Il tema di questo spettacolo e' l’amore. Il personaggio e' un prete. L’azione si sviluppa nella stanza del prete dietro la sagrestia. Il tema permette all’autore di rivedere la sua esistenza e il prete permette all’attore di dialogare con Dio, nel quale non crede.
Il Mare in Tasca
Storia di un attore che, svegliatosi, scopre di essere stato trasformato
in prete
scenografia, testo, regia e interpretazione César Brie
musica Lucas Achirico
Per confondere gli spettatori
Il tema di questo spettacolo è l’amore. Il personaggio è un prete.
L’azione si sviluppa nella stanza del prete dietro la sagrestia.
Il tema permette all’autore di rivedere la sua esistenza e il prete
permette all’attore di dialogare con Dio, nel quale non crede. Il
pubblico fittizio, rappresentato sulla scena, permette al sacerdote di
rivolgersi al pubblico reale senza confonderlo con il suo gregge.
Dev’essere chiaro: il personaggio del prete esiste affinché si accetti
la sua irrealtà . Non si tratta di credere nella verità della scena ma
nella verità della finzione. Un attore è un uomo che scolpisce un altro
uomo tra gli uomini. La sua falsa autobiografia ha interrogato la vostra
biografia?
Su questo argomento, l’autore e l’attore sono gli unici che non possono
aprire bocca.
Sono nato e cresciuto in un paese cattolico: l’Argentina.
Mi sono allontanato dalla Chiesa a sedici anni, ma ho potuto riflettere
su questo rifiuto soltanto molti anni dopo, quando sono stato in grado
di rivedere il mio passato.
La religione allora rappresentava una via, un tragitto di azioni sociali
e spirituali che affermavano la mia fede, la diffondevano e mi
inducevano a comportarmi secondo le sue regole e a osservare il mondo
attraverso di esse.
Nell’abbandonare la religione, avevo coscienza di dover percorrere
un’altra strada. Mi sono dedicato al teatro e ho formato parte di quel
movimento teatrale in cui il lavoro artistico si mescolava all’impegno
sociale.
Non sono religioso ma non ho messo una pietra sopra alle mie esperienze
dell’infanzia e dell’adolescenza.
Così, oggi, davanti a un bivio nel mio cammino nel teatro, trovo una
tonaca appesa a un albero. La tonaca è quella di un prete.
Il bivio è la mia scelta di tornare a vivere e lavorare in America
latina, una terra così ricca da esportare caffè, mais, calciatori,
scienziati, artisti, e così povera da non riuscire a tenerseli. L’albero
dal quale pende la tonaca rappresenta questi anni di lavoro ostinato ed
esilio volontario. I suoi frutti non sono soltanto le mie opere. Sono
anche i miei errori, quello che ho distrutto, le fatiche inutili.
Sono il primo a stupirsi: i miei fallimenti hanno germogliato.
Con quella tonaca e questi frutti ho costruito quest’opera.
BIGLIETTI
intero ¤ 15
* ridotto ¤ 10
** super ridotto ¤ 7,5
* Giovani fino a 25 anni, studenti universitari, allievi di scuole di
danza e teatro, ACCU, CRAL del Comune di Milano, Accademia di
Comunicazione, ARCI, TCI, Fondazione Mazzotta, abbonati Radio Popolare,
Pink Card - Provincia di Milano, Life Gate, Teatro Libero, Club La
Repubblica.
** Anziani e abbonati Teatro Verdi.
Tutte le riduzioni verranno applicate previa presentazione di relativa
tessera associativa, documento o, nel caso della Fondazione Mazzotta,
del biglietto d’ingresso della mostra in corso.
Prevendita TicketOne 02392261
Prenotazioni on line http://www.ticketone.it
prenotazioni 02.89011644
ORARI
feriali: ore 20.45 – chiuso lunedì
festivi: ore 16.00
22 - 23 novembre ore 22.00
CRT
Teatro dell’Arte
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano