Lab51
Roma
via degli Ausoni, 47
340 8688008

Samantha Marenzi
dal 11/3/2010 al 16/3/2010
martedi' - sabato 19-02
WEB
Segnalato da

Art Rehab




 
calendario eventi  :: 




11/3/2010

Samantha Marenzi

Lab51, Roma

Lios Decades IV e' un work in progress in cui la fotografa intende ed interpreta il corpo non come soggetto estetico, bensi' come luogo di storie vissute.


comunicato stampa

a cura di Alessia Cervelli, Sara Feola

Appuntamento numero due per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con Laboratorio51. É la volta della fotografia, con una personale di Samantha Marenzi.

“Lios Decades IV” è un work in progress in cui Samantha Marenzi intende ed interpreta il corpo non come soggetto estetico bensì come luogo di storie vissute e come elemento attraversato da un'energia che genera e trasmette impulsi vitali, inducendo l'individuo a dare libera espressione alla propria emotività, alle proprie passioni. Questa rivolta nasce dall'esigenza di “viversi” dall'interno, riappropriarsi del proprio corpo in termini di potenziale pronto a trasformarsi in atto, per intraprendere in modo consapevole un percorso che devi dall'appiattimento culturale e mentale dominante. Ad influenzare la ricerca di Samantha Marenzi sono il teatro ed in particolare la danza butoh, nata in Giappone tra gli anni '50 e '60 e caratterizzata dalla nudità dei performer, i cui corpi, totalmente dipinti di bianco, compiono movimenti ora fluidi ora frenetici. Al butoh l'artista si è accostata negli anni '90, per poi formare, con altri danzatori, il gruppo di lavoro Lios.

I corpi dei ballerini, colti secondo prospettive inusuali, diventano il campo di un'osservazione attenta e sensibile da parte dell'autrice, che completa questa ricerca attraverso una resa fotografica capace di esaltare l'intensità e la poesia insite nei gesti e nei movimenti dei danzatori. La tecnica di stampa è quella manuale, applicata talvolta a supporti non convenzionali come la carta da acquerello: una tecnica artigianale, antica, complessa e misteriosa, dato l'elevato margine di casualità insito nel processo. Una tecnica che, implicando la manualità, coinvolge il corpo dell'artista e lo rende partecipe della nascita dell'immagine attraverso il gesto materiale, che la fotografia finale custodisce e restituisce alla vista dell'osservatore, generando un senso di poetica sospensione.

Venerdì 12 marzo vernissage dalle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

Laboratorio 51
via degli Ausoni, 47 - Roma
Orario: da martedì a sabato ore 19-02
Ingresso libero

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