Teatro Arsenale
Milano
via Cesare Correnti, 11
02 8321999 FAX 02 8375896
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Il gioco dell'epidemia
dal 16/2/2003 al 9/3/2003
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16/2/2003

Il gioco dell'epidemia

Teatro Arsenale, Milano

In una città non chiaramente identificata e in un'epoca altrettanto indefinita, ma potremmo essere ai giorni nostri, un bel giorno, così, all'improvviso, senza che ce ne sia la minima avvisaglia, si scatena una furibonda epidemia. Non si sa di che si tratta, ma fatto sta che le persone muoiono come mosche.. Come si comporteranno i nostri simili di fronte a un fenomeno che li trova impreparati e supera l'immaginazione?


comunicato stampa

Lunedì 17 febbraio 2003 ore 21,15

prima rappresentazione dello spettacolo



IL GIOCO DELL'EPIDEMIA

di: Eugène Ionesco

traduzione, adattamento e regia: Marina Spreafico

con: Maria Eugenia D'Aquino, Luca Fusi, Francesca Lolli, Riccardo Magherini,

Vladimir Todisco Grande, Marina Spreafico

spazio scenico: Massimo Scheurer

costumi: Maria Eugenia D'Aquino

musiche: Giulio Castagnoli, Mauricio Kagel

disegno luci: Fulvio Michelazzi

regista assistente: Valentina Colorni

produzione Teatro Arsenale

spettacolo inserito nell'abbonamento 'Invito a Teatro'



dal 17 febbraio al 9 marzo 2003



LO SPETTACOLO FA PARTE DEL PROGETTO "EUGENE CLOWN E SCIAMANO" CHE PREVEDE ANCHE UN INCONTRO CON UGO RONFANI, AMICO DEL GRANDE DRAMMATURGO. LUNEDI' 24 FEBBRAIO, ORE 18, PRESSO LA FNAC DI VIA TORINO.





Dopo il successo dell'anno scorso, il Teatro Arsenale ha deciso di proporre anche per questa stagione IL GIOCO DELL'EPIDEMIA di Eugène Ionesco.



In una città non chiaramente identificata e in un'epoca altrettanto indefinita, ma potremmo essere ai giorni nostri, un bel giorno, così, all'improvviso, senza che ce ne sia la minima avvisaglia, si scatena una furibonda epidemia. Non si sa di che si tratta, ma fatto sta che le persone muoiono come mosche. Siamo di fronte ad un tema antico e moderno, sempre attuale, oggi sentito più che mai. Come si comporteranno i nostri simili di fronte a un fenomeno che li trova impreparati e supera l'immaginazione?

Ionesco scatena la sua migliore fantasia. Immagina una serie di situazioni e di personaggi che possono appartenere a tutti i tempi e a tutti i luoghi. La commedia è popolata da un insieme di objets trouvés umani, di eterne maschere, di paccottiglia di opinioni e idee, di luoghi comuni messi in evidenza. E la morte che viene a passare così massicciamente per quella contrada non è la giustiziera che molti sperano, ma la morte e basta e fa le cose a modo suo. Ne consegue una grandiosa visione della commedia umana. Tragico, sinistro, horror, farsa e comico si mescolano. Siamo in una nuova Commedia dell'Arte.



Scritta nel 1969, la commedia trova i suoi più evidenti riferimenti nell'opera di Daniel Defoe e di Camus. Ma non mancano impliciti richiami ai trionfi della morte e alle danze macabre medioevali.



Negli ultimi anni lo studio delle epidemie e il loro impatto sullo sviluppo e sui cambiamenti sociali ha conosciuto un grande interesse. Quello che prima ispirava letterati e scrittori è ora all'attenzione di storici e scienziati. Ionesco ha affrontato il tema in modo visionario ma questa visione ci parla della realtà come e più chiaramente della realtà stessa



Nell'allestimento del Teatro Arsenale, l'azione si svolge lungo una strada, quando siamo all'aperto, e in lunghi corridoi (le strade delle nostre case), quando siamo all'interno. Luoghi di passaggio nei quali si recita la breve scena madre della vita. Come vuole Ionesco, la morte celebra di persona i suoi trionfi e la sua danza macabra, alla quale finiscono per partecipare tutti i personaggi, mano a mano che la loro vicenda si conclude. Ma danza è, e alla fine su tutti i contrasti, le passioni e i tumulti dell'esistenza prevalgono un allegro scampanio e un festoso movimento.





Eugène Ionesco nasce il 26 novembre 1909 a Slatina (Romania) da padre romeno e madre francese. Nel 1913 si trasferisce con la famiglia a Parigi dove rimane fino al 1925, anno in cui si iscrive all'Università di Bucarest. Torna definitivamente in Francia nel 1938. Negli ultimi anni si dedica alla pittura e al disegno. Muore a Parigi nel 1994.





Repliche al Teatro Arsenale fino al 9 MARZO 2003

Tournée: 12 febbraio 2003 Teatro S.Carlo di Asolo (MN), 13 febbraio 2003 Teatro Paolo VI di Desenzano (BS)





ORARIO SPETTACOLO: feriali 21,15, domenica h.16,30, lunedì riposo



PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle ore 19,00 presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999 / 028375896 - 24/24h tel. 028321999 (segreteria telefonica).

www.teatroarsenale.org - e-mail: teatro@teatroarsenale.org



RITIRO BIGLIETTI: dal martedì al sabato dalle ore 18,00 alle ore 20,00 presso gli uffici del Teatro Arsenale - via Correnti, 11 - Milano

PREZZO BIGLIETTI: 14 - 12 - 10 - 8 €

MEZZI PUBBLICI: tram 2 - 3 - 14 - bus 94 - MM1 Duomo, MM2 S. Ambrogio, MM3 Duomo Missori

UFFICIO STAMPA Paola Filice 026701438 - 337758891 - paolafilice@arpservice.net



Immagine: Foto di Fulvio Michelazzi, nella foto da sx: Vladimir Todisco Grande, Maria Eugenia D'Aquino,Riccardo Magherini, Marina Spreafico, Luca Fusi, Francesca Lolli.




Teatro Arsenale

via C.Correnti 11, Milano - tel/fax 02 8375896

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