Accademia di Francia - Villa Medici
Roma
viale Trinita' dei Monti, 1
06 6761291, 06 67611 FAX 06 69921653
WEB
Tutto Normale
dal 21/6/2002 al 21/9/2002
06 6761320
WEB
Segnalato da

Antonella Grassi



approfondimenti

Jerome Sans
Ludovico Pratesi



 
calendario eventi  :: 




21/6/2002

Tutto Normale

Accademia di Francia - Villa Medici, Roma

A cura di Jerome Sans e Ludovico Pratesi. Una rassegna internazionale concepita come un dinamico work in progress che riunisce le opere di trenta artisti che collegano Villa Medici con il flusso energetico del mondo contemporaneo, che vive e si nutre di continue contraddizioni.


comunicato stampa

L'Accademia di Francia presenta la mostra d'arte contemporanea Tutto Normale - curatore internazionale Jerome Sans, curatore italiano Ludovico Pratesi, che si svolgera' nei giardini di Villa Medici

La rottura della regola, l'intrusione dell'irrazionale in un mondo dominato dalla ragione, il dettaglio capriccioso che trasforma la tradizionale solidità dell'architettura in una dimensione incerta e instabile. Nel Palazzo del Te a Mantova, costruito da Giulio Romano per il duca Federico Gonzaga nel 1535, le chiavi di volta delle arcate e le metope doriche sembrano crollare da un momento all'altro, mentre in una delle sale assistiamo attoniti al drammatico duello tra gli dei dell'Olimpo e i giganti, concepito dall'artista come una proiezione su schermo Imax. "La licenza che, non essendo di regola, fosse ordinata nella regola". Così Giorgio Vasari definisce lo spirito del manierismo, come un virus che si insinua silenziosamente nella simmetria rinascimentale per minarne le fondamenta ed aprire la strada all'arte barocca, dominata dalla ricerca di una bellezza "artificiosa". Un ordine esausto e ripiegato su se stesso che si rigenera attraverso un disordine non casuale, ma consapevole, nato dal desiderio di rompere le regole per ricrearne di nuove. Stupore e meraviglia. Dai "giochi d'acqua" di Villa d'Este a Tivoli ai labirinti di Villa Pisani a Strà fino agli specchi deformanti della villa Palagonia a Bagheria, i fortunati ospiti della villa manierista si trovano di fronte, nella loro passeggiata tra aiuole, boschetti e fontane, ad ogni sorta di incanti, destinati a suscitare emozioni e riflessioni sulle bizzarrie della natura manipolata dall'uomo. Dalle ordinate geometrie del giardino all'italiana si passa alla vegetazione folta e rigogliosa del "selvatico", luogo delle cacce e dei giochi amorosi, fino a raggiungere la quiete del "giardino segreto", il silenzioso "hortus conclusus" dove riflettere e meditare in tranquillità. Ordine e disordine. Regola e capriccio.

Anche la mostra "Tutto normale", così come il giardino manierista, ha due anime. Non contrapposte, ma complementari. (Non c'è disordine dove non esiste ordine, e viceversa). Una rassegna internazionale concepita come un dinamico "work in progress" che riunisce le opere di trenta artisti che collegano Villa Medici con il flusso energetico del mondo contemporaneo, che vive e si nutre di continue contraddizioni.

Il giardino si trasforma in un luogo aperto, dove confluiscono segnali e messaggi diversi, per fondersi con l'architettura della residenza di Ferdinando de Medici. Al tempo del cardinale-principe, il giardino della sua villa era una sorta di museo "en plein air", con statue antiche, una voliera con uccelli tropicali, un giardino di essenze rare provenienti da tutta Europa, e perfino un serraglio con animali esotici come tigri, orsi e struzzi. "Naturalia et artificialia" che rispondeva perfettamente a quella "catalogazione della natura" ricercata dai grandi mecenati del Cinquecento.

Cinquecento anni dopo, Villa Medici torna a trasformarsi in un luogo destinato a suscitare "stupore e meraviglia". Ma non sono più orsi, struzzi e pavoni a colpire i visitatori, ma opere d'arte che suggeriscono possibili interpretazioni della realtà. La forza alienante della società dominata dai massmedia, il rapporto tra le diverse culture, la definizione dell'identità religiosa o sessuale, la trasformazione della natura manipolata dall'uomo, la dimensione multietnica delle megalopoli, il confronto con l'antichità, il rapporto con gli universi virtuali, la dimensione e l'essenza della globalizzazione sono i principali temi che hanno ispirato le opere degli artisti. Così lo spirito che dominava la "catalogazione della natura" per ribadire le fondamenta intellettuali della società rinascimentale si è trasformato in un insieme di messaggi, simbolici e metaforici all'interno del disordine sotto il cielo del ventunesimo secolo. Tutto normale?
Da ''Il giornalino Villa Medicis''

Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Viale Trinita' dei Monti 1, 00187 Roma

IN ARCHIVIO [208]
Incontro con Jean-Luc Moulene
dal 8/6/2015 al 8/6/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede