Spazio Paraggi
Treviso
via Pescatori, 23
0442 56657 FAX 0422 412408
WEB
Moana Casta Diva
dal 12/3/2010 al 13/4/2010
merc-ven 10-12.30 e 16-19.30, sab 16-19.30

Segnalato da

Spazio Paraggi




 
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12/3/2010

Moana Casta Diva

Spazio Paraggi, Treviso

Gli scatti di Gianfranco Salis, di cui 15 del tutto inediti, immortalano uno dei personaggi italiani piu' controversi e affascinanti degli ultimi decenni mostrando con raffinatezza e gusto non solo la rara bellezza di una donna, ma anche la sua spiccata personalita' e il suo carisma.


comunicato stampa

a cura di Valerio Deho'

Dal 13 marzo al 10 aprile 2010 si tiene a Treviso presso lo Spazio Paraggi, la mostra Moana - Casta Diva di Gianfranco Salis, prima esposizione fotografica di taglio artistico dedicata a Moana Pozzi. La mostra, curata da Valerio Dehò e realizzata grazie al sostegno di SKY-FRAME-ITALIA, presenta ventidue fotografie di posa a figura intera realizzate tra il 1988 e il 1990. Gli scatti, di cui quindici del tutto inediti, immortalano uno dei personaggi italiani più controversi e affascinanti degli ultimi decenni mostrando con raffinatezza e gusto non solo la rara bellezza di una donna ma anche la sua spiccata personalità e il suo carisma.

Esistono migliaia di fotografie di Moana ma ben poche possono attestare l’alto profilo estetico e artistico di quelle realizzate da Gianfranco Salis, celebre ritrattista di soggetti femminili che nel corso degli anni Ottanta ha immortalato alcune delle più belle donne del cinema, della moda e della nobiltà romana tra cui: Margaux Hemingway, Sofia Loren, Laura Morante - fotografata per la prima campagna pubblicitaria di profumi femminili Armani - Anna Galiena e molte altre.

Salis esordisce come collaboratore di Tazio Secchiaroli - tra i principali fotografi italiani del Novecento - sui set di film d’autore come Amarcord e I clown di Federico Fellini, e Il Viaggio di Vittorio De Sica. Nel 1978 diventa fotografo di fiducia di Tinto Brass instaurando un rapporto lavorativo costante negli anni. Parallelamente al lavoro di documentazione cinematografico inizia la serie dei ritratti femminili ed è proprio con il ritratto di Marisa Berenson che nel 1988 vince il “The professional photographer’s showcase” all’Epcot Center di Orlando.

La particolarità e il successo dei ritratti di Salis deriva sia dalla piena autonomia nella scelta dei soggetti - che denota l’ispirazione e lo spessore artistico degli stessi - sia dalla pratica di una tecnica - assolutamente inedita all’epoca - che prevede l’uso del colore su stampe in bianco e nero. Il risultato è un effetto quasi pittorico che riscuote un enorme successo e numerosi riconoscimenti nel mondo dell’arte, della moda e dell’editoria.

Il primo incontro con Moana Pozzi avviene nel 1988 su espressa richiesta dell’attrice. In questo periodo il fotografo, conclusa la lunga serie di ritratti a tre quarti che lo ha reso famoso, decide di dedicarsi allo studio della figura intera, del corpo nella sua totalità, e da questo studio nascono le tre serie su Moana esposte per la prima volta in esclusiva prima presso la galleria bolognese Contemporary Concept, e poi allo Spazio Paraggi di Treviso.

Il secondo incontro risale al 1989 quando Moana chiede al fotografo di ritrarla in uno splendido vestito da sera rosso, da lei particolarmente amato. L’ultimo shooting è del 1990, pochi anni prima della prematura morte della donna. Colpito dalla bellezza e dall’eleganza di Moana, dal suo fascino fuori dal tempo, Salis contravviene alla propria abitudine di non fotografare mai lo stesso soggetto più di una volta e realizza oltre trecentocinquanta scatti.

La particolare alchimia che questo fotografo riesce ad instaurare con i propri soggetti è proverbiale e si fonda sulla convinzione che esista un preciso momento, subito dopo l’incontro con il soggetto, in cui si riesce a cogliere l’essenza della persona e a fermarla con uno scatto. Questo spiega perché Salis lavori velocemente e preferisca essere solo di fronte al soggetto da fotografare. Nel caso di Moana tali condizioni si sono verificate in maniera eccezionale grazie anche alla sua profonda consapevolezza di sé e del proprio corpo.

L’esposizione di queste fotografie, in gran parte mai pubblicate e realizzate grazie alla produzione e la consulenza tecnica di Clinio Giorgio Biavati, ha carattere artistico e, lontana da qualsiasi intento scandalistico, si propone di restituire l’immagine di una donna bellissima, elegante, mai fuori luogo, che ha vissuto le proprie scelte rendendole pubbliche e che oggi, a quindici anni dalla propria morte, è diventata un’icona.

Ufficio Stampa: Dasler comunicazione
tel. 348 6772908
ufficiostampa@dasler.it

Inaugurazione sabato 13 marzo alle 18.30

Spazio Paraggi
via Pescatori 23, Treviso
Orari di apertura: da mercoledì a venerdì, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30
sabato dalle 16.00 alle 19.30
ingresso libero

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