In mostra opere storiche anni '60 dove predominano le tinte brune e tutto vibra nel gioco di grigi e marroni; il gioco di luci e ombre non connota mai con esattezza il luogo o il soggetto.
Si articola, così, nel suo pensiero, il Metanaturalismo: “Senza retrocedere sui passi di quel ciclo
artistico culturale che-scrive Pasotto -comprendevo essersi ormai compiuto. Sentivo l’Informale
come immagine della Sostanza Primordiale” e da quella Sostanza ripartiva per discendere verso un
altro versante, quello che portava a identificare il quadro come esclusivo mezzo di espressione e a
credere nella “Pittura – Pittura” come trasmissione di una Vita Universale che fosse eternata nel quadro.
Dal gesto prende avvio la riflessione teorica e l’esito e quello di una pittura mai cervellotica mai
costretta entro rigidi schemi mentali, ma fluente immediata e persino giocosa, una pittura
incredibilmente viva.
Intorno agli anni ’60 predominano le tinte brune, le terre e tutto vibra nel gioco di grigi e marroni
che paiono negare quella tendenza al materialismo artefatto di un surrealismo di cui forse aveva
sentito il richiamo in precedenza. Il gioco di luci e ombre non connota mai con esattezza il luogo o
il soggetto e tutto è avvolto sotto uno strato di terra/pelle che copre e protegge. Solo in seguito la
tavolozza si schiarisce progressivamente e accoglie le dolci note delle cere o delle ciprie, toccando repentinamente inattesi esiti lirici. Innegabile la matrice onirica surreale si dispiega placidamente
con calma inattaccabile e l’esito di un’esperienza artistica senza eguali segna il corso del tempo.
Elisa Mazzagardi
Inaugurazione 6 febbraio ore 18.30
Gnaccarini Arte Contemporanea (nuova sede)
via G. Dagnini, 12 - Bologna
Orari di apertura dal martedi' al sabato 16.00/19.30
Ingresso libero