Monica Armani
Maria Salvati
Wally Holzhauser
Mariella Poli
Loredana Dordi
Anna de Manincor
Orietta Berlanda
Fabio Cavallucci
Creativita' trentina al femminile. Se da una parte la mostra consente di verificare alcuni caratteri del talento femminile, la scelta, operata in senso trasversale, non si ferma a mere considerazioni di discriminante genetica, ma consente di lanciare uno sguardo a largo raggio su vari ambiti di ricerca, dalla pittura al cinema, dal design alla fotografia. A cura di Orietta Berlanda e Fabio Cavallucci
Vuole proporre uno sguardo su vari campi del talento femminile la mostra
"Avances. Creatività trentina al femminile" alla Galleria Civica di
Arte Contemporanea di Trento dal 21 giugno al 25 agosto 2002.
Si tratta di una rassegna nata per compensare in parte lo scarto tra le
presenze maschili e quelle femminili negli spazi della Galleria, ma che
di fatto allarga le angolazioni da cui osservare l'arte. Se da una parte
la mostra consente di verificare alcuni caratteri della creativitÃ
femminile, la scelta, operata in senso trasversale su un ristretto
campione di creative trentine, non si ferma a mere considerazioni di
discriminante genetica, ma consente di lanciare uno sguardo a largo
raggio su vari ambiti di ricerca, dalla pittura al cinema, dal design
alla fotografia.
Si tratta di personalità trentine che in molti casi lavorano fuori dai
confini regionali e che in occasione di questa mostra tornano a
confrontarsi con le proprie radici.
La mostra, curata da Orietta Berlanda e Fabio Cavallucci, sarÃ
documentata sul secondo numero della rivista della Galleria Civica
"Work. Art in progress" che uscirà in occasione dell'inaugurazione.
Sullo stesso numero appariranno anche vari interventi sul problema della
donna nella cultura, tesi ad allargare il panorama del tema della
mostra.
Monica Armani, architetto e designer presenta alcune soluzioni di mobili
componibili. La Armani ha avviato la sua carriera come architetto a
Trento dove lavora, passando all'attività di designer industriale di
tavoli e sedute -esposti in mostra- in quanto insoddisfatta dei modelli
presenti sul mercato per l'allestimento degli interni da lei progettati.
Nella creazione dei propri oggetti, realizzati in metallo e materiali
diversi, quali vetro o pietra, la Armani lavora sui criteri del modulo,
secondo principi razionalisti che puntano all'essenzialità dei
materiali e della forma. Un tavolo da lei progettato è stato scelto
per gli arredi del Centre Beaubourg di Parigi.
Anna de Manincor, regista e video-artista multimediale che vive a
Bologna, lavora sullo sfasamento dei tempi di visione proponendo
contemporaneamente immagini di una stessa scena ripresa in attimi
diversi o da angolazioni differenti.
In mostra presenta un film che lei definisce "antiformale per vista
strabica e periferica; rabbioso e patetico" dal titolo Stop kidding,
proiettato su tre schermi: immagini di personaggi, che si susseguono in
un casting ripetendo la frase "Io non farò figli per questo paese",
convivono con scene di immersioni girate nelle terme di Saturnia.
Loredana Dordi, regista documentarista residente a Roma, già premiata
alla Biennale Cinema di Venezia nel 1986.
In mostra descrive nel suo film documento Storie di strada il mondo dei
senza tetto, il loro continuo peregrinare nei luoghi più desolati
della città e la precarietà che accompagna la loro vita. La regista
riesce a cogliere momenti di intimità , stabilendo un rapporto diretto
con i protagonisti che, pur nelle difficoltà , riescono a trovare una
grande dignità .
Mariella Poli, fotografa che attualmente vive a San Francisco, lavora
sull'evocatività dello spazio. Presenta in quest'occasione dei
lightbox e un dittico video realizzati in un chiostro romano. I due
video propongono una riflessione sullo scorrere ineluttabile e senza
posa del tempo, riprendendo rispettivamente il silenzioso camminare in
senso circolare di una suora nel chiostro e il rintocco di un pendolo.
La serie di ritratti di Maria Salvati, intitolata significativamente
"Who", prende spunto dall'ipertrofia delle immagini ad opera dei mezzi
di comunicazione di massa indagando volti anonimi attraverso la pittura
ad olio. La serialità con la quale l'immagine dell'umanità è
consumata continuamente dai media viene ribadita nell'insieme dei volti,
scrutando ogni individualità decontestualizzata dalla contingenza
reale.
Inaugurazione: venerdì 21 giugno 2002 ore 18.00
Per l'occasione negli spazi della Galleria, la danzatrice-coreografa Wally Holzhauser presenterà con la LAM Compagnia una performance di danza dal titolo Avances.
Avances. Creatività trentina al femminile
Galleria Civica di Arte Contemporanea, via Belenzani 46, Trento
Dal 22 giugno - 25 agosto 2002
Orario: 10.00-18.00. Chiuso lunedì
Ingresso mostra biglietto intero euro 2.58 (£ 5.000), ridotto euro 1.55 (£ 3.000)
Ufficio Stampa: Irma Bianchi Comunicazione Tel. 02 89404694 - 02.89400732 Fax 02.8356467