Gianni Berengo Gardin
Carlo Bevilacqua
Paolo Bocci
Piergiorgio Branzi
Giuseppe Bruno
Alfredo Camisa
Calogero Cascio
Elisabetta Catalano
Carla Cerati
Vittorugo Contino
Mario Cresci
Francesco Carlo Crispolti
Mario De Biasi
Toni Del Tin
Mario Dondero
Ferruccio Ferroni
Mario Finocchiaro
Caio Mario Garrubba
Mario Giacomelli
Mario Lasalandra
Giorgio Lotti
Pepi Merisio
Giuseppe Moder
Paolo Monti
Federico Patellani
Tino Petrelli
Vittorio Piergiovanni
Franco Pinna
Marialba Russo
Antonio Sansone
Tazio Secchiaroli
Elio Sorci
Renato D'Agostin
Alessandra Mauro
Paolo Morello
Claudio Composti
'La fotografia in Italia. 1945-1975 - Capolavori dalla collezione Morello' presenta al pubblico, per la prima volta, la collezione di Paolo Morello, con la sua serie di opere in stampe originali che raccontano la storia della fotografia italiana dall'immediato secondo dopoguerra fino alla meta' degli anni Settanta. Nella mostra Tokyo Untitled, Renato D'Agostin esprime la sua attrazione e l'amore per la fotografia giapponese, dopo i due viaggi compiuti in Giappone durante l'estate.
La fotografia in Italia. 1945-1975 - Capolavori dalla collezione Morello
a cura di Alessandra Mauro e Paolo Morello
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza della Camera dei Deputati e del Comune di Milano, giovedì 11 febbraio alle 18.30 apre a FORMA Centro Internazionale di Fotografia La fotografia in Italia. 1945-1975 Capolavori dalla collezione Morello.
Per la prima volta viene presentata al pubblico la straordinaria collezione di Paolo Morello, con la sua serie di opere in stampe originali che raccontano la storia della fotografia italiana dall’immediato secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Settanta.
Sono gli anni in cui la fotografia in Italia registra, in assoluto, le sue punte massime di incidenza sociale; quando, nell’immediato dopoguerra, la televisione non aveva ancora preso il sopravvento e l’informazione era mediata attraverso la stampa illustrata (e dunque, attraverso la fotografia).
La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Paolo Morello, presenta 250 capolavori in stampe originali (vintage prints) dei maggiori autori italiani attivi tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Una trentina gli autori in esposizione, tra i quali Gianni Berengo Gardin, Carlo Bevilacqua, Paolo Bocci, Piergiorgio Branzi, Giuseppe Bruno, Alfredo Camisa, Calogero Cascio, Elisabetta Catalano, Carla Cerati, Vittorugo Contino, Mario Cresci, Francesco Carlo Crispolti, Mario De Biasi, Toni Del Tin, Mario Dondero, Ferruccio Ferroni, Mario Finocchiaro, Caio Mario Garrubba, Mario Giacomelli, Mario Lasalandra, Giorgio Lotti, Pepi Merisio, Giuseppe Möder, Paolo Monti, Federico Patellani, Tino Petrelli, Vittorio Piergiovanni, Franco Pinna, Marialba Russo, Antonio Sansone, Tazio Secchiaroli, Elio Sorci.
Un rilievo particolare nel percorso dell’esposizione è dedicato ad alcune serie di eccezionale valore, quali Venezia di Gianni Berengo Gardin, Budapest 1956 di Mario De Biasi, Forma di donna di Carla Cerati, Giudizio e Storia di un dramma, di Mario Lasalandra, Cronotopi di Vittorugo Contino.
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Renato D’Agostin - Tokyo Untitled
a cura di Claudio Composti
Renato D’Agostin nasce nel 1983 e inizia la carriera di fotografo a Venezia nel 2001.
