Carla Accardi
Filippo Berta
Mariella Bettineschi
Agostino Bonalumi
Diego Caglioni
Jorge Eielson
Silva Felci
Michele Giangrande
Rudina Hoxhaj
Emilio Isgro'
Roberto Kusterle
Bruno Munari
Pino Pinelli
Garcia Rossi
Andrea Santuari
Artisti giovani e... giovani artisti. Continua il progetto della galleria intitolato 'ieri e oggi' con questa collettiva che presenta le opere piu' significative di artisti come Carla Accardi, Filippo Berta, Mariella Bettineschi, Agostino Bonalumi, Rudina Hoxhaj, Emilio Isgro', Roberto Kusterle, Bruno Munari e molti altri.
Continua il progetto della galleria viamoronisedici/spazioarte: “ieri e oggi” si incontrano in questa collettiva con le
opere più significative degli artisti: Carla Accardi, Filippo Berta, Mariella Bettineschi, Agostino Bonalumi,
Diego Caglioni, Jorge Eielson, Silva Felci, Michele Giangrande, Rudina Hoxhaj, Emilio Isgrò, Roberto Kusterle,
Bruno Munari, Pino Pinelli, Garcia Rossi e Andrea Santuari.
Carla Accardi, Trapani (1924). E’ tra i più i importanti esponenti dell’arte contemporanea italiana. La sua ricerca è
contraddistinta dall’interpretazione plurale di forme riconducibili ad un unico schema basato sulla dialettica
segno/colore. E’ presente alla Biennale di Venezia nel 1964 e nel 1988 con una sala personale e nel 1995 partecipa
alla mostra The Italian Metamorphosis al Guggenheim Museum di New York. E’ stata membro della commissione alla
XLVII Biennale di Venezia curata da Germano Celant.
Filippo Berta, Treviglio, Bergamo (1977). Si esprime soprattutto attraverso eventi performativi collettivi, analiz-
zando dualismi e dicotomie: equilibrio-squilibrio, positivo-negativo, pieno-vuoto, implosione-esplosione: gli opposti
creano un equilibro dove l’energia è in fase potenziale, pronta a “rompere la forma” e “dissolvere il vuoto”.
Ha dato vita, tra il 2005 e il 2008, con altri artisti, a diversi progetti speciali tra cui la partecipazione nel 2007 al pro-
getto “Arte e Luogo” a Mbalmayo (Cameroun) a cura di Salvatore Falci e alla realizzazione, nel biennio 2007-2008,
del progetto “Cuns” con l’artista Stefano Romano; partecipa a diverse mostre personali e collettive tra cui F.A.B.S.
Four Italian Artists al National Brukenthal Museum Sibiu, Same Democracy, Galleria Neoncampobase, Bologna, 2008.
1.60, Bergamo 2007. E’ stato vincitore al Premio Internazionale della Performance, Galleria Civica di Arte Contempo-
ranea di Trento nel 2008. Nel 2010 è invitato alla Galleria Placentia Arte per una sua personale.
Mariella Bettineschi, Brescia (1948). Vive e lavora a Bergamo.
Cresciuta in ambito concettuale, ha sondato, attraverso metodi e materiali diversi, le possibili relazioni con la realtà
attraverso un approccio multidisciplinare: pittura, scultura, architettura, installazione, fotografia, immagini digitali.
Partecipa alla XLIII Biennale di Venezia. Ha al suo attivo numerose mostre personali in Italia e all’estero.
Nel 2009 ha esposto, con una mostra itinerante, nei musei di Buenos Aires, Cordoba, Rosario e negli Stati Uniti a San
Francisco e New York.
Agostino Bonalumi, Vimercate (1935). Inizia la sua ricerca artistica nell’ambito della pittura informale utilizzando
materiali “poveri” e attorno agli anni ‘60 elabora un personale linguaggio con l’estroflessione ed introflessione della
tela. In seguito crea opere “oggetto” in cui il segno sciolto e libero è ancora allusivo della costruzione.
