A cura di Jerome Sans e Ludovico Pratesi. Una rassegna internazionale concepita come un dinamico work in progress che riunisce le opere di trenta artisti che collegano Villa Medici con il flusso energetico del mondo contemporaneo, che vive e si nutre di continue contraddizioni.
L'Accademia di Francia presenta la mostra d'arte contemporanea Tutto Normale - curatore internazionale Jerome Sans, curatore italiano Ludovico Pratesi, che si svolgera' nei giardini di Villa Medici
La rottura della regola, l'intrusione dell'irrazionale in
un mondo dominato dalla ragione, il dettaglio
capriccioso che trasforma la tradizionale soliditÃ
dell'architettura in una dimensione incerta e instabile.
Nel Palazzo del Te a Mantova, costruito da Giulio
Romano per il duca Federico Gonzaga nel 1535, le
chiavi di volta delle arcate e le metope doriche
sembrano crollare da un momento all'altro, mentre in
una delle sale assistiamo attoniti al drammatico
duello tra gli dei dell'Olimpo e i giganti, concepito
dall'artista come una proiezione su schermo Imax.
"La licenza che, non essendo di regola, fosse
ordinata nella regola". Così Giorgio Vasari definisce
lo spirito del manierismo, come un virus che si
insinua silenziosamente nella simmetria
rinascimentale per minarne le fondamenta ed aprire
la strada all'arte barocca, dominata dalla ricerca di
una bellezza "artificiosa". Un ordine esausto e
ripiegato su se stesso che si rigenera attraverso un
disordine non casuale, ma consapevole, nato dal
desiderio di rompere le regole per ricrearne di nuove.
Stupore e meraviglia. Dai "giochi d'acqua" di Villa
d'Este a Tivoli ai labirinti di Villa Pisani a Strà fino
agli specchi deformanti della villa Palagonia a
Bagheria, i fortunati ospiti della villa manierista si
trovano di fronte, nella loro passeggiata tra aiuole,
boschetti e fontane, ad ogni sorta di incanti, destinati
a suscitare emozioni e riflessioni sulle bizzarrie della
natura manipolata dall'uomo. Dalle ordinate
geometrie del giardino all'italiana si passa alla
vegetazione folta e rigogliosa del "selvatico", luogo
delle cacce e dei giochi amorosi, fino a raggiungere
la quiete del "giardino segreto", il silenzioso "hortus
conclusus" dove riflettere e meditare in tranquillità .
Ordine e disordine. Regola e capriccio.
Anche la mostra "Tutto normale", così come il
giardino manierista, ha due anime. Non
contrapposte, ma complementari.
(Non c'è disordine dove non esiste ordine, e
viceversa). Una rassegna internazionale concepita
come un dinamico "work in progress" che riunisce le
opere di trenta artisti che collegano Villa Medici con il
flusso energetico del mondo contemporaneo, che
vive e si nutre di continue contraddizioni.
Il giardino si trasforma in un luogo aperto, dove
confluiscono segnali e messaggi diversi, per fondersi
con l'architettura della residenza di Ferdinando de
Medici. Al tempo del cardinale-principe, il giardino
della sua villa era una sorta di museo "en
plein air", con statue antiche, una voliera con uccelli
tropicali, un giardino di essenze rare provenienti da
tutta Europa, e perfino un serraglio con animali
esotici come tigri, orsi e struzzi. "Naturalia et
artificialia" che rispondeva perfettamente a quella
"catalogazione della natura" ricercata dai grandi
mecenati del Cinquecento.
Cinquecento anni dopo, Villa Medici torna a
trasformarsi in un luogo destinato a suscitare
"stupore e meraviglia". Ma non sono più orsi, struzzi e
pavoni a colpire i visitatori, ma opere d'arte che
suggeriscono possibili interpretazioni della realtà . La
forza alienante della società dominata dai
massmedia, il rapporto tra le diverse culture, la
definizione dell'identità religiosa o sessuale, la
trasformazione della natura manipolata dall'uomo, la
dimensione multietnica delle megalopoli, il confronto
con l'antichità , il rapporto con gli universi virtuali, la
dimensione e l'essenza della globalizzazione sono i principali temi che hanno ispirato le opere degli
artisti. Così lo spirito che dominava la "catalogazione
della natura" per ribadire le fondamenta intellettuali
della società rinascimentale si è trasformato in un
insieme di messaggi, simbolici e metaforici
all'interno del disordine sotto il cielo del ventunesimo
secolo. Tutto normale?
Da ''Il giornalino Villa Medicis''
Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Viale Trinita' dei Monti 1, 00187 Roma