La mostra presenta una serie di lavori inediti, di cui alcuni appositamente progettati e realizzati per questa occasione. La cenere e la grafite, come il gesso e la carta, sono luoghi dove ritrovare la memoria di un presente e di una condizione spaziotemporale non piu' alienabile.
a cura di Aldo Iori
La Galleria Maria Grazia Del Prete ospiterà nei suoi spazi la mostra dell’artista austriaco Eduard Winklhofer, a cura di Aldo Iori, patrocinata dal Forum Austriaco di Cultura Roma. La mostra presenta una serie di lavori inediti, di cui alcuni appositamente progettati e realizzati per questa occasione. L’evento romano prevede inoltre la realizzazione di un’opera direttamente all’interno della galleria.
Eduard Winklhofer pone particolare attenzione alla condizione spaziale che si instaura nel rapporto tra la materia e la forma nella costruzione dell’immagine ponendo con rigore metodologico la questione dello spazio dell’opera e del rapporto tra essa e l’osservatore. Questa attitudine, dovuta sia alla lettura di testi di letterati e filosofici sia all’assidua frequentazione dell’arte italiana, del passato e contemporanea, unita all’introspezione delle proprie radici culturali mitteleuropee, inducono l’artista a mettere costantemente a fuoco problematiche centrali nell’arte della fine del XX secolo e ancora oggi attuali e stimolanti.
Recentemente la testimonianza della tensione spaziale che le opere indagano e offrono all’osservatore è fornita anche dalla vasta produzione di disegni su carta, su tela o su gesso. Il colore sembra essersi ridotto a una bipolarità definita in continui passaggi dalla luce alla tenebra e viceversa. Il segno energetico e sapiente rifugge i tremori e le incertezze in una continua attenzione al particolare e all’apparente indefinito, spalancando visioni tra micro e macrocosmo. La cenere e la grafite come il gesso e la carta sono luogo ove ritrovare la memoria di un presente consapevole di una sua profondità e di una condizione spaziotemporale oramai non più alienabile.
BIOGRAFIA
Eduard WINKLHOFER nasce a Voitsberg (Austria) nel 1961 e nel 1980 si trasferisce a Perugia dove compie gli studi artistici, presso l'Accademia di Belle Arti ‘Pietro Vannucci’, diplomandosi nel 1984 in pittura con Nuvolo; in Italia entra in contatto con la realtà artistica e allaccia amicizie con numerosi artisti internazionali. Le sue prime esperienze espositive vengono effettuate durante gli anni di studio dopo i quali inizia a esporre con regolarità e le sue opere acquistano maggiore autonomia linguistica rispetto le generazioni artistiche italiana e austriaca che lo precedono. Il lavoro si definisce attraverso un sempre particolare ed attento uso dei materiali che, non più usati nella loro accezione 'poverista', ma per la loro forma, per il loro colore e le loro proprietà; essi divengono fortemente evocativi e partecipativi alla definizione dell'immagine e mediante una rigida costanza metodica attuata nella costruzione dell'opera risulta evidente il rapporto che si sottende tra l'idea e il fare dell'opera. Presente in personali (Düsseldorf, Mosca, Berlino) e in importanti collettive internazionali (Milano, Roma, Spoleto, Colonia, Mosca), nel 2004 ha presentato il proprio lavoro in una personale alla galleria Nuova Pesa di Roma e nel 2005 nella sinagoga di Ostia nella collettiva Arte e memoria 2 e al Museo dell’Accademia di Firenze, vincendo il Premio David di Michelangelo. Attualmente coniuga il proprio lavoro anche con la ricerca teatrale d’avanguardia. Vive e lavora a Düsseldorf in Germania.
Inaugurazione 8 febbraio ore 18.30
Galleria Maria Grazia Del Prete
Via di Monserrato 21 - Roma
mart-ven 14.30-20; sab 11-20
ingresso libero