Da un progetto culturale di Italgas nasce la raccolta di 300 immagini su Novij Urengoi, la citta' della Siberia che ''non esiste sulle carte geografiche'', le sue strade, la sua gente; un grande regista siciliano che torna nuovamente a guardare il mondo attraverso un obiettivo fotografico.
Apre il 19 giugno a Torino una mostra di fotografie scattate in Siberia da un viaggiatore d'eccezione, il premio Oscar Giuseppe Tornatore.
Da un progetto culturale di Italgas nasce la raccolta di 300 immagini di grande intensità emotiva che consente di conoscere un aspetto inedito del lavoro del regista e di raccontare ai visitatori Novij Urengoi, il paese da cui il gas naturale arriva nelle nostre case.Novij Urengoi, la città della Siberia che ''non esiste sulle carte geografiche'', le sue strade, la sua gente; un grande regista siciliano che torna nuovamente a guardare il mondo attraverso un obiettivo fotografico; le intense impressioni del viaggio raccontate dalle parole del pittore-scrittore Emilio Tadini; le musiche composte da Goran Bregovic e Michele Tadini: questi sono gli ''elementi'' della mostra, ideata dal Gruppo Italgas, che la Fondazione Palazzo Bricherasio ha allestito nelle proprie sale espositive.
Si tratta quasi di un esordio per Tornatore fotografo: la sua prima mostra fotografica risale infatti al 1990, l'anno dell'Oscar di ''Nuovo cinema Paradiso''. E dopo 12 anni il regista, che da sempre si è occupato di fotografia, presenta a Palazzo Bricherasio 300 fotografie in bianco e nero, tutte realizzate in Siberia.
''…Mi sembrava un viaggio a ritroso nel tempo, verso quella stagione della mia vita spesa ad andare in giro a rubare immagini con la mia indimenticata Rollercord. Anni di pedinamenti e appostamenti, anni che mi hanno insegnato ad osservare la gente, a studiarne le espressioni e i movimenti, sino a prevenirne quasi le azioni, sino all'illusione di condizionarne il comportamento. Anni in cui ho scoperto che se fotografi uno sconosciuto, nell'istante stesso in cui fai scattare l'otturatore, quella persona smette di esserti estranea, perché la porterai sempre con te…'' racconta Tornatore nel catalogo della mostra.
Curata dallo stesso Tornatore e da Emilio Tadini, l'esposizione parla di un viaggio a Novij Urengoi, voluto da Alberto Meomartini, attualmente Presidente dell'Italgas, per raccontare una città nata una ventina di anni fa grazie alla valorizzazione degli oltre 6000 miliardi di metri cubi di riserve accertate di gas naturale. Le 300 fotografie in bianco e nero, di formato 50x60, si susseguono nelle sale espositive suddivise in capitoli di cui - in ogni sala - un'immagine di grande formato e le parole di Tadini costituiscono l’incipit. Ed in ognuna di queste fotografie, nonostante rappresentino luoghi e volti lontani, il visitatore ritroverà le emozioni e l'intensità di cui il regista permea i suoi racconti cinematografici grazie all'attenzione ai contrasti luminosi e chiaroscurali sottolineata dalla rigorosità del bianco e nero.
Un appuntamento da non perdere per apprezzare un altro aspetto della visione artistica di Giuseppe Tornatore.
Palazzo Bricherasio
Torino - via Lagrange, 2