Galleria Gallerati
Roma
via Apuania, 55
06 44258243
WEB
Manuel Colombo, Elisa Girelloni, Ramona Zordini
dal 5/3/2010 al 5/4/2010
lun-ven 17-19, sab, dom e fuori orario su appuntamento

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Galleria Gallerati




 
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5/3/2010

Manuel Colombo, Elisa Girelloni, Ramona Zordini

Galleria Gallerati, Roma

I look at you... You look at me... e' una mostra di fotografia incentrata sulla flessibilita' e dinamicita' dello sguardo nelle sue diverse inquadrature e punti di vista. I lavori in mostra tentano di estremizzare questo aspetto collocando lo spettatore in questa intersezione.


comunicato stampa

A cura di Geoffrey Di Giacomo

Si inaugura sabato 6 marzo 2010 alle ore 19.00, e rimane allestita fino a martedì 6 aprile, una mostra a cura di Geoffrey Di Giacomo intitolata I look at you… You look at me… con opere dei tre giovani fotografi bresciani Manuel Colombo, Elisa Girelloni e Ramona Zordini.

“I look at you… You look at me… è una mostra di fotografia incentrata sulla flessibilità e dinamicità dello sguardo nelle sue diverse inquadrature e punti di vista. Se per Adorno e Cézanne l’opera d’arte si trova nello sguardo, con I look at you… You look at me… si tenta di estremizzare tale aspetto collocando lo spettatore in questa intersezione, nella propriamente detta ‘visione della rappresentazione’. Manuel Colombo (1972), Elisa Girelloni (1983) e Ramona Zordini (1983) hanno lavorato a lungo sui loro scatti dando vita a una collettiva dall’aspetto inusitato: fotografandosi l’un l’altro in un gioco di raffigurazioni specchianti.

L’evento espositivo è di tipo sperimentale, in quanto coesistono due dialoghi paralleli: il primo che si svolge tra gli autori nello spazio bidimensionale della rappresentazione, l’altro nello sconfinamento dell’immagine all’interno della galleria, dove si sviluppa un processo alternativo grazie all’intervento curatoriale. Il corpo è il mezzo con cui gli autori designano una superiorità linguistica volta a trasformare l’esperienza in immagine: si assiste a un’estetica espansiva. Ho notato che questo progetto impone riflessioni sui ruoli nell’arte, in particolar modo nella fotografia artistica: è qui rivisitato il ruolo dell’autore, del soggetto, dell’osservatore e, perché no, del curatore stesso.

Pronti a enunciare le loro divergenze stilistiche e metodiche, i fotografi interpretano alcune categorie di persone vestendo le incertezze e le insicurezze dell’uomo contemporaneo. Le immagini derivano da una meditazione nella costruzione scenografica del set scelto: in Girelloni con un tempo lungo e sospeso in ambientazioni esterne, in Zordini e Colombo con un tratteggio formale massiccio della linea corporea marcata con insistenza su uno sfondo volutamente nero ricreato in interni. Gli autori diventano, in questo progetto, attori dell’altro, annullando la passività della fotografia, che viene pensata e lavorata collettivamente. La chiara affermazione dell’Io preme ad affermare la fisicità della propria esistenza vitale: con la mimica dialettica del proprio ruolo all’interno della rappresentazione. Si nota una nobile restituzione all’arte di un dignitoso aspetto lavorativo solidificato dal sincero cammino della ricerca collettiva.” (Geoffrey Di Giacomo)

“Un lavoro di fotografia concepito appositamente per le intenzioni e le dimensioni della galleria: tre autori mettono in scena loro stessi interpretandosi l’un l’altro in chiave intimistica, e un progetto curatoriale studiato nei minimi dettagli diventa installazione site specific di originalissimo vigore. Di nuovo non legga, l’osservatore, il genere introspettivo come spiccia concessione all’autocompiacimento: l’artista è attore al servizio della platea, e il servizio è risvegliare l’intelletto sui significati di gioie e paure, di pulsioni, debolezze e perplessità che quotidianamente attraversano la psiche. Guardare per pensare, allora, come a ogni mostra è normale che sia. E del resto il pubblico si raffina nel tempo da sé: desiste alla lunga chi – saturo di spot televisivi e cartellonistica stradale – ancora indugia davanti a un’opera di fotografia senza cogliere il dislivello ontologico che la solleva su un poster da complemento d’arredo.” (Carlo Gallerati)

Manuel Colombo (Desenzano del Garda (BS), 1972), insegna tecnica e storia della fotografia in corsi e seminari nelle scuole superiori, sue opere sono state pubblicate su riviste e quotidiani di rilievo nazionale, ha esposto in diverse mostre personali e collettive.

Elisa Girelloni (Montichiari (BS), 1983), ha studiato marketing e fotografia, numerose sue fotografie sono state utilizzate come immagini di copertina di prodotti editoriali, nel 2009 ha iniziato l’attività espositiva.

Ramona Zordini (Brescia, 1983), laureata in fotografia, sue opere sono state pubblicate su importanti riviste di arte fotografica, ha ottenuto riconoscimenti di prestigio e ha esposto dal 2007 in varie mostre personali e collettive.

Inaugurazione sabato 6 marzo 2010, ore 19-22

Galleria Gallerati
Via Apuania, 55 - Roma
Orario dal lunedì al venerdì ore 17-19, sabato, domenica e fuori orario su appuntamento
ingresso libero

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