Alle rassegne si affiancheranno gli ormai tradizionali eventi collaterali, in particolare Film Fair, che da anni riunisce editori, librai, autori e collezionisti, e il Collegium Sacilense, al quale partecipano dodici studenti, che a Sacile possono seguire le retrospettive proposte e partecipare agli incontri e ai dibattiti organizzati con gli esperti che frequentano abitualmente il festival.
sedi: Teatro Zancanaro e Cinema Ruffo, Pordenone
La XXI edizione delle Giornate del Cinema Muto si svolgerà a Sacile dal 12 al 19 ottobre
prossimi. Per il quarto anno, dunque, i luoghi che ospiteranno le proiezioni saranno il Teatro Zancanaro e il Cinema Ruffo. Alle rassegne si affiancheranno gli ormai tradizionali eventi collaterali, in particolare Film Fair, che da anni riunisce editori, librai, autori e collezionisti, e il Collegium Sacilense, al quale partecipano dodici studenti, che a Sacile possono seguire le retrospettive proposte e partecipare agli incontri e ai dibattiti organizzati con gli esperti che frequentano abitualmente il festival. Come dimostrano le esperienze degli anni passati, queste "nuove leve" concorrono significativamente ad arricchire nonché a ringiovanire la comunità degli appassionati e studiosi di cinema muto.
La sezione principale di quest'anno è dedicata alle "Funny Ladies", le attrici che hanno
contribuito all'evoluzione della commedia cinematografica tra il 1903 e il 1928. Ai film con
celebri comédiennes quali Marie Dressler, Mabel Normand e Beatrice Lillie, il programma
affiancherà titoli con attrici del calibro di Asta Nielsen, Marlene Dietrich, Norma Talmadge, Norma Shearer e Gloria Swanson, generalmente impegnate in ruoli drammatici ma capaci, laddove richiesto, di esprimere una sorprendente verve comica. I lungometraggi presentati, in genere degli Anni Venti, illustreranno inoltre il modo in cui le attrici di Hollywood risposero alla sfida di dover affrontare soggetti molto diversi: dalle variazioni sul tema del sogno americano delle storie da rivista a materiali molto più complessi tratti da scrittori europei come Halévi e Meilhac (So This Is Paris), Schnitzler (The Affairs of Anatol) o Birò e Lengyel (Forbidden Paradise). Altri titoli della sezione cercheranno di offrire un panorama dell'evoluzione della commedia nel momento in cui attrici come Laura Bayley, Lea, Leontine, Cunégonde, Rosalie, Gigetta Morano, Madeleine Guitty, Petrine Sonne e Flora Finch cominciarono a farsi strada in un mondo prettamente maschile e, lungi dal farsi intimidire dalle limitazioni che le convenzioni sociali d'inizio secolo imponevano ai comportamenti delle donne, svilupparono stili alquanto sofisticati in rapporto a quelli più grossolani dei loro colleghi. Nelle comiche a due rulli brillarono anche attrici arrivate più tardi sulla scena, come Anita Garvin, Dorothy Devore e la giovane Carole Lombard.
Il Progetto Griffith, arrivato al sesto anno, prevede la proiezione dei film del 1912, tra cui troviamo titoli leggendari appartenenti a una fase ormai di piena maturità dell'opera del maestro americano, come The Massacre, Man's Genesis, The Musketeers of Pig Alley e The
New York Hat.
Prosegue anche la panoramica sulle avanguardie nazionali. Quest'anno ci avventureremo nel
territorio quasi inesplorato dei film sperimentali realizzati in Italia da cineasti del primo quarto di secolo. La maggior parte dei materiali di quest'epoca è andata perduta ma Carlo Montanaro, che cura il programma, mostrerà come il cinema comico popolare italiano, nelle mani di artisti come Fregoli, Andrè Deed (Cretinetti) e Marcel Fabre (Robinet), infranse sovversivamente le frontiere del genere e varcò i confini dell'arte cinematografica. Tra i lavori dei cineasti che più coscientemente aderirono all'avanguardia, speriamo di poter mostrare in particolare quelli di Anton Giulio Bragaglia (Thaïs), Lucio D'Ambra, Febo Mari, Aristide Sartorio e Corrado d'Errico.
Di tanto in tanto, dedichiamo un omaggio ad un archivio e quest'anno toccherà alla Cineteca Svizzera di Losanna. Sebbene il programma non sia ancora stato definito, possiamo anticipare che proporrà alcuni recenti restauri di film muti elvetici praticamente sconosciuti, insieme ai corti della preziosa collezione della Cineteca, tra cui un reportage del giovane Lazare Wechsler sulla visita di Ejzenstejn in Svizzera nel 1929.
L'assegnazione del premio Haghefilm 2002 alla Cineteca Nazionale di Budapest per il restauro
del film di Jenö Janovics Az utolsó éjszaka (L'ultima notte, 1917/18), ha suggerito di inserire nel programma altre opere di questo maestro della cinematografia magiara. Ci auguriamo di poter mostrare l'affascinante commedia popolare A vén bakancsos és fia, a huszár (Il vecchio fante e suo figlio, 1918) oltre a un film rumeno praticamente sconosciuto: Din grozaviile lumii.
Ci sarà infine una nuova selezione di restauri di film americani inclusi nel progetto "Saving the Silents" e altre rarità saranno presentate all'interno di una sezione quanto mai varia, opportunamente intitolata "Fuori quadro". E' ancora troppo presto per annunciare gli eventi musicali ma possiamo fin d'ora garantire che sarà dato molto risalto alla nostra "scuola di eccellenza" (possiamo a buona ragione vantarci di avere con noi i migliori rappresentanti a livello internazionale dell'arte dell'accompagnamento improvvisato).
Teatro Zancanaro e Cinema Ruffo, Sacile (PD)