Cristiana di Nardo
Eva Basile
Armi Heikkinen
Damss
Paola della Pergola
Nadia Odorico
Gabriella Anedi de Simone
Collettiva di fiber art, ovvero di un'arte legata necessariamente a pratiche artigianali per loro natura ''vischiose'' e resistenti a manipolazioni capricciose o arbitrarie. A cura di Gabriella Anedi de Simone.
A cura di Gabriella Anedi de Simone
Galleria Fiber Art And in collaborazione con NADER
Artisti: CRISTIANA DI NARDO
EVA BASILE
ARMI HEIKKINEN
DAMSS
PAOLA DELLA PERGOLA
NADIA ODORICO
Sono le vie percorse dagli artisti in viaggio nelle popolazioni nomadi della Siberia
Sono le vie che collegano le sperimentazioni contemporanee con la tradizione antica
Sono le vie che si incrociano nello spazio di NADER , antiquario di tappeti e tessuti antichi
Una galleria è un luogo di incontri e di progetti e questa mostra nasce da un incontro e da un’idea. L’idea è quella che scaturisce dall’interrogativo intrinseco alla natura stessa della fiber art, ovvero di un’arte legata necessariamente a pratiche artigianali per loro natura “vischiose” e resistenti a manipolazioni capricciose o arbitrarie. È come se le fibre trattenessero gelosamente segreti e linguaggi antichi e immodificabili. Come possa pertanto oggi, un artista, affrontare una sperimentazione tecnico/linguistica all’interno della “gabbia” di queste limitazioni facendole, anzi, diventare possibilità, è la domanda guida nella selezione delle proposte.
L’incontro con Cristiana Di Nardo è stato per una delle risposte possibili. La sua interpretazione metaforica della struttura fisica e delle operazioni meccaniche insite nella tradizione del feltro non a caso parte dalla rilettura dell’opera di Beuys e dei suoi celeberrimi feltri legati al tema della sopravvivenza e della condizione umana nella sua dimensione originaria. Anche per Cristiana il tema dell’origine è importante ma viene affrontato non solo in modo simbolico ma con un viaggio compiuto tra le popolazioni nomadi della Siberia. La sua restituzione è densa di emozioni e saperi disciplinati dal rispettoso ascolto della materia e spazia dalle forme pure di vasi/sculture alle opere bidimensionali.
Alla Di Nardo sono stati accostati altri artisti che si sono cimentati con i medesimi materiali nella fascinazione evocata da contaminazioni, questa volta, totalmente moderne. L’operazione a cui assistiamo ha un valore analogo a quanto fecero i cubisti con i primi collages ereditando pratiche artigianali e femminili re-inserite in un operare artistico pienamente consapevole che spazia dall’immaginario sciamanico di Armi Heikkinen alla fascinazione materica della coppia DAMSS (Arnoldi eSarzi-Sartori), dalle misurate campiture geometriche di Paola Della Pergola ai segni tridimensionali di Nadia Odorico e ai rilievi polimaterici di Eva Basile.
Esporre questa mostra allo spazio NADER permette inoltre di confrontare l’operare anonimo, collettivo, documentato da alcuni tappeti in feltro uzbeki e bakhtiari delle sue collezioni, con una sperimentazione soggettiva e contemporanea in grado di liberare tutte le potenzialità di questo medium, e di avvicinare prassi e mondi distanti tra loro ma uniti dalla disciplina di un “fare”, oggi, concettuale.
Gabriella Anedi de Simone
Immagine: Cristiana Di Nardo, Il confine degli opposti
Inaugurazione 10 marzo:
ore 18 presentazione video
ore 19-21 visita con aperitivo
Spazio Nader
via Santa Marta, 10 - Milano
Orario: 10-13 e 15-19, chiuso la domenica
Ingresso libero