche organolettiche e sapori straordinari.
Colori e sapori si fondono, cucina ed arte si sovrappongono e la contaminazione stimola esperienze sensoriali originali e originarie di una regione generosa. Il Molise vede infatti nascere attualmente un fervore artistico importante. La scelta curatoriale della collettiva nasce da una parte dalla volontà di offrire maggiore visibilità a questi artisti e dall'altra di affiancarli con altri differenti per regione d'origine e cultura.
Due artisti molisani Tiziano La Palombara e Maria Mascilongo e l'artista meneghina Daniela Montanari. La collettiva indaga l'universo femminile attraverso le opere dei tre giovani artisti . Dall'iperrealismo al neoralismo fino ad approdare ad una pittura più informale. Diverse espressione del linguaggio pittorico colgono le differenti sfaccettature del mondo femminile. Dalla maternità alla sensualità del corpo, da uno sguardo profondo fino alla presenza metafisica e assoluta della fisicità della donna ed il suo rapporto con la natura.
TIZIANO LA PALOMBARA
Se la sensibilità fosse il metro per misurare la qualità di un artista in questo caso Tiziano La Palombara sarebbe sicuramente nell'Olimpo dell'Arte pittorica. Nei suoi quadri ci sono figure, volti di donne su tele di grandi dimensioni, sguardi penetranti con una luce ampia che sembra uscire dal profondo, quasi dall'anima dei suoi ritratti. Volti immortalati in un istante di vita, fermi in un attimo che sa di eterno.
La pittura di Tiziano La Palombara sembra sospesa su un sottile filo tra passato e futuro, tra i ritratti rinascimentali e figure create al computer, ma nonostante questo ampio spazio temporale in cui gravita la sua pittura trabocca di emotività, in quei visi c'è l'anima del pittore, le sue figure sono vive e quegli occhi sembrano scrutarci pieni di domande, come i silenziosi inquisitori. In quelle espressioni c'è la chiave per guardare e capire il passato e capire il passato vuol dire comprendere meglio il nostro presente.
MARIA MASCILONGO
L'ultima produzione artistica di Maria Mascilongo è un ritorto ad una pittura figurativa dopo un periodo in cui si era avvicinata ad una pittura più informale sul modello della corrente dell' espressionismo astratto americano. Il ritorno al figurativo è dettato, in prima istanza, dall'urgenza di rappresentare un aspetto della femminilità affascinante e delicato allo stesso tempo: la maternità. La gestazione e l'allattamento sono momenti vissuti come epifanie dell'essere, come eventi catartici. La rappresentazione del mutamento del corpo che accoglie la vita e la mantiene sembra cogliere la misticità dell'essenza della donna. In questa rappresentazione la fisicità e sensualità del corpo non sono altro che la metafisicità e spiritualità del mistero della vita.
DANIELA MONTANARI
rielabora personaggi femminili, spesso frontali, strutturati con elementi che collegano la figura umana all'ambiente circostante nella presenza fisica così come in una prospettiva emotiva e legati al tema romantico dell’inquietudine della figura femminile. Non una manieristica ricerca della rappresentazione puntuale del reale, ma la volontà di appropriarsi nello spazio e nel tempo di quella fisicità utilizzandola come epidermide temporanea della propria psiche ed epifania delle pieghe dell'anima. I personaggi sono costruiti attraverso una lunga serie di fotografie fuse insieme che l'artista ridipinge successivamente sulla tela. La pittura emerge dall’attualità, dalla memoria di persone e di luoghi ma anche da immagini che provengono dalla nostra tradizione artistica.
In questo modo il dipinto diventa familiare e il suo spazio diviene luogo interiore della memoria. I dipinti di Daniela analizzano anche il rapporto con lo spazio, in particolare quello del paesaggio: l'esperienza della natura è stata interiorizzata nella cultura occidentale e piuttosto che vivere nel mondo reale, viviamo circondati da costruzioni mentali e ideali dell'ambiente naturale. Il paesaggio diviene quindi la rappresentazione della sublimazione di quello reale, richiamando in questo modo lo spirito del romanticismo e la percezione di una natura ancestrale e inalterata. Dietro allo sguardo il suo sguardo, ogni ritratto un autoritratto, l'imperfezione, la caducità e il suo senso di malinconia. Ogni quadro un viaggio in un altra vita, salti continui verso la ricerca di se stessi, tante vite per un unica storia.
Special bouffet by
L’ ASTICE NERO restaurant
e la cantina Terresacre:
L'ARTE INCONTRA IL GUSTO
Inaugurazione 21 gennaio ore 18
Voghera11 ArtGallery
via Voghera, 11 Milano
orario: lun/Sab 15 -20
ingresso libero