Ufficio stampa citta' di Salemi
L'esposizione mette in luce la produzione dell'artista a partire da un percorso tematico che evidenzia anche il rapporto intercorso tra l'artista e il padre Luigi, celebre drammaturgo. La mostra e' divisa in 5 sezioni: L'interpretazione del nudo in Pirandello; Figure femminili; Natura e oggetto; Ritratti di famiglia e autoritratti; Il tema della Crocifissione.
a cura di Vittorio Sgarbi
Salemi si riconferma cenacolo di artisti. Dopo aver ospitato nei mesi scorsi le opere di Osvaldo Licini e Amedeo Modigliani, il comune esporrà le opere del maestro Fausto Pirandello, in una mostra dal titolo «Forma e materia. Dipinti e disegni 1921-1972»
L'esposizione, curata da Vittorio Sgarbi con la direzione artistica di Giada Cantamessa e l'allestimento di Cristian Moncada, mette in luce la produzione del maestro di Agrigento a partire da un percorso tematico che evidenzierà anche il rapporto intercorso tra l'artista e il padre Luigi, celebre drammaturgo e Nobel per la letteratura.
La mostra è divisa in cinque sezioni: Nascere carne, ossa e nervi. L'interpretazione del nudo in F. Pirandello;Figure femminili; Natura e oggetto; Ritratti di famiglia e autoritratti;Il tema della Crocifissione.
Le opere in mostra, tutte appartenenti a una collezione privata, scorrono lungo un fil rouge tessuto di forma e materia, motivo della produzione pirandelliana, per certi versi solitaria per vocazione rispetto alle correnti artistiche a lui coeve. Pirandello vi aderì pur mantenendo una visione ancorata ad una lettura della realtà, per altro più veristica che realistica, fortemente materica e di matrice anticlassica.
I pochi soggetti ossessivamente ripetuti e ripresi durante tutta la sua carriera svelano la personalità complessa dell'artista che reinterpreta, all'interno delle sue opere, la luce accecante e il colore della Sicilia, e in particolar modo di Agrigento, paese d'origine della sua famiglia. In un continuo rimando alla pittura espressionista e cubista di Derain e Picasso appresa a Parigi alla fine degli anni Venti, Pirandello vi si confronta sempre in modo autonomo e personale, con il linguaggio astratto-concreto degli anni Cinquanta.
A conferma della volontà di emersione del rapporto tra l'artista e il padre l'inaugurazione vedrà la lettura scenica del «Dialogo immaginario di Luigi Pirandello con il figlio Fausto» di Luciana Grifi, che attinge per le fonti agli originali scambi epistolari intercorsi tra i due protagonisti.
Saranno inoltre esposti i suoi pensieri sull'arte, attraverso scritti teorici originali, inediti ed autografi presentati, per la prima volta, in occasione della mostra che sarà, corredata di un catalogo a cura di Vittorio Sgarbi.
Gli spazi del castello ospiteranno, inoltre, una mostra fotografica monotematica su «Pirandello e i luoghi del Caos» che metterà in risalto la maestria artistica di Angelo Pitrone.
Perpetuando il valore didascalico e pedagogico dell'arte in occasione dell'esposizione verrà proposto un progetto educativo rivolto agli istituti superiori di Salemi. Partendo dalle opere presenti in mostra, gli studenti avranno l'opportunità di approfondire il percorso artistico di Fausto Pirandello e, nei momenti di laboratorio previsti in classe, i dipinti dell'artista diventeranno il punto di partenza per riflettere su alcuni temi fondamentali dell'arte e della letteratura del Novecento.
La mostra verrà inaugurata venerdì 19 febbraio alle 18,00 negli spazi espositivi del Castello svevo normanno di Salemi e vedrà la presenza del figlio dell'artista, Pierluigi Pirandello, nipote del premio Nobel Luigi Pirandello.
Inaugurazione venerdì 19 febbraio 2010, alle 18
Castello Normanno Svevo
piazza Alicia - Salemi (TP)
orario: dal martedì alla domenica dalle 10:30 alle 13 e dalle 16:30 alle 22
Lunedì chiuso
ingresso libero