Il Posto
Bologna
via Giuseppe Massarenti, 37
051 307852
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Lorenzo Guaia
dal 28/1/2010 al 1/3/2010
Mar-Dom 12-15 e 19-24

Segnalato da

Il Posto




 
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28/1/2010

Lorenzo Guaia

Il Posto, Bologna

Nel 2003 l'artista intraprende un percorso di ricerca completamente autonomo che nel tempo si articolera' in due filoni, concepiti separatamente, ma talvolta sovrapposti nelle sue tele. Entrambi i progetti rivelano i debiti e le influenze di Guaia, rispetto ai movimenti pop e minimal del secolo scorso.


comunicato stampa

a cura di Stefania Marconi e Marta Papini

In occasione di Arte Fiera – Art First Il Posto ospita una personale di Lorenzo Guaia, bolognese, classe 1968, nella quale trovano spazio gli esiti più recenti di un cammino artistico iniziato nel 1995, grazie all’incontro con il pittore bolognese e futuro maestro Antonio Postacchini. Nel 2003 Guaia intraprende un percorso di ricerca stilistica e formale completamente autonomo che nel tempo si articolerà in due filoni, concepiti e approfonditi separatamente, ma talvolta sovrapposti nelle sue tele. Entrambi i progetti rivelano i debiti e le influenze di Guaia, appassionato conoscitore e ammiratore di correnti e linguaggi artistici riferibili ai movimenti pop e minimal del secolo scorso.

Il primo filone si sviluppa intorno al tema del paesaggio urbano contemporaneo, dominato da palazzi, acquedotti o complessi industriali abbandonati, riprodotto sulla tela in maniera oggettiva, lineare e realistica, al limite del fotografico. La gamma di colori ridotta al minimo, circoscritta in molti casi alle sfumature neutre del bianco e del grigio intervallate talora da tratti e macchie gialle e verdi, contribuisce a distorcere ed alterare la visione prospettica dell’intera scena, già falsata nelle fotografie, ottenute con grandangolo o teleobiettivo, punto di partenza per la realizzazione di ogni tela.

Il secondo filone utilizza le tecniche del collage di materiali e oggetti e più recentemente il decollage di manifesti pubblicitari per realizzare la base del quadro, che l’artista in un secondo momento rende uniforme ed omogenea verniciandola di bianco. Su questo fondo Guaia disegna oggetti estrapolati dalla vita quotidiana: pianoforti, tavolini da bar, cartelloni pubblicitari e sedie accatastate e chitarre. I contorni neri delle figure, grafici e molto marcati, sottolineano l’essenzialità delle linee e l’isolamento cromatico dell’oggetto rappresentato, percorrendo in questo modo la via della riduzione e semplificazione delle forme.

In entrambi i progetti i materiali utilizzati sono molteplici, spaziando dall’acrilico, allo smalto sintetico, al colore ad olio o al carboncino per i tratti neri disegnati, alla sabbia per le porzioni di pittura più materiche, mentre i supporti variano dalla tela, al legno, dall’alluminio all’acciaio.

I riferimenti stilistici, nonché tecnici ed iconografici, alle correnti pop e minimal sono tangibili nei due percorsi e nei loro esiti. L’utilizzo di un lessico formale semplice, essenziale ed oggettivo, e il cromatismo limitato si combinano infatti con la scelta dei soggetti tratti dall’universo quotidiano e con l’introduzione di tecniche e mezzi non tradizionali quali collage, decollage, fotografia, serialità e ready made, solo per citarne alcuni.

Ufficio stampa: Francesco Tosi, Articolture
+39 333 6152114
press@articolture.it

Inaugurazione 29 gennaio 2010, ore 19

c/o Il Posto
via Massarenti 37, 40138 Bologna  
Mar-Dom, ore 12-15 / 19-24  
Ingresso libero

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