Georg Baselitz
Karl Heinz Hodicke
Antonius Hockelmann
Jorg Immendorff
Dieter Krieg
Markus Lupertz
A.R. Penck
Elvira Bach
Walter Dahn
Jiri Georg Dokoupil
Rainer Fetting
Helmut Middendorf
Pittori in Germania 1975-1985. Circa 170 lavori dalla collezione Deutsche Bank. Dipinti e opere su carta che illustrano l'arte della prima generazione della Nuova Figurazione in Germania: tra gli artisti in mostra figurano Georg Baselitz, Karl Heinz Hödicke, Antonius Höckelmann, Jörg Immendorff, Dieter Krieg, Markus Lüpertz, A.R. Penck, Elvira Bach, Walter Dahn, Jiri Georg Dokoupil, Rainer Fetting e Helmut Middendorf. Inoltre una selezione di opere dei piu' giovani 'Nuovi Selvaggi' tedeschi.
La grande mostra Il ritorno dei giganti presenta circa 170 lavori
provenienti dalla collezione Deutsche Bank.
Si tratta di dipinti e opere su carta che illustrano l’arte della
prima generazione della Nuova Figurazione in Germania: tra gli
artisti in mostra figurano Georg Baselitz, Karl Heinz Hödicke,
Antonius Höckelmann, Jörg Immendorff, Dieter Krieg, Markus
Lüpertz, A.R. Penck, Elvira Bach, Walter Dahn, Jiri Georg
Dokoupil, Rainer Fetting e Helmut Middendorf. Arricchisce
ulteriormente la rassegna una selezione di opere dei più
giovani 'Neue Wilden' (Nuovi Selvaggi) tedeschi.
Il Ritorno dei Giganti
Gli artisti della Nuova Figurazione, 'affamati di immagini', si
ribellavano da un lato contro l’esperienza dell’Informale,
movimento che, interpretando il segno come elemento
pienamente significativo in sé, aveva tolto ogni valore alla figura
e all’immagine; e dall’altro contro i limiti della Minimal Art e
dell’Arte Concettuale, caratterizzate da un linguaggio reso
freddo dal prevalere di aspetti teorici e speculativi sulla
dimensione emotiva e passionale del 'fare' artistico.
Per questi giovani artisti punto di riferimento imprescindibile era
l’Espressionismo, inteso ora nella sua accezione
genericamente psicologica ed emotiva, ora in quella più
specificamente tecnico-pittorica: l’arte di pittori come Ernst
Ludwig Kirchner o Erich Heckel era il modello da rielaborare, il
parametro al quale rapportarsi. Anche l’atteggiamento
primitivista, amato dai maestri espressionisti, tornava (almeno
per alcuni aspetti) in primo piano nelle opere dei giovani pittori
definiti 'neofigurativi': soprattutto la spontaneità e
l’immediatezza del gesto creativo e della stesura cromatica
venivano in vario modo riconquistate da molti di loro.
Il titolo della mostra, Il ritorno dei giganti, tratto da un quadro di
Rainer Fetting, indica proprio l’esigenza di recupero della
lezione dei maestri dell’avanguardia, veri 'giganti' della storia
dell’arte, avvertita dalla generazione di pittori maturata in
Germania tra il 1975 e il 1985.
La mostra presenta una sezione particolarmente ricca e
significativa della collezione Deutsche Bank, poiché proprio
durante il fiorire dell’esperienza della Nuova Figurazione ha
avuto inizio la costituzione sistematica della collezione della
banca. A partire dagli anni Settanta, infatti, la Deutsche Bank,
pioniera tra le imprese, ha istituito una relazione tra l’arte
contemporanea e il mondo del lavoro. Con più di 50.000 opere
è così sorta la più grande collezione mondiale facente capo a
un’impresa. Per aumentare questo impegno la Deutsche Bank
ha inaugurato nel 1997, insieme con la Guggenheim
Foundation di New York, lo spazio espositivo Deutsche
Guggenheim Berlin. Con la serie Moment vengono organizzati
dal 2001 progetti temporanei d’arte in spazi pubblici.
Per la mostra è previsto un catalogo in italiano e tedesco
pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta.
Immagine: Elvira Bach, Senza titolo, Gouache su carta
Fondazione Antonio Mazzotta, Foro Buonaparte 50 20121 Milano
orario: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30, chiuso lunedì