Caffetteria punto&virgola
Salerno
via A.M. De Luca, 10
089 232700

Fotografare il teatro
dal 11/2/2010 al 24/2/2010
328 6195200

Segnalato da

Antonio Tateo




 
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11/2/2010

Fotografare il teatro

Caffetteria punto&virgola, Salerno

Un omaggio alla Rassegna di Teatro 'Nuove Tendenze', che sotto la direzione di Giuseppe Bertolucci e Filiberto Menna, accolse i migliori esponenti del teatro internazionale della post-avanguardia.


comunicato stampa

La mostra vuole essere un omaggio ad uno dei momenti più significativi della cultura della nostra città, la quale con la Rassegna Teatro “Nuove Tendenze” è diventata lo scenario del vivace dibattito che si sviluppò attorno alla post- avanguardia teatrale. Realizzata grazie alla sensibilità e all’esperienza dell’avvocato Guerritore e con la sapiente direzione di Giuseppe Bertolucci e Filiberto Menna, la manifestazione accolse i migliori esponenti del teatro internazionale della post-avanguardia. Basta citare nomi come il Living Theatre di Judith Malina e Julian Beck, Peter Brook, Leo De Bernardinis, Vasilicò, Memé Perlini per comprendere quale fosse lo spessore artistico della riflessione, che si sviluppò in quegli anni a Salerno, nel corso della quale emersero elementi preziosi per il lavoro, l’estetica e l’organizzazione teatrale.

Le immagini che vedremo ci riportano ad uno spazio di sperimentazione in cui modi di produrre sostanzialmente diversi si offrirono ad un’interazione ragionata che aprì nuovi scorci nel panorama del teatro di ricerca italiano. Dalla combinazione di spazio, immagine e movimento secondo metodi di composizione differenti, elaborati dai diversi artisti, emerse una sostanziale necessità di operare un superamento del testo drammatico per offrire uno spazio sempre maggiore alla potenza espressiva dell’immagine. Gli elementi antinarrativi e visivi, visionari e onirici cari al teatro dell’immagine furono, dunque, ulteriormente accentuati nel teatro della post- avanguardia, inaugurato ufficialmente dal convegno di Salerno del 1976. La Rassegna fu poi un’importante laboratorio di novità anche per la particolare sensibilità dimostrata nei confronti delle nuove leve artistiche, come l’esperienza della “Gaia scienza” il cui teatro è a metà strada tra il teatro d’azione che vede l’attore sostanzialmente non costretto in soluzioni rappresentative e una complessa progettualità scenica all’interno della quale assumo un ruolo fondamentale gli oggetti agiti nel campo di forze della scena. Debutta alla rassegna del 1976 anche una giovane Alba Primiceri, la quale da poco aveva concluso gli studi alla scuola d’Arte di Salerno e che fu la protagonista dello spettacolo di Memè Perlini “Locus Solus”, tratto da Rymond Roussel, molto apprezzato dalla critica.

Se il merito delle avanguardie, da quelle del Futurismo e del Dada a quelle Situazioniste, fino alla Postavanguardia teatrale italiana è stato di interpretare il paradosso storico della “civiltà di massa” a ridosso del confine tra realtà e rappresentazione, viva era anche l’esigenza di una ridefinizione di tali confini. In particolare la necessità di collegare in modo più pregnante il momento dello spettacolo e quello della riflessione critica, il momento “ingenuo” della cultura popolare e quello “colto” dell’interpretazione si avvertiva, soprattutto, nell’incontro con il pubblico, fu al centro del dibattito, in particolare, della IV edizione della rassegna. Quest’ultima, il cui percorso viene ricostruito in queste immagini, ebbe sicuramente il merito di mantenere un costante livello di attenzione ai segnali che affollavano la scena artistica, proponendosi non come semplice vetrina di nuovi movimenti, ma piuttosto quale modo di lavorare concreto e aperto all’interno di una manifestazione pubblica. Lungi da assurgere a mero momento celebrativo la mostra ci offre l’occasione per operare una riflessione, a partire dagli insegnamenti dei grandi maestri della ricerca, sul senso e sulla strada di un’odierna sperimentazione.

A testimoniare questa affermazione vi è la memoria fotografica di un azione di coinvolgimento delle giovani generazioni in un operazione di “teatro di strada” con un’animazione nel centro storico. Nella Piazza delle Fornelle, unico esempio di piazza medievale chiusa, fu organizzata da Cettina Lenza e da Maria Gabriella Guglielmi, un’animazione teatrale per i ragazzi delle scuole elementari e medie, ed a
osservare l’esperienza, vi era Riccardo Dalisi. L’operazione fu voluta dallo stesso Menna, che così intendeva avvicinare le nuove generazioni al teatro d’artista.

Una mostra fotografica sull’evento fu organizzata, nei locali dell’Azienda di Soggiorno e Turismo, nel 1976.
Maria Paola Tateo, presidente dell’Associazione “Prometeo”.

Inaugurazione 12 febbraio ore 18.30

Caffetteria punto&virgola
via A.M. De Luca, 10 - Salerno
Ingresso libero

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