Paper. Disciplined fall and created desires. Personale dell'artista giapponese che presenta l'installazione 'disciplined fall' (acquerello su carta, spilli, zanzariera, ventilatore) e la serie 'created desires' formata da 66 collages di piccola dimensione.
a cura di Caterina Manca di Villahermosa e Irmela Heimbächer
La Galleria Monty & Company presenta la personale dell’artista giapponese Elly Nagaoka, con l’installazione disciplined fall (acquerello su carta, spilli, zanzariera, ventilatore, cm. 400x240) e la serie created desires di 66 collages di piccola dimensione (collage su carta, cm. 25x35).
Nata a Los Angeles e cresciuta tra il Giappone e gli Stati Uniti d’America, Elly Nagaoka ha studiato alla Rhode Island School of Design di Providence per la quale ha partecipato all’European Honors Program a Roma, dove poi ha deciso di stabilirsi definitivamente.
La cultura di queste tre Nazioni hanno influenzato in maniera determinante il suo iter artistico, in quanto si è ritagliata un percorso del tutto personale, attraverso la riappropriazione e la reinterpretazione dei linguaggi culturali storici con l’utilizzo delle varie tecniche artistiche, dalla grafica, alla pittura, alla fotografia.
Filo conduttore della mostra sarà il supporto cartaceo su cui l’artista ha lavorato per l’occasione.
Nell’installazione disciplined fall, le origini orientali dell’artista, il richiamo all’arte della calligrafia e della pittura giapponesi, si evidenziano nel controllo del tratto e nella padronanza del pennello. La linea tracciata all’acquerello, con il suo spessore variabile e la sua espansione, è il ritmo che si rende visibile. Secondo l’equilibrio tra pieno e vuoto, tra linea disegnata e campo bianco, Elly Nagaoka sintetizza centinaia di Libellule come se stesse tracciando degli ‘ideogrammi’.
Nella sequenza di 66 collages, created desires, l’artista compone il suo materiale (ritagli più disparati) in modo tale che evoca una catena di associazioni di segni che non si limita a contrapporsi alla riproduzione mimetica della realtà. Il rimescolamento dei segni appartenenti ai più diversi contesti, li libera dai loro nessi semantici per suggerirci una nuova alchimia: il “nonsense di liberazione”, come lo chiamano i dadaisti. Il risultato è sorprendente: piccole superfici che liberano in un minimalismo astratto-figurativo, un insieme di segni opposti, riciclati e sovvertiti in una sorta di demistificazione della presunta obbiettività dell'occhio.
In Galleria sarà disponibile il testo critico di Ilari Valbonesi.
Inaugurazione martedi 2 marzo 2010, ore 19
Galleria Monty & Company
Via della Madonna dei Monti 69, 00184 Roma
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 20
la domenica, il lunedì e tutte le mattine su appuntamento
ingresso libero