ReflectingRoma. Nelle sue video performances, l'artista cerca di sviluppare delle situazioni corporali e a trasformarle grazie al video affinche' propongano una descrizione che sia in netta relazione con la nostra societa'.
Olivier Delporte è un giovane artista formatosi alla Faculté des Arts
d’Amiens, la Teinturerie.
Vive e lavora a Roma.
Il suo lavoro si concettualizza essenzialmente con l’aiuto di due media che
spesso e per la finalità stessa del dispositivo arrivano a formarne uno
solo.
Il primo è il medium video ed il secondo il medium performativo : “il corpo
come mezzo artistico dello spazio che diventa uno spazio numerico”.
Nelle sue video performances, l’artista cerca di sviluppare delle situazioni
corporali e a trasformarle grazie al video affinché propongano una
descrizione, un proposito che sia un netta relazione con la nostra società.
Nei suoi video sperimentali, l’artista cerca sempre di sviluppare un lavoro
legato alla nozione del tempo ed al simbolico dell’immagine in movimento.
Egli trae inspirazione dalle opere di artisti come Vito Acconci, Marina
Abramovic, Denis Oppenheim, Peter Land, ma anche Man Ray, Bunuel o ancora
Buster Keaton.
A tal scopo rifiuta qualsiasi proposito narrativo: la video performance
è condotta quasi come fosse una coreografia sia performativa – corporale sia
costruita grazie alla video. Quella “notifie” i movimenti e l’immagine
proposta: Questa somiglianza con la “notation” coreografica ha un senso per
Olivier Delporte poiché delimita l’azione dei movimenti nella video
performance.
Inaugurazione 14 febbraio ore 18.30
Whitecubealpigneto
Via Braccio da Montone 93, Roma
Orario apertura: dal lunedì al sabato ore 18.30-21 e su appuntamento
Ingresso libero