Nonostante il suo primo amore verso il “realismo” della fotografia legata ai grandi maestri del ‘900 (quali Bresson, Klein), nel tempo accresce la sua curiosità nel catturare situazioni di vita particolari, al limite del reale e del “visibile”.Con lo stesso “occhio fotografico” nel 2002 inizia un viaggio attraverso le capitali dell’Europa occidentale e rimane affascinato dalla città di Parigi.
Tornato in Italia frequenta l’Istituto Italiano di Fotografia a Milano e inizia a collaborare con lo studio di produzione Maison Sabbatini.
Non trovando attenzione in Italia, decide di andare a NYC, dove nel 2005 frequenta il corso di Fine Print all’International Center of Photography di New York e nel 2006 diventa assistente di uno dei grandi maestri della fotografia del XX sec., Ralph Gibson.Da allora, la sua fotografia inizia a diventare sempre più “concettuale”, pur senza abbandonare la pellicola e la magia della camera oscura, in cui tutta la sua maestria cresce al fianco di un maestro quale Gibson. Ne deriva così un taglio assolutamente personale del suo “fare fotografia”, allontanandosi in breve tempo dalla visione più fedele e descrittiva della realtà e avvicinandosi a quel lato più sperimentale e surreale della fotografia, dove la descrizione dell'istante assume un'aurea d'introspezione, dove lo stile si definisce in modo più acuto e ne detta il risultato. Il suo modo di fotografare ha un sapore antico con una visione moderna.
“Cerco sempre di astrarmi dalla situazione reale, utilizzandola e spingendola nella sfera surreale, eliminando quasi sempre elementi riconoscibili di una città piuttosto che di un'altra” dice lo stesso Renato “Ovviamente la sensazione che provo in una particolare città è diversa da tutte le altre, andando a riflettersi in quegli scatti. Tokyo mi ha fatto molto pensare a questo conquistando la mia attenzione”. Proprio da questa attrazione e dall’amore per la fotografia giapponese nasce “TOKYO UNTITLED”, dopo i due viaggi compiuti in Giappone durante l’estate. Rimane così affascinato da questa Nazione così lontana e misteriosa, legata a rituali culturali antichissimi e preziosi, con tempi e modi di vivere complessi e nascosti per noi occidentali, spesso sconosciuti e incomprensibili che danno quel senso di “…stordimento ed isolamento…” come dice lo stesso Renato “…sentimenti che metto nelle mie fotografie…un luogo perfetto per me che sono sempre alla ricerca di un punto di vista “surreale” nel reale..”.
Nonostante la giovane età, la qualità di questo progetto e il suo taglio personalissimo gli hanno permesso di essere apprezzato e di lavorare con un altro dei più famosi maestri della fotografia internazionale, oltre a Ralph Gibson: il grande maestro della fotografia giapponese Eikoh Hosoe, (Yamagata,1933), che si è reso disponibile,rara eccezione,a scrivere per Renato D’Agostin, così come ha fatto Gibson, la postfazione dell’omonimo libro d’artista “TOKYO UNTITLED” che sarà presentato in occasione della mostra presso la prestigiosa sede di FORMAGALLERIA, a Milano, dopo essere stato presentato già a New York,Parigi e Tokyo.
La mostra termina il 7 marzo
Per informazioni: 02 58118067
Ufficio Stampa Forma
Resp. Roberta de Fabritiis
stampa@formafoto.it
Laura Bianconi
lbianconi@formafoto.it
tel. 0258118067
Anteprima stampa Giovedì 11 febbraio 2010, ore 11
Intervengono: Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Mario De Biasi e Pepi Merisio
Alessandra Mauro e Paolo Morello: curatori della mostra
Roberto Koch: presidente di Forma
Denis Curti: vicepresidente di Forma
FORMA Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 Milano
Tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì fino alle 22. Chiuso il Lunedì
Costo biglietto: 7.50 euro Ridotto 6 euro Scuole 4 euro