Turchese, nero, rosso. Il titolo della mostra fa riferimento agli inchiostri che l'artista predilige e usa nella stampa. Nelle sue opere tracce del passato, sabbie, intonaci erosi dal tempo...
Di fronte all’opera di Margherita Benetti (le sue prime incisioni risalgono agli anni ‘55), mi sono spesso domandato cosa spinge un’artista verso un certo tipo di tecnica. E’ inutile chiederlo direttamente a Margherita; lei conosce bene il motivo delle sue scelte: le tiene per sé, sta a noi cercarle e interpretarle. Mostrandomi alcune sue acqueforti iniziali mi ha dato la chiave (o solo un’ipotesi) del suo modo di operare: un pensiero che si svolge prima semplicemente, come un filo poggiato sulla carta, poi si sviluppa in modo sempre più complesso.
Un groviglio di segni che si ordinano verso un fine, quando si è nel campo figurativo, diventando invece un linguaggio autonomo nelle composizioni astratte e informali, simile ad uno spartito musicale. Misurando le note, variando le posizioni secondo un ritmo - adagio, piano, forte, fortissimo - esercitando una differente forza per ottenere i chiari, gli scuri, i mezzi toni, l’artista trova un suo equilibrio formale anche nel campo aniconico che in fondo gli è più congeniale, in quanto ha una libertà che non può permettersi nel figurativo.
Il suo astratto non può essere classificato; lontano sia dall’impronta razionalista e cubista che da quella informale; vi è una memoria lontana di cose: tracce del passato, inviluppi naturalistici, sabbie, intonaci erosi dal tempo, fiori pietrificati ….
Il titolo della mostra fa riferimento agli inchiostri che predilige e usa nella stampa: Turchese, Nero, Rosso. Dopo la Mostra antologica a Palazzo Magnani di Reggio Emilia e a Correggio, le sue nuove lastre sono astratte ed il colore dell’inchiostro segnala un legame con le opere precedenti. Il turchese soprattutto, per la sua origine orientale, la tiene legata a quelle terre lontane di cui prova sempre nostalgia. (Giorgio Di Roberto)
Inaugurazione sabato 6 marzo 2010 dalle ore 18
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
10.30 - 13.00 / 16.30 - 19.30 – festivi su appuntamento
ingresso libero