Collettiva
"Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole... macchine e mezzi di trasporto mattone dopo mattone costruiscono l'anti-Babele, si sgretolano i muri della vecchia torre, nuovi elementi architettonici allargano il perimetro periferico...la torre cade, le culture si mischiano, le lingue si confondono...la nuova citta' si espande a macchia d'olio, ingloba l'interland e modifica continuamente gli skylines...". Tre artisti del gruppo The Bag Art Factory danno la loro interpretazione delle metropoli e delle persone che si incastrano e restano intrappolate nel caos degli edifici agglomerati e delle vertiginose architetture, attori quotidiani di vite vissute e animatori di questi luoghi artificiali. Protagonisti principali della mostra sono quadri ed oggetti urbani; elementi tridimensionali luminosi che contengono visioni urbane oniriche per Emanuele Alfieri alias IMPOssible; oggetti metropolitani usati come supporto artistico per Luca Uriboni; rappresentazioni di megalopoli immaginarie per Alessandra Tassone.