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La grafica di ogni documenta, ha sempre cercato di distinguersi in ogni edizione a partire dal 1955.
Quest'anno, l'identità visiva della dOCUMENTA (13) è stata curata dalla milanese LeftLoft graphic design company, che ha collaborato con il direttore artistico, Carolyn Christov-Bakargiev a "sviluppare l'uso di una design grammar aperta, flessibile, giocosa, semplice e funzionale, ma allo stesso tempo riconoscendo la storia della documenta".
LeftLoft ha progettato la comunicazione di dOCUMENTA (13), la più grande e importante mostra nel mondo dell'arte, dopo aver vinto un concorso. Per LeftLoft l'identità visiva può essere descritta come la somma di tanti significati diversi, come un processo piuttosto che una realtà fissa. Per questo hanno quindi deciso di definire una grammatica visiva flessibile in modo da non alterare la natura di documenta con una identià grafica fissa. Lo scopo è di realizzare una coerente ed efficace non identity, che non si basa sulla ripetizione di un singolo elemento grafico, ma su una "guida" per scrivere la parola stessa. Infatti questa 13° edizione di documenta non avrà un logo tradizionale, ma una serie di 13 "non-logo". Quindi la tipografia del nome varia a seconda del suo utilizzo, dai comunicati stampa, al sito web, alla carta intestata, ai libri d'artista e ai notebook. Ciò comporta una serie di dOCUMENTA (13) non-logo che saranno differenti l'uno dall'altro, caratterizzati dalla medesima sintassi visiva. L'unica regola da seguire sarà scrivere la lettera "d" iniziale in minuscolo, mentre il corpo della parola sarà in maiuscolo seguito sempre dal numero tredici tra parentesi.
Questa regola visiva è destinata a significare che le lezioni di questa documenta non saranno pedanti. I partecipanti, gli agenti e il pubblico saranno coinvolti in questo processo.
"Documenta ha fin dalla sua nascita nel 1950 il più delle volte usato una "d" minuscola piuttosto che una "D" maiuscola," ribadisce Christov-Bakargiev. "Mentre ai suoi inizi si trattava di un gesto radicale, democratico e una scelta di design, oggi, la non-capitalizzazione delle parole è diventato un segno di uno dei tanti gesti involontari dei messaggi digitali di ripresa del mondo attraverso le reti e in tutto il globo. La storia di Leftloft è interessante e porta un significato simbolico, nelle sue connessioni della grafica moderna nel XX secolo".


Leftloft è una società di progettazione che si concentra sulla comunicazione con sede a Milano dal 1997, ha inoltre aperto un ufficio a New York nel 2009 e opera oggi con un organico di 20 designer specializzati in vari campi, dalla stampa al design interattivo. I soci fondatori di Leftloft sono Andrea Braccaloni, Francesco Cavalli, Bruno Genovese e David Pasquali.
http://www.leftloft.com/