Fondazione Antonio Mazzotta
Milano
foro Buonaparte, 50
02 878197 FAX 02 8693046
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Il ritorno dei giganti
dal 20/6/2002 al 8/9/2002
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Ufficio stampa Mazzotta




 
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20/6/2002

Il ritorno dei giganti

Fondazione Antonio Mazzotta, Milano

Pittori in Germania 1975-1985. Circa 170 lavori dalla collezione Deutsche Bank. Dipinti e opere su carta che illustrano l'arte della prima generazione della Nuova Figurazione in Germania: tra gli artisti in mostra figurano Georg Baselitz, Karl Heinz Hödicke, Antonius Höckelmann, Jörg Immendorff, Dieter Krieg, Markus Lüpertz, A.R. Penck, Elvira Bach, Walter Dahn, Jiri Georg Dokoupil, Rainer Fetting e Helmut Middendorf. Inoltre una selezione di opere dei piu' giovani 'Nuovi Selvaggi' tedeschi.


comunicato stampa

La grande mostra Il ritorno dei giganti presenta circa 170 lavori provenienti dalla collezione Deutsche Bank. Si tratta di dipinti e opere su carta che illustrano l’arte della prima generazione della Nuova Figurazione in Germania: tra gli artisti in mostra figurano Georg Baselitz, Karl Heinz Hödicke, Antonius Höckelmann, Jörg Immendorff, Dieter Krieg, Markus Lüpertz, A.R. Penck, Elvira Bach, Walter Dahn, Jiri Georg Dokoupil, Rainer Fetting e Helmut Middendorf. Arricchisce ulteriormente la rassegna una selezione di opere dei più giovani 'Neue Wilden' (Nuovi Selvaggi) tedeschi.

Il Ritorno dei Giganti
Gli artisti della Nuova Figurazione, 'affamati di immagini', si ribellavano da un lato contro l’esperienza dell’Informale, movimento che, interpretando il segno come elemento pienamente significativo in sé, aveva tolto ogni valore alla figura e all’immagine; e dall’altro contro i limiti della Minimal Art e dell’Arte Concettuale, caratterizzate da un linguaggio reso freddo dal prevalere di aspetti teorici e speculativi sulla dimensione emotiva e passionale del 'fare' artistico. Per questi giovani artisti punto di riferimento imprescindibile era l’Espressionismo, inteso ora nella sua accezione genericamente psicologica ed emotiva, ora in quella più specificamente tecnico-pittorica: l’arte di pittori come Ernst Ludwig Kirchner o Erich Heckel era il modello da rielaborare, il parametro al quale rapportarsi. Anche l’atteggiamento primitivista, amato dai maestri espressionisti, tornava (almeno per alcuni aspetti) in primo piano nelle opere dei giovani pittori definiti 'neofigurativi': soprattutto la spontaneità e l’immediatezza del gesto creativo e della stesura cromatica venivano in vario modo riconquistate da molti di loro. Il titolo della mostra, Il ritorno dei giganti, tratto da un quadro di Rainer Fetting, indica proprio l’esigenza di recupero della lezione dei maestri dell’avanguardia, veri 'giganti' della storia dell’arte, avvertita dalla generazione di pittori maturata in Germania tra il 1975 e il 1985.

La mostra presenta una sezione particolarmente ricca e significativa della collezione Deutsche Bank, poiché proprio durante il fiorire dell’esperienza della Nuova Figurazione ha avuto inizio la costituzione sistematica della collezione della banca. A partire dagli anni Settanta, infatti, la Deutsche Bank, pioniera tra le imprese, ha istituito una relazione tra l’arte contemporanea e il mondo del lavoro. Con più di 50.000 opere è così sorta la più grande collezione mondiale facente capo a un’impresa. Per aumentare questo impegno la Deutsche Bank ha inaugurato nel 1997, insieme con la Guggenheim Foundation di New York, lo spazio espositivo Deutsche Guggenheim Berlin. Con la serie Moment vengono organizzati dal 2001 progetti temporanei d’arte in spazi pubblici.

Per la mostra è previsto un catalogo in italiano e tedesco pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta.

Immagine: Elvira Bach, Senza titolo, Gouache su carta

Fondazione Antonio Mazzotta, Foro Buonaparte 50 20121 Milano
orario: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30, chiuso lunedì

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