Dimitri Feltrin, Nino Walter Riondato, Roberto Bertazzon. Episodi di scrittura verbovisiva che hanno origine nel fotoromanzo, ma che possono collegarsi a modelli piu' antichi ed alti come la Biblia Pauperum.
XX.9.12 FABRIKArte inaugurerà sabato 13 marzo alle ore 18.00, la mostra ''SOLD OUT#2_lire'', di NWR - Nino Walter Riondato.
L'artista ripropone l'esperienza dello scorso anno, esponendo un'antologica comprensiva di parte delle opere prodotte negli ultimi anni. Gli spazi saranno infatti allestiti con lavori che percorrono le diverse forme espressive intraprese dall'artista: pittura, scultura, fotografia. Arricchiscono l'esposizione le fotografie di Giuliano Paiola.
In collaterale, nella serata di inaugurazione, verrà presentato il catalogo OSTREGA! SETA, FROM NORTH – EAST TO EAST, reportage del viaggio in bus che il gruppo ha fatto la scorsa estate
da Venezia a Pechino.
In mostra fotografia, video, pittura degli artisti Dimitri Feltrin, NWR – Nino Walter Riondato,
Roberto Bertazzon.
''Nelle recenti opere di Nino Walter Riondato immagine e parola concorrono con la stessa intensità, seppur a titolo diverso, ad isolare frammenti di realtà, minimi accadimenti della quotidianità che vengono proiettati, in una atmosfera di sospensione leggera e di sottile turbamento che conferisce loro un alone enigmatico.
Si tratta di episodi di scrittura verbovisiva che hanno nel fotoromanzo il loro antecedente più immediato, ma che possono collegarsi a modelli più antichi ed alti, come la Biblia Pauperum per esempio, in cui i materiali figurativi e verbali danno luogo a singolari accoppiamenti.
Il gioco sadico dei bambini che mimano lo strangolamento di una bambola con il filo del telefono, l’ordine di una madre al figlio di prendere un frutto soltanto, lo sguardo di un figlio che osserva il padre assorto, oppure nel ciclo ‘Terapie’, i più comuni disturbi del corpo e i rimedi che di solito si raccomandano: questi alcuni dei contenuti.
La quotidianità si staglia in una luce diversa, strana e crudele, banale e metafisica, ironica e stupita ad un tempo. Il mezzo fotografico dona a questi lavoro il senso della datità più banale ed insieme del vuoto.
I complementi linguistici, le ‘didascalie’, anche se sono semplice, colloquiali, accessibili, assomigliano a certi hayku che, mentre sembrano rendere il senso nella sua completezza quasi tautologica, invece di svelarlo, sono destinati ad esserne per converso l’effrazione.''
Tiziano Santi
Inaugurazione 13 marzo 2010 ore 18
XX.9.12 Fabrikarte
via Albare, 7 - Piombino Dese (PD)
Orari: si riceve su appuntamento
333 9359515 - maria angela brion/donatella meropiali - 348 6137726
Ingresso gratuito