Partecipa più volte alla Biennale di Venezia e nel 1986 alla Quadriennale di Roma. Nel novembre 2003, in occasione
del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell‘Unione Europea, partecipa alla mostra Futuro Italiano allestita
nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Diego Caglioni, Bergamo (1983). La sua ricerca artistica indaga la quotidianità manipolata dai nuovi media o da
semplici performance collettive. Video, installazioni e fotografie sono i linguaggi privilegiati dall’artista.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bergamo, ha partecipato a numerose mostre personali, collettive e a premi:
nel 2007 iCity-periferiche, progetto in progress Bologna e nello stesso anno vince il Premio per la Ricerca Artistica
alla Società Umanitaria, Milano. Nel 2008 partecipa a: 1.60 Insurgent Space di Stefano Romano, Bergamo; Digital
Fringe, Melbourne, Australia. Vince il primo premio Temponautica al MAT di Clusone (BG). Nel 2009 realizza la sce-
nografia per Luca Aquino e Raffaele Casarano al Bergamo Jazz Festival 2009 ed espone al Video Art Festival Miden,
Kalamata, Grecia. È tra gli artisti selezionati per il Targetti Light Art Award.
Jorge Eielson, Lima, Perù (1924). Pittura, arte plastica, poesia, narrativa e teatro sono i suoi diversi linguaggi che
convergono nel nodo, traccia degli antichi quipus amerindi e sintesi del legame tra le sue origini latinoamericane e
l’esperienza europea. Fondamento estetico, il nodo è nell’arte e nella scrittura di Eielson un segno magico, teso fra
visuale e verbale, arcaico e moderno.
Partecipa alla Biennale di Venezia più volte e alla Biennale di Parigi. A Lima presenta una grande mostra alla Galleria
Moncloa. Nel 1988 partecipa alla Biennale de L’Avana. Dal 1990 è presente in numerose gallerie e manifestazioni di
varie città italiane e straniere.
Silva Cavalli Felci, Bellinzona, Svizzera (1935). Vive e lavora a Bergamo.
Il tema della “soglia” si riscontra con frequenza nella sua ricerca artistica. Esso ha dato origine a diverse variazioni
che si sono avvalse, in successione, di materie e tecniche diverse: dalle concrezione di terre-colore, alle carte, al
legno e, più recentemente, all’uso di tecniche informatiche.
Tra le sue più importante mostre personali: 1982 Centro d’Arte e Cultura II Brandale, Savona. Nel 1984 Galleria
Variazioni, Milano; Italia. Nel 1994 Chiostro Minore di S. Agostino, Bergamo.
Nel 2001 galleria Fumagalli, Bergamo e nel 2009 la mostra Segmenti alla galleria viamoronisedici/spazioarte,
Bergamo.
Michele Giangrande, Bari (1979). Vive e lavora tra Bergamo e Bari. Con particolare destrezza creativa, l’artista
crea “oggetti” la cui produzione implica, nello stesso tempo, la loro distruzione: ogni oggetto perde la propria funzio-
ne e diventa mezzo creativo per mettere in discussione il concetto della “fragilità”. Ha conseguito il diploma presso
l’Accademia di Belle Arti di Bari e, in seguito, ha partecipato a numerose mostre collettive, a premi e ha allestito
numerose personali come: nel 2007 Skin, Galleria Paolo Erbetta Arte Contemporanea, Foggia; nel 2008 Super Tele,
Teatro Koreja (Foyer), Lecce e nel 2009 Michele Giangrande, Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (Bari).
Rudina Hoxhaj, Lezhe, Albania (1982). Vive e lavora a Bergamo.
L’artista indaga l’esperienza umana, negli aspetti quotidiani, nelle vibrazioni emotive e intime, nei dettagli appa-
rentemente banali, ma in realtà carichi di messaggi universali. I linguaggi della sua ricerca artistica sono prevalen-
temente video, performance, installazioni e fotografie. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Tirana, Albania si laurea
all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Nel 2004 espone alla Galleria Nazionale di Tirana, Albania. Nel 2005
partecipa alla XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Napoli. Nel 2009 realizza una doppia
personale con Diego Caglioni alla galleria viamoronisedici/spazioarte a Bergamo e nello stesso anno è selezionata
per Video.it Un ponte sul mediterraneo, festival di video arte e danza conteporanea; espone alla Fondazione Merz,
Torino e ZO-centro culture contemporanee, Catania.
Emilio Isgrò, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina (1937). Maestro della poesia visiva interpretata come “arte gene-
rale del segno”, opera nel doppio ruolo di teorizzatore ed artista. Nel 1964 espone le sue prime Cancellature decre-
tando la morte della parola e creando, nel tempo, una vera e propria “arte cancellatoria”.
Presente più volte alla Biennale di Venezia, vince il primo premio alla XIX Biennale di San Paolo del Brasile. Realizza
installazioni quali l’opera storica Chopin per 15 pianoforti per il Teatro alla Scala di Milano; L’ora italiana installazione
per 20 elementi ispirata al tragico attentato alla stazione di Bologna nel 1976 e nel 1998 realizza il gigantesco Seme
d’arancia, dedicato alla città natale e simbolo di rinascità civile e sociale per i popoli del Mediterraneo.
