Cervi Kervischer. Un rapporto intimo quello tra la poesia e la pittura, un rapporto con il corpo della teoria e la pelle della pittura sempre in gioco. Perche' la pittura coinvolge tutto il corpo.(..) Paolo Cervi Kervischer immerge le sue forme nel buio, vero protagonista delle sue opere.
Personale di Cervi Kervischer a Milano, durante la
quale verrà altresì presentato il suo libro "Taccuino di viaggio:
ritratti di poeti dal 1988 al 2002".
Il catalogo, a cura di Francesca Alfano Miglietti, e il libro, Ramo
D'Oro Editore, saranno disponibili a breve nel sito http://www.pck.it, dove
sarà possibile seguire, in diretta a cura di http://www.fucine.it, i reading
di poesia durante le due serate di presentazione.
"corpi e identità che vogliono somigliarsi, corrispondersi, nelle
mutazioni, nei flussi, nelle alterità di scambio e di incontro, di
opere e di testi: "Il testo ha una forma umana, è una figura, un
anagramma del corpo. Il piacere del testo è quando il corpo va dietro
alle proprie idee. " (Roland Barthes). Identità come viaggio nel
desiderio, corpo contemporaneamente in stato di allerta e di abbandono,
identità che si sottrae alla ripetizione, una identità che si
trasforma nella cattura di frasi, citazioni, frammenti. Un rapporto
intimo quello tra la poesia e la pittura, un rapporto con il corpo della
teoria e la pelle della pittura sempre in gioco. Perché la pittura
coinvolge tutto il corpo. (..) Paolo Cervi Kervischer immerge le sue
forme nel buio, vero protagonista delle sue opere. L'esperienza vissuta
del mondo nelle sue opere si fa evanescente, come la poesia, come il
corpo dei poeti che lascia apparire dalle superfici sovrapposte, e il
corpo si dissolve, quasi ritraendosi dalle corporeità che circolano
nel mondo residuale dei territori fisici.
È come se la
virtualizzazione funzionasse (come d'altronde promette di fare), per
elusioni progressive. (.)
Nelle opere di PCK la pittura esce da se
stessa, è come se si liberasse da se stessa, distorcendo l'ordine dei
suoi paradigmi, mixando i suoi concetti puri e creando in tal modo una
serie di rappresentazioni polifoniche. Ogni monologismo visivo viene
spostato su territori inesplorati dove la radicalità della
sperimentazione si intreccia con l'innovazione linguistica: non solo
delle immagini, ma anche di nuove formazioni concettuali. (.)
Sembra
voler svelare gli aspetti che rimangono nascosti sotto la superficie,
indagare sotto la pelle della pittura. Un dialogo con le materie, quello
che ha attivato, materie composte da forme, evocazioni, sensazioni,
poesia, materie con cui gioca e che penetra per raccontarne le
microstorie nascoste nei luoghi di un racconto visivo fatto di disagio e
bellezza, evoluzione e analisi, nella capacità di attivazione di
quella tensione simbolica capace di non disperdere l'emozione.
da "Paolo Cervi Kervischer: To Be or Not To Be...." di Francesca
Alfano Miglietti
13 e 15 giugno 2002 ore 18 Interventi dei poeti ritratti
orario da lunedi' al venerdi' 11-13 e 16-19.30
Lattuada Studio, via dell'Annunziata 31 20121 Milano
tel. +39 02 29000071