Galleria Forni
Bologna
via Farini, 26
051 231589 FAX 051 268097
WEB
Quentin Garel
dal 19/2/2010 al 7/4/2010
mart-sab 9.30-13 e 16-19.30

Segnalato da

Galleria Forni



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Quentin Garel



 
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19/2/2010

Quentin Garel

Galleria Forni, Bologna

In esposizione una trentina di opere essenzialmente tratte dal grande gruppo scultoreo realizzato per la citta' di Lille: un immenso muro dal quale emergono 28 teste di animale realizzate in ferro che spruzzano acqua all'interno di un ampio circuito di vasche. Struzzi, ippopotami, giraffe, scimmie e tartarughe sono i protagonisti di questa personale insieme ad alcuni pezzi realizzati in legno espressamente per la mostra, come la grande testa di rinoceronte e le teste bovine della serie Trophees.


comunicato stampa

In esposizione una trentina di opere, essenzialmente tratte dal grande gruppo scultoreo realizzato per la città di Lille, in Francia (un immenso muro vegetale di 30 metri di lunghezza e 2 di altezza, dal quale emergono 28 teste di animale realizzate in ferro che spruzzano acqua all'interno di un ampio circuito di vasche). Struzzi, ippopotami, giraffe, scimmie e tartarughe saranno i protagonisti di questa straordinaria personale insieme ad alcuni pezzi realizzati in legno espressamente per la mostra, come la grande testa di rinoceronte e le teste bovine della serie Trophées.

Questi imponenti trofei faranno da contraltare ai lunghi ed esili crani di uccello, evocatori di grazia e fragilità di giovani volatili, con lunghi ed elegantissimi becchi che sembrano appartenere a specie ormai estinte di animali preistorici. Non potranno certo mancare le enormi mandibole che hanno ispirato il grande gruppo scultoreo collocato nel Parco Chemin de L'Isle a Parigi: poggiate al suolo queste enormi mandibole realizzate in ferro sembreranno emergere dalla terra quali antiche vestigia di un passato immaginario.

Dal padre Philippe, artista e docente all'Accademia di Rouen, Quentin Garel ha sicuramente ereditato la versatilità, la capacità di utilizzare le tecniche e i materiali più disparati con sorprendente disinvoltura. Per la scultura utilizza essenzialmente il legno, ma numerose sono anche le fusioni in ferro e bronzo e, più di recente, in "bronwhite", una lega di bronzo e nikel. I disegni, realizzati a matita e carboncino su fogli di grande e grandissimo formato (fino a 3 metri di larghezza) raffigurano anch'essi animali: grandi composizioni ove un sapiente gioco di sovrapposizioni lascia affiorare sagome di crani, becchi, mandibole e grandi espressivi occhi di mucche; inequivocabile il segno dello scultore, la gestualità e la spontaneità del tratto finalizzato allo studio, al bozzetto, all'analisi anatomica di ogni particolare. I carboncini di Quentin non sono però solo studi preparatori, sono anzi opere assolute ove emerge la complessità della composizione, dissolta dalla leggerezza del disegno.

Le creature animali sono da sempre oggetto di studio del giovane Garel, ed in particolare la sua riflessione è partita dall’animale domestico, ma quello di cui sentiamo meno parlare, quello più sottostimato, banale eppure per noi vitale: l’animale d’allevamento. Sottomessi alle leggi sempre più crudeli di un mercato regolato dal consumismo, mucche, maiali, polli sono sottoposti ad un allevamento intensivo divenuto industriale. L’opera di Garel è quindi da un lato una sorta di commemorazione, di glorificazione dell’animale detto “di consumo” del quale ci nutriamo e quindi grazie al quale sopravviviamo, e dall’altra sembra voler attirare l’attenzione sulla mancanza di rispetto per la Natura, una riflessione sulla Terra che sembra inesorabilmente accelerare il proprio declino.

Più recentemente la sua analisi si è allargata a molte altre specie animali, dalle giraffe agli ippopotami, dagli struzzi ai dromedari, dalle rane ai rinoceronti, accrescendo così il proprio "bestiario" di nuovi ed interessanti esemplari che esibiscono mandibole, musi, posture ed espressioni delle più stravaganti. L'aspetto ironico, che emerge con sempre maggior evidenza, è supportato da una straordinaria capacità tecnica: scolpire il legno, realizzare modelli in polistirolo, ricercare tecniche, materiali e patine per le fusioni in bronzo, sono aspetti che l'autore cura nel dettaglio e con tutta la passione e l'entusiasmo di chi ama profondamente il proprio lavoro.

Quentin Garel nasce nel 1975 a Parigi, dove vive e lavora.
Scultore e disegnatore di grande talento, il giovane Garel, dopo il diploma alla Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti di Parigi, una borsa di studio all'Art Institute di Chicago e un soggiorno di due anni alla Casa Velasquez di Madrid, opera a Parigi con commissioni di grande prestigio. Nell'ottobre 2005 è stata inaugurata l'installazione nel Parco Chemin de L'Isle, fuori Parigi, di tre grandi sculture commissionate dallla Regione: realizzate in ferro, la più grande misura 6 metri di lunghezza.

Recentemente inaugurato (giugno 2009) un grande gurppo scultoreo/fontana all'interno del Parc des Gèants nella città di Lille in Francia, un immenso muro vegetale di 30 metri di lunghezza e 2 di altezza, dal quale emergono 28 teste di animali realizzate in ferro che spruzzano acqua all'interno di un ampio circuito di vasche. Quattro sono le mostre personali realizzate solo nel corso dell'anno 2009 a Parigi, Bruxelles, Rouen oltre a quella dello scorso marzo allo Studio Forni di Milano.

E' attualmente in fase di progettazione un grande gruppo scultoreo da realizzare nel noto quartiere della Défense a Parigi.

Inaugurazione Sabato 20 febbraio 2010 alle ore 18

Galleria Forni
via Farini, 26 - Bologna
orario: da martedì a sabato 9.30-13.00 e 16.00-19.30
ingresso libero

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