Roberto Kusterle, Gorizia (1948). Fotografo capace di costruire situazioni originali e stimolanti, “preleva” l’uomo
dal suo ambiente abituale e lo “colloca”, temporaneamente, in un non–luogo, dandogli configurazioni surreali, in un
contesto senza tempo in cui albergano creatività, mistero e ambiguità: piccole installazioni con al centro l’uomo e il
suo corpo.
Le più importanti esposizioni sono: nel 2001 Indagine sul presente, Fotomesiac, Bratislava, Museo d’arte contempo-
ranea di Zilina, Slovacchia; nel 2003 Roberto Kusterle. Riti del corpo, Galleria regionale d’arte contemporanea Luigi
Spazzapan, Gradisca d’Isonzo;
nel 2005 Fuori dal tempo, Mestna Galerija, Lubiana. Nel 2006 riceve il premio per la migliore mostra fotografica in
Slovenia al Mesecfotografije, Lubiana.
Bruno Munari, Milano (1907). Nel 1926 entra in contatto con il movimento futurista e nel 1933 partecipa alle Bien-
nali e alle Quadriennali degli anni ‘30. La sua attività artistica spazia dalla pittura al collage, dalla grafica al design
e alle opere polimateriche. Nel 1942 pubblica un libro sulle “macchine inutili” che più tardi inizia a costruire in serie.
E’ grafico e Art Director per Mondadori per la rivista “Tempo”. Nel 1945 inizia la sua serie di libri per bambini che
vengono tradotti in tutto il mondo. Nel 1977 realizza il primo Laboratorio per l’infanzia alla Pinacoteca di Brera.
Numerose scuole in Europa America e Asia lo hanno insignito di vari titoli e onorificenze e ovunque numerose mostre
sono a lui dedicate.
Pino Pinelli, Catania (1938). All’inizio degli anni ‘70 l’artista avvia una riflessione sull’arte, sulla base di un par-
ticolare uso del colore e dello spazio frammentando la pittura in un linguaggio che va al di là della singola opera e
dello spazio costretto del quadro: uno spazio infinito libero da regole e da limiti. Una caratteristica del suo lavoro è
anche la consistenza plastica delle sue opere. Dal 1986 Pinelli ha esposto negli spazi più prestigiosi tra i quali la XLII
Biennale di Venezia, Columbus Cityzens Foundation Inc, New York, al Arc Paris - Museé d’Art Moderne de la Ville de
Paris, nel 2001 espone all’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Nel 2003 espone al museo Neubau der Kreissparkas-
se, Rottweil, in Germania.
Horacio Garcia Rossi, Buenos Aires, Argentina (1929). Dopo anni di lavoro nel gruppo GRAV (Groupe De Recherce
d’Art Visuel) nel 1962 inizia ad interessarsi alla luce come mezzo di espressione plastica ed in seguito indaga il dua-
lismo colore/luce come problematica unificata.
Nel 1963 riceve il primo premio alla III Biennale di Parigi. Nel 1998 partecipa all’esposizione del GRAV al Magasin
di Grenoble. Nel 2000 installa una personale al Centre Culturel Jacques Prévert di Villeparisis, a Buenos Aires. Nello
stesso anno gli viene dedicata una importante personale a Bruxelles.
Andrea Santuari, Trento (1976). Vive e lavora a Venezia.
La sua ricerca parte dalla scultura e arriva alla performance video con l’intento di indagare le relazioni che intercor-
rono tra l’uomo e lo spazio (cognitivo, immaginativo e fisico). Studia allo IUAV Istituto Universitario Architettura di
Venezia. Nel 2006 partecipa a SUR:REALI Laboratori creativi Italo Francesi video e installazione e nel 2007 ad Artisti
in strada, video performance e esposizioe di scultura, Rovereto. Nel 2008 Elogico manifestazione per l’architettura
sostenibile, San Servolo, Venezia.
Nel 2009 partecipa al Art Day Night, evento organizzato dalla galleria viamoronisedici/spazioarte per la Giornata del
Contemporaneo, Bergamo.
Immagine: Filippo Berta, Territori, 2009
Inaugurazione giovedì 4 febbraio 2010, ore 18
viamoronisedici/spazioarte
via Moroni 16a / 24122 Bergamo
orari d’apertura: da martedì a sabato, ore 16 -19.30
ingresso libero