Mostra delle Arti Decorative del XX secolo Liberty - Deco - Design - Modernariato. Fin dal suo esordio la mostra ha riscosso la viva attenzione del pubblico degli esperti e dei collezionisti per la capacita' di coniugare l'aspetto culturale con le aspettative commerciali di un mercato di promettente espansione.
Mostra delle Arti Decorative del XX secolo Liberty - Deco - Design - Modernariato
La Fiera Novegronovecento nata nel 2002 con lo scopo di dotare la metropoli milanese di un evento espositivo annuale dedicato alle Arti Decorative del XX secolo e al modernariato, con un riferimento particolare ai periodi del liberty, del dco e del design.
Fin dal suo esordio Novegronovecento ha riscosso la viva attenzione del pubblico degli esperti e dei collezionisti per la capacita' di coniugare l'aspetto culturale con le aspettative commerciali di un mercato di promettente espansione.
La rigorosa selezione dei partecipanti, presenti in numero di sessantatre alla prima edizione, si è infatti perfettamente sposata con la qualita' delle tematiche opportunamente allestite nel cuore del percorso espositivo.
Gli argomenti affrontati hanno così fornito la materia di riferimento per l'approccio più corretto ai pezzi presentati in multiforme varieta' dagli operatori partecipanti alla Mostra. Grazie ad una studiata scenografia che ha coinvolto tutto il grande padiglione dove stata ospitata la rassegna curata anche nelle ambientazioni più particolari come l'area ristorante e il Caffè 900, Novegronovecento ha aperto una strada innovativa nel modo di attuare una manifestazione fieristica dai connotati esclusivi ma dalla forte vocazione promozionale e di mercato.
Tematica centrale: Dino Gavina
DINO GAVINA Le attività di Dino Gavina sono un punto di riferimento necessario per chiunque si occupi del divenire della cultura figurativa e del suo rapporto con momenti della produzione.
Ma Dino Gavina è anche un materiale necessario per ogni storico che voglia occuparsi di questi temi per gli ultimi decenni: ed è materiale non indagato in maniera adeguata.
Le sue vicende, culturali e imprenditoriali, sono un materiale storico di eccezionale importanza: se alla storia globale vogliamo guardare nel modo che ci ha insegnato la scuola delle Annales di Parigi.
La sua vita può infatti divenire un capitolo dei volumi di Fernard Braudel: e nel suo ipotetico scritto si troveranno le logiche evidenze di complesse interdipendenze tra curiosità intellettuale ed estroversismo produttivo/commerciale. Si tratta infatti di attività nel campo della cultura materiale , basate su una forte volontà creativo/propositiva, sempre impegnata a modificare (migliorare) la realtà che ci circonda, anche nel lasciare semplicemente segni su un percorso che è diventato insegnamento metodologico per rigore e coerenza.
Dino Gavina e un lavoratore estetico , che si occupa prevalentemente della vita quotidiana: è perciò un protagonista anzitutto della scena del paesaggio domestico .
Il suo lavoro non e solamente quello dell'industriale , come non è solamente quello del designer o quello dell organizzatore culturale : può forse essere definito come quello del catalizzatore di tutte queste dimensioni, sempre con una finalità positiva (che è contemporaneamente provocatoria).
E lui che ha cercato e cerca i rapporti con gli artisti più significativo/stimolanti per impegnarli in nuove attività ; è lui che costruisce su questo rapporto (che ritiene fondamentale) le dimensioni imprenditoriali e aziendali necessarie alla produzione e alla commercializzazione dei risultati di ogni iniziativa; è lui che verifica, controlla e che conseguentemente assume in prima persona la paternità /responsabilità di ogni iniziativa e di ogni prodotto. Non è perciò un manager, né un tradizionale capitano d industria: qualunque sia il vantaggio economico di una operazione, questa non inizierà mai se estranea a precisi valori etico/estetico/ morali.
Il suo Ultrarazionalismo (che ridava dignità e significato a quella geografia della ragione che molti volevano rattrappita nelle angustie formali dello international style ) è ricerca ed elaborazione di modelli che abbiano, anzitutto, significato di documentazione dei principi della religione laica della razionalità : ogni devianza risulta così (come dimostrano l insieme dei pezzi prodotti dalle varie aziende durante la sua gestione) estranea ed inaccettabile, ed ogni prodotto ha eloquenza tale da poter sempre rappresentare tutto il programma (del non dichiarato, ma non per questo non esistente movimento estetico). Lungo gli anni di sviluppo dell ultrarazionalismo si incontrano personaggi e manufatti tutti convergenti in quel progetto , che è espresso dall insieme dei risultati.
Un insieme che appare al critico e allo storico non come la collezione privata che documenta il gusto del collezionista, ma come un museo capace di comunicare i valori oggettivi (universali) di quel divenire (che non è semplice storica collezione). Ma lungo il percorso alcune vicende si integrano, con una loro autonomia, ma sempre in coerenza con il tutto: l'Ultramobile ( dalla bellezza della funzione alla funzione della bellezza ) con il quale nella casa entrano, inquietanti, le violenze di altre ricerche figurative ed il Metamobile (l'offerta del kit per l autocostruzione con estetica garantita).
Si tratta sempre di operazioni che richiedono rapporti con prodotti genuini : tutte le volte che Dino Gavina si è scontrato con false professionalità (imprenditoriali, manageriali, progettuali) le ha rifiutate, anche se questo imponeva costi umani elevati. Così, chi conosce Dino Gavina e rimane di lui amico, può pensare, oggettivamente, di avere superato una prova.
Nell'immagine Dino Gavina
Mostre collaterali:
Italian Light
Ceramiche Liebermann
Isa Miranda
Il Futurismo e l'Arte postale
La casa del collezionista
Inaugurazione 10 aprile dalle 19,30 alle 23,30
Orario per il pubblico:
11-12-13- aprile ore 10 - 20 continuate
Orario per gli operatori e commercianti:
9-10 aprile ore 8,30 - 18,30 continuate
Biglietto d'ingresso 12,00 - Biglietto per i 3 giorni 30,00
Collegamenti aerei: da tutta Europa con destinazione Aeroporto Milano/Linate a 1300 metri dal Parco Esposizioni Novegro. Collegamenti ferroviari: dalla Stazione Centrale di Milano autobus S.T.A.M. per Aeroporto Linate ogni 20 minuti (km 8). Servizio pubblico: autobus 73/ da piazza S. Babila (capolinea) per Aeroporto Linate con destinazione S. Felicino. Dopo l'aeroporto 3 e 4 fermata Novegro.
Inoltre in tutti i giorni di svolgimento della Mostra autobus navetta gratuito da Aeroporto Linate (uscita voli internazionali 1 piano) al Parco Esposizioni Novegro e ritorno.
Direzione Organizzativa: COMIS Lombardia - via Boccaccio 7 - 20123 Milano Tel. + 39 - 02 466 916 - Fax + 39 - 02 466 911
Ufficio Stampa: Paola Colombari - via Maroncelli 10 - 20154 Milano Tel. + 39 - 0229001551 - Fax + 39 - 0229015920
Sede Espositiva: Parco Esposizioni Novegro - via Novegro - 20090 Segrate (MI)