Ufficio stampa Comune di Siena
Lux Umbrae. Il percorso della mostra si snoda attraverso le sale del museo, dove le opere si sono formate traendo ispirazione dalla forte caratterizzazione degli spazi e, talvolta, dagli stessi oggetti esposti. L'opera di Mecarelli scaturisce dalla contrapposizione tra presenza e assenza, visibile e invisibile, luce e ombra e si rivela - come racconta l'artista grazie "all'incrociarsi di una doppia luce, una diretta verso i nostri occhi, l'altra proiettante il nostro sguardo".
Lux umbrae si compone di una serie nutrita di opere di luce, tutte quante concepite e realizzate per gli spazi del Museo archeologico del Santa Maria della Scala. Fasci luminosi proiettati a disegnare forme scultoree sulle pareti e sulle volte, oppure indirizzati a rimarcare o trasfigurare elementi architettonici. L’opera di Mecarelli scaturisce dalla contrapposizione tra presenza e assenza, visibile e invisibile, luce e ombra e si rivela – come racconta l’artista – grazie “all’incrociarsi di una doppia luce, una diretta verso i nostri occhi, l’altra proiettante il nostro sguardo. Ciò che noi chiamiamo forma nasce da questo incontro”.
Il percorso della mostra si snoda attraverso le sale del museo, dove le opere sono andate formandosi via via traendo ispirazione dalla forte caratterizzazione degli spazi – sotterranei voltati con pareti tufacee o in mattoni, frutto di una stratificazione di secoli – e, talvolta, dagli stessi oggetti esposti. L’interazione delle sculture di luce di Mecarelli con alcuni oggetti delle collezioni archeologiche ne ha in certi casi aiutato la comprensione, in altri suggerito una lettura insolita.
A un anno esatto di distanza dalla spettacolare installazione di Jenny Holzer realizzata per SMS Contemporanea, infine, Adalberto Mecarelli torna a utilizzare la facciata dell’antico spedale come superficie per un’opera di luce che ridisegnerà virtualmente il prospetto del Santa Maria della Scala che si affaccia su piazza Duomo.
Il catalogo bilingue (italiano e francese), edito da Silvana editoriale, conterrà testi di Jean Lauxerois, Alberto Olivetti, Marco Pierini e Romano Romani.
Conferenza stampa venerdì 26 febbraio alle ore 12
presso la sede dell'Istituto Francese di Firenze, in Piazza Ognissanti 2
Interverranno per illustrarne i contenuti, oltre all'artista Adalberto Mecarelli, il direttore dell'Istituto Francese di Firenze Anita Dolfus, Marco Pierini, direttore di sms contemporanea e il filosofo Jean Lauxerois.
Roberta Ferri
Capo Ufficio Stampa Comune di Siena
roberta.ferri@comune.siena.it
Inaugurazione 27 febbraio, ore 18
Santa Maria alla Scala
piazza Duomo, 2 Siena
Tutti i giorni 10,30 - 18,30 (chiusura biglietteria ore 17,45)
Oratorio di Santa Caterina della Notte, locali della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, Museo archeologico dalle 10,30 - 16,30
Intero euro 6, ridotto con prenotazione 4