Abracadabra. Nelle tele dell'artista una fetta d'anguria si trasforma in una mezza luna, fiori giganti, cani che giocano con gufi e civette.
Una fetta d’anguria si trasforma in una mezza luna, fiori giganti, cani che giocano con gufi e civette.
Ecco le magie che Gianfranco Asveri presenta nel ciclo di lavori inediti realizzati per la prima personale
del 2010 della galleria Eventinove di Borgomanero.
Asveri vive sulle colline piacentine ai Gasperini in compagnia dei suoi animali, indiscussi protagonisti delle
sue favole dipinte, ed è in questo contesto così genuino che ha costruito nel tempo la sua dimensione
rassicurante. Nato nel 1948, l’artista non ha alle spalle studi accademici ma una vita difficile dalla quale
emanciparsi e nel 1969 ha conosciuto la pittura trovando in essa una ragione di vita e una fonte di gioia
e soddisfazione.
Abracadabra! ...e attraverso i suoi segni liberi, la materia cromatica così vitale e le composizioni
irregolari, l’artista ci prende per mano e ci conduce, con la presunta ingenuità che lo caratterizza, al di
là del reale riaccendendo in noi la sensibilità di un bambino.
Abracadabra è la parola magica con cui Asveri ci rende, in un certo senso, tutti pittori: chi osserva le sue
opere, come per incanto, ritrae sulla tela attraverso l’immaginazione la propria infanzia del cuore,
trasformando l’attenzione riposta in un particolare in emozione, in poesia.
È proprio la magia della pittura
che consente all’artista di comunicare, con estrema semplicità, con la parte più intima e delicata di chi
si accosta curioso al suo mondo. La sincerità con cui Asveri dipinge le proprie invenzioni fa si che i suoi
personaggi prendano forza nell’imprecisione delle loro forme, riportando alla mente alcune esperienze
dell’Art Brut. Abracadabra è dunque la capacità di trasformare un “senza titolo” in mille opere differenti,
le quali attendono soltanto di essere accolte con gioia e custodite tra le suggestioni più preziose.
Asveri resta fortemente istintivo, spontaneo, straordinariamente naturale e difende lucidamente la sua
inattualità (prerogativa di molti grandi del presente e del passato), la sua distanza da mode e tendenze,
senza compromessi, sia personali che espressivi.
Il suo stupore è divenuto confidenza, la sua istintività dinamismo, l’ingenuità chiarezza.
[Beatrice Buscaroli, 2006]
Dal 17 aprile al 23 maggio 2010 il comune di Soragna in provincia di Parma gli dedica una grande mostra intitolata
Sogni a Soragna e dislocata in diverse sedi: le opere inedite saranno esposte al Teatro di Soragna, i lavori storici alla
Rocca di Soragna, libri e illustrazioni alla biblioteca di Busseto; testo in catalogo di Paolo Manazza. Nel 2007 Asveri fu
invitato alla collettiva Arte italiana 1968-2007 Pittura, mostra ideata da Vittorio Sgarbi, a cura di Maurizio Sciacaluga,
allestita a Milano a Palazzo Reale. Nel 2006 la città di Castell’Arquato gli dedicò una personale intitolata La luna nel
pozzo allestita nella suggestiva cornice del Torrione Estense e del Palazzo Pretorio e con testo in catalogo di Beatrice
Buscaroli. Nel 2004 gli venne dedicata la mostra antologica Venticinque anni ai Gasperini curata da Martina
Corgnati, presso la fondazione Le Stelline di Milano.
Tra le altre mostre personali ricordiamo 2009 Favole in viaggio, Nuovospazio artecontemporanea, Piacenza; 2008
Mondocane, Eventinove Torino; 2007 Nieuwe Verhalen, Galerie Mark Peet Visser, Hertogenbosch, Olanda; 2006 La
tana del lupo, MarcoRossi artecontemporanea Verona; 2005 Gianfranco Asveri, Galleria Robinsons, Knokke; 2004 Die
gestiche Malerei von Gianfranco Asveri, Galerie Barbara Ruetz, Monaco.
Inaugurazione sabato 20 febbraio dalle ore 18
Eventinove arte contemporanea
corso Garibaldi 29, Borgomanero (NO)
Orario: mar-sab 10-13 e 15-19,30, dom e lun su appuntamento
Ingresso libero